Nella terza giornata della Liga ACB si torna alla consueta collocazione del fine settimana. Dopo l’anticipo del sabato che ha visto l’Unicaja Malaga vincere in trasferta sul campo del Lagun Aro (92-95) il nostro focus è sulla gara delle 18:00 domenicali tra Cajasol Siviglia e Regal Barcellona.
Parte forte il Barça grazie alle triple del solito Navarro (8-0), ma senza mai riuscire a prendere il largo, pur arrivando a guidare di 9 punti. Siviglia tiene soprattutto con il sorprendente Paul Davis (16 punti), roccioso pilastro difensivo dalle insospettabili mani in attacco. Gli ospiti intanto ridefiniscono il concetto di “panchina lunga”: se in Italia riteniamo che i rosters di Siena e Milano siano profondi, non abbiamo presente cosa significhi vedere gente come Sada, Fran Vazquez e tutti gli altri alzarsi dalla panchina. Pascual li ruota già nel primo quarto permettendo ai suoi un agevole e momentaneo controllo del punteggio.
Tutto cambia infatti nel 2° periodo quando l’ex-Cibona Earl Calloway (5 punti, 4 rimbalzi) innesca le marce alte e prima riporta a contatto i suoi, poi con 4 minuti sul cronometro prima dell’intervallo aggancia addirittura il pareggio. Le polveri sembrano bagnarsi per il Barça tanto da non vedere più il canestro con la facilità di inizio gara. Così i padroni di casa provano la fuga, andando al riposo lungo sul +4 (38-34) grazie soprattutto alle sole 3 palle perse in 20 minuti di gioco.
Il Cajasol rientra dagli spogliatoi mettendo una grandissima pressione sulla palla e dando non pochi problemi ai blaugrana (per l’occasione in completa tenuta nera). Il Barça concede qualche rimbalzo d’attacco di troppo agli avversari e Urtasun li punisce dalla grande distanza. Pascual è costretto a interrompere la gara con un time-out d’emergenza alla 15^ palla persa dei suoi, quando alzando la testa verso il tabellone vede Siviglia avanti 47-38, che diventa subito +13 col 17° punto del solito Urtasun (saranno 23 alla sirena). Pubblico in visibilio e estrema difficoltà per il Regal Barça di un non ancora recuperato Mickeal. Davis col suo 16° punto e una presenza assolutamente dominante sotto il proprio canestro permette ancora un allungo ai suoi. La luce sembra spegnersi per gli ospiti che hanno nel solo Lorbek (8 punti, 4 rimbalzi) un punto di riferimento offensivo, finchè un piccolo supporto lo dà Ndong che con un gioco da tre punti garantisce un minimo di respiro alla propria squadra. Ma prima con una tripla e poi con 2 liberi è Carl English a ridare il +15 al Cajasol, che diventa poi +12 alla sirena del 30° minuto.
Finita qui? Ovviamente no! Recuperando forze insperate come solo le grandi squadre sanno fare il Barcellona piazza un parziale di 13-5 per aprire l’ultimo periodo e torna prepotentemente in partita. Pascual lancia in campo Rabaseda (8 punti in 10 minuti) e il 21enne lo ripaga con i canestri che rimettono in corsa i suoi. Ma Siviglia non cede, che partita! Jasen improvvisamente si accende e, trovato dietro l’arco con continuità dal giovane playmaker ceco Satoransky, colpisce da 3 e poi si procura due liberi che a 1’21” dalla fine danno il +8 ai padroni di casa. Il Barça pressa disperatamente ma Luka Bogdanovic, da fuori, punisce i raddoppi degli ospiti. Falli sistematici per fermare il cronometro e ultimi tiri liberi di Urtasun, di Satoransky e dello stesso Bodganovic che danno il primo dispiacere stagionale al Barcellona: 81-75 il punteggio finale a favore della squadra di coach Plaza.
Il resto del programma ha visto il Real Madrid passare a Valladolid (72-84) grazie a una prova sontuosa di Rudy Fernandez (28 punti e 35 di valutazione), mentre continua la favola del Bilbao ancora vincitore, questa volta per 78-72 sulla Joventut (D’or Fscher 12 punti e 14 rimbalzi). L’Unicaja resta imbattuta e in testa alla classifica con un rotondo 3-0. classifica che vede invece sul fondo Lagun Aro e Ucam Murcia anzora a secco, con quest’ultima sconfitta da Gran Canaria 66-54.
Andrea Pontremoli