ROMA – Una Cimberio Varese con gli attributi grossi come una mongolfiera strappa all’overtime una vittoria con le unghie e con i denti contro una Roma apparsa la lontana parente della squadra decisa e determinata di domenica scorsa, vittoriosa ad Ancona contro Montengranaro.
Un gruppo veramente granitico quello costruito quest’anno dalla dirigenza varesina e gestito sapientemente da Charlie Recalcati perchè era veramente difficile portare a casa la partita questa sera: ambiente sportivamente ostile con un Pala Tiziano divenuto una vera e propria bolgia contraria; un supplementare affrontato con i resti di una squadra decimata dai falli e già senza Diego Fajardo fuori dal primo minuto per un problema fisico accusato ieri in allenamento; infine, una Roma decisa a portare a casa la vittoria per confermare la vittoria di Ancona.
Invece Varese ha retto botta benissimo con uno Stipcevic regale, MVP della sfida. Un metronomo straordinario il ragazzo croato, capace non solo di mettere a segno punti importanti, 15 in tutto, ma soprattutto di servire anche 8 assists letteralmente cuciti addosso ai compagni nelle fasi più delicate del match. Una sfida che forse farà da spartiacque per la stagione di una Cimberio dura, fisica, massiccia oltre quello che si possa pensare, che ha pagato dazio in termini di falli, ma che ha letteralmente spaventato una Virtus Roma molliccia, forse troppo convinta di potercela fare senza grandissimi sforzi. E la saldezza di un gruppo lo vedi anche come gioca palla nei momenti difficili: ecco quindi che nel supplementare, dopo aver fatto quasi da comparsa per tutta la gara, il lampo di Hurtt, la tripla che di fatto ha consegnato la partita a Varese.
Dicevamo, però, di una Roma entrata in campo forse in surplace e quest’errore di presunzione è stato fatale ai ragazzi di Lardo. Inizio della gara insufficiente per loro, specie nel secondo periodo quando Varese mostrava i gomiti con decisione e metteva il naso avanti. Nel primo periodo Roma avrebbe potuto e dovuto tracciare un solco tra le due squadre, quando Varese annaspava con un Rannikko un pò abulico e un Diawara sprecone. Invece poco, solo un parziale di 13 punti all’attivo contro gli 11 dei varesini che montavano in cattedra fisicamente e mentalmente nel secondo quarto. Da quel momento la gara è stata come una salita al Mortirolo per Datome & Co (buona prova quella dell’ala sarda ma non superlativa come domenica scorsa), la Cimberio si forticava minuto dopo minuto nella propria convinzione di potercela fare e complice anche diversi errori grossolani ora di Gordic, ora di Djedovic, prendeva il controllo della sfida anche nel supplementare quando pochissimi avrebbero creduto nell’impresa di stringere i denti, serrare ancora di più le fila in difesa e vincere con pieno merito.
Nel presentare la gara avevamo detto che non era una partita importante per la classifica ma lo era di più per l’autostima delle due contendenti e Varese torna a casa pugni al cielo, proprio per come è riuscita a far venire a se il risultato. E Lardo dovrà interrogarsi sul perchè quei primi due periodi poco convinti dei suoi. Eppure si sapeva che Charlie Recalcati avrebbe giocato a sportellate, avrebbe logicamente costruito la gara sul possesso prolungato in attacco e non certo sulla corsa, avendo diversi pesi massimi in squadra. Invece la Virtus è cascata nella trappola tesagli dall’ex allenatore azzurro come un pesce avido davanti ad un grosso e grasso verme da inghiottire appeso all’amo e non c’è stato niente da fare.
Troppa tensione nel supplementare per Roma, palle perse in serie dopo l’illusorio canestro di Datome, che ha consentito alla truppa di Recalcati di crederci sempre di più, secondo dopo secondo, a dispetto di quel tabellone a mò di albero di natale per i falli accesi contro.
Una gara intensa, assolutamente più ricca di errori e di tensione che di gesti atletici e tecnici da tramandare ai nipotini una sera davanti al caminetto. Ma era prevedibile, Roma e Varese non trasudano talento perciò si sapeva che la sfida sarebbe stata a punteggio basso e condotta sul filo del punto a punto.
Primo quarto come nelle attese, prevalgono le rispettive alchimie difensive. Varese sembra ipnotizzata dalla guardia decisa che Maestranzi monta su Rannikko, schierato play titolare da Recalcati mentre Hurtt non si vede affatto. Si vedono scintille fin da subito dai realizzatori designati, Datome e Diawara, che si marcano a vicenda, il francese realizza solo una tripla mentre Gigi mette a segno chirurgicamente gli unici due tentativi di tiro. La Cimberio batte in testa ma resta in gara grazie alla buonissima difesa, Roma spreca troppi palloni in avanti tra un Dasic che appare smarrito ed uno Slokar legnosetto e poco reattivo. Lo scarto tra le due squadre alla fine del primo periodo vede Roma avanti di sole due lunghezze, 13-11, grazie alla prima tripla di Tucker vincente contro la prima versione di zona varesina. Comunque la notizia è che la Cimberio tira male da tre, appena un canestro su 8 tentativi.
Secondo quarto, Varese entra più decisa in campo, trasformata e Kangur mette dentro la prima tripla della sua gara regalando ai suoi il primo break serio, 15-18 al 12°. Roma perde il filo, niente rimbalzi in difesa e seconde chances per gli avversari che non si fan pregare, Reati da 3 e Stipcevic scavano un primo importante solco al 14°, 15-23. Per Roma le cose van male: la palla non gira come dovrebbe, ognuno cerca di mettersi in mostra, poca intensità in difesa adesso e perloppiù Varese ha diverse seconde chances in attacco grazie alle palle recuperate sotto le plancie. Rok Stipcevic, al posto di uno smarrito Rannikko, adesso innesca bene i suoi e Kangur, sempre in buon spolvero a Roma, non si commuove: altra tripla e Varese vola a +11 al 15°, 17-28. Lo spettacolo, ma lo si sapeva, non decolla. Di nervi la Virtus risale la china, pressa alto e fa perdere secondi preziosi alla manovra d’attacco avversaria però Varese sembra in controllo: Garri prima per ben due volte sigla da sotto in completa solitudine e dopo Diawara in contropiede tiene Roma a distanza di sicurezza, 27-36 al 19°. Per fortuna di Roma c’è Maestranzi, nella sua specialità: 3/3 dalla lunetta dopo un’ingenuo fallo subito da Rannikko e subito dopo tripla sull’ultimo possesso del periodo, 33-37 per gli ospiti.
Terzo periodo, Lardo da fiducia a Djedovic e, nonostante il giovane bosniaco non brilli più di tanto, la Virtus sembra essere pervasa da una scossa elettrica positiva grazie ad un caparbio Tucker ed a Slokar, pari al 24° sul 39-39. Rientra Kangur e….Tripla, ancora, Dasic lo soffre parecchio. Varese reagisce quindi, +5 al 26 (41-46), ma Dasic fa commettere il quarto fallo proprio all’estone spedendolo in panchina per Ganeto e risale quasi da solo la china per la Virtus. Ora si gioca quasi punto a punto ma Varese tiene duro, Diawara svetta per intensità ma forza troppo a volte. Gordic in campo per Maestranzi mentre Talts battaglia con Crosariol nel pitturato. Ganeto inizia lo show di fine periodo siglando da 3, Varese di nuovo sopra di 5 al 29° (46-51), poi è il turno di Dasic ed infine la tripla più bella, quella dell’ottimo Stipcevic con Crosariol quasi in faccia, si chiude il periodo sul 50-54 per la Cimberio ma il quarto periodo sarà palpitante !
Ultimo quarto, Varese non molla con Talts mentre Gordic fa un paio di sciocchezze (tiraccio sparacchiato e fallo su Stipcevic al 22″ secondo di un possesso varesino in apnea), riabilitandosi però subito dopo da 3, 53-56 al 32°. Si lotta su ogni palla, l’intensità è alle stelle, Varese è al quarto fallo di squadra già al 33° mentre sempre Stipcevic si procura 3 liberi grazie ad un fallo di Gordic su di lui e, per la gioia degli ultras varesini arrivati in quel mentre, Garri mette dentro la sua prima tripla della sfida al quarto tentativo, 55-62 al 35°. Lardo mette Maestranzi con Gordic e Roma cerca l’ultimo, disperato assalto: 5-0 di parziale con Tucker e Gordic, quest’ultimo da 3, 60-62 al 37°. Recalcati chiama tempo, ha lo strartin’ five in campo adesso. Ma Gordic, nel bene e nel male, sparacchia senza senso da 3 eppoi regala due liberi a Rannikko che però ne sigla solo uno. Varese è falcidiata dai falli, quinto per Garri e per Talts in rapida sequenza eppoi Rannikko manda in lunetta Maestranzi a 42″ dal termine, che ne mette dentro solo uno pure lui. Ganeto sbaglia da 3 eppoi Tucker, in lunetta a 4″ dopo il quinto fallo di Rannikko, non sbaglia: parità, 65-65. Kangur la mette fuori, overtime.
Overtime, Varese è decimata dai falli. Ci sono Diawara, Kangur, Ganeto, Hurtt e Stipcevic e se prima la tensione si tagliava con il coltello adesso la senti proprio accanto a te. Segna Datome, Roma sembra al sicuro, poi vengono perse in serie da ambo le parti e la sequela di liberi. Varese risale, Stipcevic mostra nervi saldi come Maestranzi ma Slokar mette avanti Roma da una rimessa gestita malissimo da Varese in difesa, 73-72 al 44°. Ma ci pensa l’americano di Varese, quel Justin Hurtt sino a quel momento impalpabile: allo scadere del 24″ del possesso infila una tripla da urlo, 73-75. Slokar però si procura due liberi fondamentali di nuovo a 4″ dalla fine ma li manda fuori entrambi per la disperazione del numeroso pubblico presente. Ganeto sigla la gara con un 1/2 dai liberi, Varese ri-sbanca Roma un anno dopo e mostra che per i Playoffs ci sarà anche lei.
Sala Stampa
Recalcati
Quando è suonata l’ultima sirena sentivo Rannikko dire mentre guardava i compagni dritto negli occhi “Coraggio, che ce la facciamo !”, e considerando che eravamo noi in difficoltà, non parlo stasera dell’estetica del gioco e lo capirete e mi porto a casa la vittoria con enorme soddisfazione, e senza Fajardo che ieri s’è fatto male in allenamento prima di partire. E’ stata durissima, affrontare senza lunghi il supplementare….Va benissimo così, volevamo la gara, volevamo portarla a casa. E sono molto contento perchè adesso, tolte le prime tre in classifica, le altre se le giocano tutte sia in casa che fuori. Cosa abbiamo sbagliato ? Abbiamo esagerato nel tiro da 3, ne abbiamo abusato ma abbiamo avuto anche poca pazienza aldilà del supplementare quando sei annebbiato e stanco. Però alla fine la gara l’abbiamo condotta in porto e sono molto contento per come abbiamo vinto questa sera, un gruppo di persone vere. No, non è successo nulla con Toti, c’è troppa stima credo reciproca per esserci qualcosa tra di noi, ho cercato di calmarlo, bisogna saper decantare le cose, era nervoso per qualche fischio non compreso, credo. Stipcevic ? Ha davanti a sè una notevole carriera, Rannikko lo sta mettendo sotto la sua ala protettrice, sta crescendo molto e Teemu deve gestire i suoi tempi ed assieme a lui Rocco credo crescerà ancora molto secondo me. Hurtt invece ha giocato malino ma poi ha messo dentro la tripla della vittoria al supplementare. S’esprime a sprazzi ma ha i numeri per fare l’ultimo tiro, ha tutto per farlo. Sta avendo difficoltà ad ambientarsi dopo il college ma crescerà anche lui come rendimento, abbiamo pazienza e lo aspetteremo.
Lardo
Abbiamo trovato una Varese tosta come aspettavamo. E’ stata una gara molto intensa, abbiamo messa la giusta energia solo nel secondo tempo, abbiamo sofferto molto sul loro pick&roll, con i loro lunghi atipici e senza Fajardo. La massima soddisfazione è comunque aver visto gli applausi del pubblico a fine gara anche se mi consola poco, perdere oggi dopo Montegranaro non fa bene. Bravi loro con anche tiri con le mani quasi in faccia dei nostri ragazzi, però adesso dobbiamo ritrovarci martedì in palestra senza remore, con una voglia di lottare più forte di prima. Sapevo che Varese ci avrebbe messo in difficoltà. Nel supplementare abbiamo perso tre palloni stupidi, peccato, forse anche un fallo fischiato che non c’era ma non importa. Siamo partiti poi troppo molli, siamo partiti male sugli aiuti, questa volta non abbiamo ripetuto la bella prova di Ancona, specie nei primi due quarti. Qualcosa poi abbiamo aggiustato e siamo andati meglio ma dobbiamo aumentare come cattiveria ed intensità. Abbiamo attaccato male perchè a volte abbiamo forzato senza avere pazienza, non abbiamo avuto la voglia di aspettare il momento buono per il tiro, per il passaggio giusto ed alla fine abbiamo pagato. Sui singoli non amo parlare, stasera Djedovic non ha fatto benissimo ma credo sia la prima gara che gioca al di sotto del suo livello. Gordic sta bene, deve salire di rendimento, s’impegna molto e sono certo salirà di livello. Sull’operato della terna arbitrale non parlo, abbiamo sbagliato noi e basta. Certo, non han fischiato un antisportivo su Slokar che a mio avviso sembrava evidente nel secondo quarto (Garri franava sul centro sloveno che andava a canestro, ndr), ma per il resto non credo abbiano influito.
Datome
Tanta amarezza, abbiamo inseguito tanto, non l’abbiamo mai dominata. Abbiamo sciupato molte occasioni nel primo tempo, troppi errori sul lato debole però l’atteggiamento del secondo tempo mi è piaciuto, si lavorerà molto. Forse nel primo tempo abbiamo fatto un passo indietro perchè ci han messo le mani addosso, abbiamo reagito male facendo noi un passo indietro, forse non siamo stati all’altezza e dovremo concentrarci su questo aspetto.
Maestranzi
E’ difficile dire cosa abbiamo sbagliato. Una gara molto fisica, abbiamo subito molto nel primo tempo però adesso dobbiamo dimenticare questa gara e continuare. Certo, era una gara importante dopo Ancona, non dovevamo perderla ma è successo, dobbiamo continuare a crescere insieme e dimenticare quello che è accaduto oggi. Possiamo vincere anche fuori casa, l’abbiamo fatto ad Ancona e possiamo ripeterci, senz’altro. Però oggi siamo stati poco pronti a reagire alla fisicità di Varese, la prossima volta reagiremo meglio, ne sono certo.
Virtus Roma – Cimberio Varese 74-76
Parziali: 13-11; 20-26; 17-19; 15-11; 9-11
Progressione: 13-11; 33-37; 50-54; 65-65; 74-76
MVP: Rok Stipcevic, croato, classe 1985: 20 di valutazione con 15 punti, 8 assist, sole 2 perse e ben 3 recuperate. E’ arrivato l’anno scorso senza tanti squilli di tromba ma si sta dimostrando un play di livello elevatissimo. Rannikko aveva avuto dei problemi fisici in settimana ed aveva sbagliato anche molto nel primo periodo, entrato lui Varese ha registrato tutto in attacco ed alzato il tono dell’intensità difensiva sino a vincere una gara difficilissima. Accanto a lui Yakhouba Diawara, 22 di valutazione per 16 punti e la bellezza di 12 rimbalzi. Applausi anche per il solito eversore di Roima, quel Kristjan Kangur che con le sue triple ha costruito la vittoria della Cimberio.
WVP: Male Nihad Djedovic. Appena -2 di valutazione con un insolito zero alla casella punti all’attivo. Impreciso, arruffone, sperduto, la brutta copia del bel giocatore ammirato ad Ancona, determinante assieme a Datome. Malino anche Talts nonostante un canestro importante nel finale infuocato, -4 per lui.
Fabrizio Noto/FRED