BRESCIA –
BRESCIA – Tutti si aspettavano magie in pick and roll dalle coppie Porta-Renzi e Goldwire-Busma, ma ad esaltarsi è chi meno ti aspetteresti in una partita del genere: l’ala bresciana Mario Ghersetti. La Centrale del latte si aggiudica una vittoria in rimonta giocando bene gli ultimi cinque minuti in una partita nel complesso brutta, confusa e con molti errori da entrambe le parti. Vedova della sua punta di diamante Goldwire, uscito per infortunio dopo 45 secondi dall’avvio del secondo quarto, la Leonessa si affida alle mani dell’omone argentino, al cuore di Franko Bushati e alle conclusioni di un ispirato Gergati. In un palazzetto pieno solo a metà, causa anche la diretta tv di Rai Sport che ha convinto molti tifosi a vedersi la partita da casa, le due squadre schierano quintetti iniziali senza grosse sorprese. Brescia esordisce con Goldwire, Gergati, Thompson, Ghersetti e Busma mentre Verona parte con Porta, West, Boscagin, Edwards e Renzi. I tifosi arrivati da Verona non sono particolarmente numerosi ma indubbiamente molto caldi, all’inizio della partita cominciano ad innalzare cori per i loro beniamini e non smetteranno di incitare i colori gialloblu fino alla fine del match.
Spinta dal suo pubblico Verona parte forte e piazza il primo canestro del match con Andrea Renzi a cui risponde immediatamente Goldwire. La Tezenis si porta sul 6-2 e, a questo punto, Ghersetti inizia il suo show, in penetrazione fa canestro subendo anche fallo, mette il libero aggiuntivo e completa il gioco da tre punti. Brescia conquista moltissimi rimbalzi offensivi mettendo in seria difficoltà gli avversari. I lombardi si portano in vantaggio così sul punteggio di 7-6, ma Andrea Renzi con una poderosa schiacciata riporta avanti la Tezenis 8-7. Per la seconda volta Ghersetti ottiene canestro più fallo, ma questa volta sbaglia il tiro libero. Dopo una spettacolare stoppata di West su Gergati, la palla torna a Brescia nelle mani di Farioli che non si fa pregare e mette una tripla che porta i lombardi in fuga sul 15-10. Dall’altra parte Banti sbaglia una tripla in campo aperto senza la minima pressione addosso. Il primo quarto finisce quindi così, con Brescia avanti nello score per 15-10. Per Ghersetti un grande inizio di partita con 7 punti e 5 rimbalzi. Il scondo quarto si apre con l’infortunio di Goldwire che, dopo 45 secondi dalla sirena iniziale, è costretto a lasciare il campo per non farvi più ritorno. Brescia è costretta ad affrontare tre quarti di partita senza il suo uomo di punta, ma trova una buona alternativa nel neo-entrato Rombaldoni che mette subito una tripla. La Centrale del latte stupra Verona sotto il suo canestro, padrona incontrastata dei rimbalzi offensivi e con Gergati mette una tripla delicatissima proprio sulla sirena dello scadere dei 24 secondi. Risponde Boscagin con un’altra tripla che riporta la Tezenis a -1 con il punteggio di 30-29 per i padroni di casa. Ci pensa Andrea Renzi però a riportare avanti Verona per 33-31. La Leonessa non molla e pareggia con Rezzano. Il primo tempo si conclude con i veneti avanti 34-33 e Ghersetti già in doppia cifra e vicino alla doppia doppia con 11 punti e 9 rimbalzi. Proprio questo è il punto dolente di una Tezenis che le statistiche a metà match vedono soccombere nei confronti dei bresciani che raccolgono ben 12 rimbalzi offensivi contro solamente i 2 veronesi, i quali restano aggrappati al match grazie soltanto a una buona prestazione in attacco e alla pessima giornata al tiro degli avversari. Coach Martelossi deve aver strigliato per benino la sua squadra negli spogliatoi perchè la Tezenis parte col sangue agli occhi. Il terzo quarto inizia con una tripla di Edwards e una stoppata imperiosa di West su Ryan Thompson. Verona scappa così a +11 complice una tripla di Porta, andando sul 46-35, ma poi il solito Ghersetti mette quattro punti di fila e riporta la Centrale a -7. Una tripla di Gergati riavvicina ulteriormente Brescia, ora a -4 sul punteggio di 48-44. Il terzo quarto si conclude con una schiacciata di Mario West che spinge i suoi sul 52-44 alla sirena. Ghersetti con 15 punti e 10 rimbalzi ha già completato la doppia doppia, per i veronesi spiccano i tabellini di Renzi autore di 14 punti, Porta di 13 e Boscagin di 12. L’ultimo quarto si apre con un’altra stoppata incredibile di West che si arrampica in cielo e va a fermare Rezzano. Brescia soffre senza Goldwire che apre il gioco ma poi si riorganizza e una tripla di Gergati riporta sotto i lombardi sul punteggio di 52-47 per la Tezenis. Ghersetti, sempre lui, suona la carica e mette 4 punti in fila riavvicinando la Leonessa a -1 sul 58-57, poi Renzi ferma scioccamente Stojkov lanciato in contropiede con un fallo antisportivo. Brescia ne approfitta, mette la freccia e sorpassa, portandosi sul 61-58 a quattro minuti dalla fine. Poco dopo, quando mancano tre minuti e venti secondi al termine esce dal campo Andrea Renzi, lasciando spazio a Di Giuliomaria. Ma Ghersetti non rallenta e mette un altro canestro portando Brescia sul 63-58. L’arbitro per le ormai note leggi di compensazione fischia un fallo tecnico contro la Centrale del latte e la Tezenis torna sotto mettendo il canestro del -1 con il tabellone che indica 63-62. Gergati sbaglia la tripla che avrebbe potuto valere una buona fetta di vittoria ma ci pensa un Bushati tutto cuore che, a cinquanta secondi dalla fine fa canestro subendo anche il fallo. Con freddezza mette dentro anche il tiro libero e Brescia passa a condurre per 66-62. Un devastante Di Giuliomaria si toglie la soddisfazione di schiacciare in faccia alla difesa bresciana subendo anche fallo ma il libero aggiuntivo va sul ferro e non entra. Mario West, a sua volta in lunetta a ventinove secondi dalla sirena con Verona ferma a -2 ne mette solo uno su due fallendo così l’aggancio. A questo punto Dell’Agnello chiama il time-out con Brescia sopra di 1 a ventinove secondi dalla fine. L’ultima azione è nelle mani dello stesso West che inspiegabilmente butta via la palla e Brescia può così condurre in porto la vittoria per 66-65. Uno straordinario Ghersetti chiude con 21 punti, 11 rimbalzi e 7 palle recuperate, 12 i punti di un buon Rombaldoni che ha ben sostituito l’infortunato Goldwire e 10 punti di Gergati con un ottimo 60% da tre (3 su 5). Per Verona da ricordare i 17 punti di Porta, i 16 di Andrea Renzi (buona prova la sua in attacco ma imbarazzante in difesa con soli 3 rimbalzi totali catturati e ben 5 palle perse) e 12 punti per Boscagin, l’unico a dire il vero tra le fila scaligere che sembrasse voler giocare con il cuore. Mario West, annullato difensivamente da Thompson è autore di soli 4 punti in 39 minuti giocati con percentuali che si commentano da sole: 17% da due (1 su 6), 0% da tre (0 su 3) con un 11% totale (1 su 9) e un misero 50% ai liberi (2 su 4) sbagliando quelli più importanti e delicati. Come si era detto, Verona ha una grande squadra sulla carta ma con giocatori che pensano più a loro stessi senza un vero e proprio gioco corale. Brescia al contrario, basandosi soprattutto sul gruppo di italiani che ha vinto il campionato qualche mese fa sta mostrando un feeling di gioco che pochi team possono vantare.
In sala stampa si presenta per primo il coach della Tezenis, Alberto Martelossi, che esordisce così: “Come domenica scorsa non abbiamo chiuso una partita perchè al momento facciamo fatica a giocare insieme. Nel primo tempo abbiamo perso troppi rimbalzi. Mi aspettavo questo tipo di reazione da Brescia che è squadra orgogliosa e vincente. Avevamo preparato un lavoro difensivo su Goldwire e sul pick and roll ma purtroppo ci siamo rilassati troppo sugli altri giocatori avversari. Negli ultimi cinque minuti abbiamo subito una tensione eccessiva. Abbiamo avuto poco dai nostri due americani a livello numerico. Gergati era un mio giocatore e stà diventando un giocatore devastante, ha segnato un canestro fondamentale per la partita”. Gli fa seguito il coach della Centrale del latte, Sandro dell’Agnello: “Abbiamo fatto la più bella vittoria di questo inizio di campionato. Stasera abbiamo vinto una partita senza un americano e facendo un 40% al tiro, vincere con queste condizioni è difficile e sono molto contento e orgoglioso di questo”. Gli si chiede se è ancora sensato parlare di salvezza o se invece non sia doveroso alzare l’asticella, e lui si trincera dietro un evasivo: “Abbiamo grande fiducia per il futuro” e poi aggiunge: “Starà a noi saper continuare per questa strada, ovvio che dopo quattro vittorie su cinque partite abbiamo la consapevolezza della forza della squadra, anche nelle amichevoli pre-campionato abbiamo raccolto ottimi risultati, con moltissimi successi e pochissime sconfitte, ma se diventeremo arroganti e troppo sicuri combineremo dei disastri”. Gli chiedono il motivo per cui Thompson e Busma abbiano deluso oggi e Dell’Agnello argomenta così: “Busma oggi ha reso meno del solito per colpa mia che gli ho concesso meno minuti mentre a mio avviso Thompson ha fatto la sua migliore partita del campionato. Ha preso 12 rimbalzi e ha annullato il loro miglior giocatore offensivo, Mario West. Giocasse sempre così e con questi risultati io ci faccio la firma”. Un collega chiede un parere su Ghersetti, devastante oggi e il coach risponde così: “Ogni partita troviamo protagonisti diversi, questa è la nostra forza”. Poi quando gli si domanda le condizioni fisiche di Goldwire, dice: “Goldwire ha una distorsione, è una recidiva alla caviglia a cui già si era fatto male e mi ha detto che non riusciva a spingere così l’ho sostituito, ma non dovrebbe essere niente di grave nè dovrebbe essere a rischio per le prossime partite”. Coach Dell’Agnello saluta e subentra ai microfoni un Rodolfo Rombaldoni visibilmente contento ed emozionato che annuncia: “Siamo stati bravi a sopperire all’assenza di Goldwire. Verona è una buonissima squadra. Brescia ha un grande cuore, in questo campionato ci ha caratterizzato la peculiarità di combattere fino alla fine senza mollare mai, anche contro Reggio Emilia quando eravamo sotto di 10 punti ci abbiamo creduto fino alla fine, siamo rientrati nel finale e potevamo anche vincere”. Poi spazio per l’amarcord: “A Verona ho giocato tanti anni e sono stato bene, la considero un po’ la mia città e mi ha fatto un certo effetto oggi giocarci contro, è stato un po’ strano”.
Andrea Buffoli