BOLOGNA – Riparte nel peggiore dei modi l’avventura della Tezenis in Legadue. Al Paladozza arriva infatti una pesante sconfitta contro la Conad che non può che far suonare diversi campanelli d’allarme. A Bologna i gialloblù restano di fatto in partita solo per pochi minuti, patiscono la serata no di alcuni dei giocatori decisivi e soprattutto si dimostrano totalmente incapaci di arginare qualunque offensiva avversaria. Uno straordinario Pecile può trascinare così la sua squadra ad una bella vittoria che infiamma i circa 2500 giunti al palazzetto. Sicuramente una bella iniezione di fiducia per chi necessita di riconquistare con ogni mezzo un pubblico diviso.
Eppure la partita era iniziata bene per gli scaligeri, con West inarrestabile in entrata ed Edwards protagonista di buone iniziative che portano il punteggio sul 7-11. Si tratta però di un fuoco di paglia, Pecile inizia con scorribande in area Tezenis e tiri da fuori in faccia agli esterni avversari, ben coadiuvato da Kelley. Renzi è ancora fuori condizione, meglio non fa Porta mentre West si autoesclude dalla partita dopo un paio di entrate non andate a buon fine con conseguente litigata con gli arbitri.
A fine primo quarto è già 24-19, la musica non cambia nel secondo periodo. La squadra di casa ha qualcosa in più a livello di grinta e cattiveria agonistica, le palle vaganti e i rimbalzi contestati vanno tutti dalla stessa parte. Sale in cattedra anche Baldassarre e sul suo canestro e fallo il vantaggio di casa è in doppia cifra a 42-29. Verona tenta una timida reazione guidata da Vukcevic, oggi l’unico lucido e sempre in partita, si riporta a -7 ma sciupa tutto con tre scellerate difese nelle ultime azioni, con Pecile che sulla sirena firma il 49-37 che manda le squadre negli spogliatoi.
Non cambia la musica dopo l’intervallo: da una parte forzature di West ed Edwards o incomprensioni tra Porta e Vukcevic, dall’altra attacco fluido e buona circolazione di palla. Il successivo 58-39 è una logica conseguenza, a questo punto però Verona ha finalmente una fiammata d’orgoglio trascinata da Boscagin e Vukcevic. Renzi entra in partita e ha la meglio su un coriaceo Dimsa per qualche azione, West continua ad alternare potenti entrate a grosse sciocchezze ma sul 62-56 la contesa sembra riaperta. Ancora una volta però la Tezenis sciupa tutto, Pecile continua a sezionare la difesa ospite, ne approfitta anche il giovane Montano e si va all’ultimo intervallo sul 70-58.
Il quarto periodo è una lenta agonia per Verona, con “Sunshine” e Kelley a trovare soluzioni facili, un Baldassarre scatenato e un Dimsa sempre pronto a rimbalzo offensivo. Blizzard sa essere letale pur se ancora in ritardo di condizione, ed è una sua tripla a sei minuti dalla fine a mettere la parola fine alla contesa su 79-64. Verona prova un paio di timide reazioni che rimangono velleitarie, Boscagin è l’unico che cerca di scuotere la squadra ma nessuno lo segue. Due liberi di Baldassarre significano 86-71, da lì c’è solo arrotondamento delle statistiche a partita finita per i giocatori di entrambe le squadre.
Verona cancella in un colpo solo i progressi mostrati in precampionato, mostrando soprattutto una preoccupante fragilità difensiva. Se l’attacco si esprime su livelli discreti grazie principalmente alla classe di Vukcevic e alla grinta di Boscagin, è la difesa a rendere più difficile il lavoro. I giocatori avversari battono sistematicamente in uno contro uno i gialloblù, e gli aiuti sono spesso tardivi, concedendo facili tiri da sotto o piazzati. Il 63% dal campo con cui tira Bologna è una diretta conseguenza.
I ragazzi di Markovski giocano finalmente al completo e mostrano di avere un grande potenziale finora inespresso. La Biancoblu sfoggia un’ottima circolazione di palla e un’intensità superiore in tutti i lati del campo, come dimostrato dalle 16 palle recuperate contro le 9 perse. Se a questo poi si aggiunge un Pecile da 27 punti seguito da Kelley e Baldassarre a 18, tutto diventa più facile. Solo Vrkic appare ancora un po’ spaesato, anche se forse è lui per primo a fare un passo indietro notando l’ottima serata dei compagni.
Conad Bologna – Tezenis Verona 96-83 (24-19, 25-18, 21-21, 26-25)
MVP: Andrea Pecile è una costante spina nel fianco della difesa avversaria per tutti i 34 minuti che trascorre in campo. Il play triestino sembra ringiovanito di qualche anno, alternando nel modo migliore penetrazioni, tiri da fuori e precisi scarichi per i compagni, controllando a piacimento la partita. Per lui 27 punti con 5/7 da 3 e 4/7 da 2.
Il peggiore: era forse il giocatore più atteso dal campionato, dopo l’avventura europea, e perciò tocca ad Andrea Renzi finire sul banco degli imputati. Pur con la giustificazione dell’arrivo ritardato e dell’aver saltato la preparazione con la squadra, il 22 scaligero soffre per tutta la partita i lunghi avversari, chiudendo con appena 7 punti e 2 rimbalzi. Poco e male servito e sempre in sofferenza sia in attacco che in difesa: necessario mettere subito una pietra sopra a questa prestazione.
SALA STAMPA
Markovski: “Quando sei in vantaggio 40 minuti non è facile portare la partita alla fine, ma noi abbiamo fatto una buona prestazione sia in difesa che in attacco e meritatamente abbiamo portato a casa la prima vittoria.
Mi è piaciuta la circolazione di palla, l’essere sempre concentrati a fare le cose che volevamo, la buona intensità difensiva nei momenti cruciali. Non posso che augurarmi di avere sempre prestazioni come queste, siamo stati al massimo livello a prescindere dal risultato. La squadra lavora bene, anche se non sempre al completo, anche abbiamo dovuto gestire i problemi fisici. Certamente con l’ingresso di Kelley abbiamo avuto quel qualcosa in più che sapevamo dovesse arrivare: quando la squadra si esprime nel modo giusto ed è mentalmente pronta per farlo, sappiamo che può uscire una partita così.
Fare sempre 96 punti? Avendo giocatori esperti come Pecile e Blizzard e giocatore dal sangue freddo come Canavesi è stato possibile raggiungere ciò che volevamo per l’inizio del campionato. Noi vogliamo giocare sempre così, questa è la squadra che voglio, poi chiaramente ci saranno alti e bassi.”
Garelli: “Abbiamo perso tirando con il 56% dal campo, quindi possiamo capire tutti dov’è il problema. Siamo ricaduti nei nostri difetti del precampionato, diventa quindi difficile commentare una partita in cui abbiamo preso 49 punti solo nel primo tempo: in trasferta si fa tutto più difficile. A tratti abbamo giocato una pallacanestro piacevole, portato 5 uomini in doppia cifra, il numero di possessi è stato più o meno pari, il problema è che abbiamo fatto tirare Bologna con il 63% e per quello che è il mio modo di vedere la pallacanestro in trasferta così non si vince mai. Dal mio punto di vsta abbiamo se non altro la tranquillità di sapere quale è il problema, possiamo provare a lavorarci con ancora più energia. Alcuni segnali ci dicevano le cose fossero migliorate, invece alla prima partita con qualcosa in palio sono tornati i problemi, la squadra avversaria ci ha puntato molto sul pick’n’roll e sull’uno contro uno e non siamo stati in grado di contenerli.
Devo fare i complimenti a Bologna, ha gocato con grande aggressività sia in attacco che in difesa. Lo sapevamo, ce lo aspettavamo, ma le nostre contromisure non sono state quelle che avevamo preparato: non sempre viene messo in pratica ciò che si è fatto in allenamento. Il famoso passo in avanti di cui avevo parlato si è trasformato in due passi indietro, ora vediamo di fare in modo che questo non diventi un problema cronico.
I due americani vanno valutati nella prestazione di squadra, certo West è stato un po’ nervoso nel primo tempo, deve abituarsi al metro arbitrale ed agli avversari ma non andrei a vedere le prestazioni dei singoli. Abbiamo avuto cinque minuti in cui abbiamo messo loro pressione addosso e fatto qualche buona difesa e siamo andati a -6, ma finita la fiammata non abbiamo dato seguito e in due minuti e mezzo abbiamo sciupato tutto: ci vuole molta più continuità difensiva per poter vincere in trasferta in Legadue.
In generale siamo stati anche troppo presuntuosi in attacco, cercando sempre la chiusura roboante, e troppo disattenti in difesa facendo errori ingenui. Prima potevamo sperare che nelle partite vere le cose cambiassero, ora abbiamo la certezza di avere un problema e dobbiamo lavorarci sopra.”