CASERTA – Arriva il campionato, senza che forse sia Caserta che Treviso l’aspettassero con ansia spasmodica. Sarà l’ennesimo ritorno a Caserta di Alessandro Gentile, figlio di quel Nando tricolore che di sicuro sarà in parterre con il cuore diviso a metà. Due squadre che aspettano che Collins e Scalabrine diventino comunitari per poter inserire qualcosa di nuovo. Due roster nuovi per gran parte della propria composizione, affidate a Sacripanti e Djordjevic che di pallacanestro ne masticano, di miracoli pure, ma che nell’armadio non è che abbiano granchè per variare le soluzioni.
JUVECASERTA
Sacripanti può dire di avere tutti a disposizione, ma rinuncerà certamente a Doornekamp, che per questioni sia fisiche (sta recuperando da una commozione cerebrale) che burocratiche (Collins ancora Usa) starà a guardare dalla tribuna in borghese. Rose dal termine della scorsa settimana si porta dietro gli acciacchi di una contusione muscolare, ma sarà pronto a guidare l’attacco. Smith vuole vendicare le voci che non lo ritengono adeguato al campionato italiano. Fletcher e Stipanovic vogliono innescare la battaglia sotto i tabelloni, dove Treviso, così come la Pepsi, appare un po’ corta. Importante sarà l’apporto che Maresca e Righetti sapranno dare quando chiamati in causa, ma soprattutto essenziale sarà giocare bene il pick and roll alto con Collins e (soprattutto) Ciorciari. Caserta manca forse di qualcuno, a parte Rose, che sappia cambiare ritmo. Non c’è stata grande prevendita, ma alla fine, almeno per questa prima gara (di una squadra che non entusiasma) dovrebbe esserci una cornice adeguata. Sarà questa l’arma che Sacripanti e Righetti alla vigilia si auspicano per poter mettere la partita sulla bagarre punto a punto, sulla guerra fisica colpo su colpo, le armi che la Juve deve usare se vuole provare a portare a casa i primi 2 punti. L’anno passato si partì con 0-5 nelle gare ufficiali. Fare meglio è l’obiettivo (difficile).
TREVISO
Impegnata, così come la Juve in un campionato che vedrà da una parte l’impegno sul campo e dall’altra quello fuori a livello societario, il roster costruito da Coldebella e Lefebre è discreto, ma in divenire. Tanto movimento e velocità, giocatori atipici e pericolosi. Sani Becirovic e Bulleri, uniti al talento Mekel saranno la cabina di regia. Scalabrine porta esperienza, Adrien e Moldoveanu (che gioca sotto ma lungo non è) battaglieranno sulle tacche. La squadra c’è e questo è la cosa primaria in tempi di crisi e recessioni italiane. Di sicuro si sentirà la partenza di Motiejunas, ma comunque una squadra quella in maglia verde che di sicuro può passare al Palamaggiò se saprà tenere ritmo alto e se riuscirà a impedire il gioco vicino a canestro dei padroni di casa. Si prospetta un match equilibrato, le quote danno Caserta favorita solo per il “rispetto” che il Palamaggiò incute. La carta, invece, parla di due roster opposti, con gli ospiti che hanno di più e meglio da gestire, sia come uomini, che come mezzi fisici.
NOTE:
– Precedenti:17-16 (10-6 a Caserta)
– 9 i possibili esordienti in campionato, 4 per Caserta (Rose, Smith, Stipanovic, Loncarevic), 5 per Treviso (Adrien, Moore, Mekel, Moldoveanu, Scalabrine)
Si gioca al: Palamaggiò, domani ore 18,15
Arbitri: Facchini – Di Grianfrancesco – Di Battista
Domenico Landolfo