CASERTA – Tanto cuore per la Pepsi nell’anticipo della sesta giornata contro Pesaro, che non basta però ad evitare un’amara sconfitta al team guidato da Sacripanti.
Era la partita dei destini incrociati al Palamaggiò di Castelmorrone: da una parte tornava per la prima volta a Caserta Jumaine Jones, autore della splendida annata che portò due anni fa la squadra bianconera ad un soffio dalla finale scudetto; dall’altra parte invece due erano gli ex di turno: l’allenatore Pino Sacripanti e il playmaker Collins (l’anno scorso a Pesaro).
Il duello è stato vinto dalla forte ala americana della Scavolini, autore di una discreta prova in quel di Caserta condita da sprazzi di immensa classe, che non possono mai mancare per un giocatore dal talento di Jumaine. Il giocatore è stato accolto da scroscianti applausi nella presentazione della sua squadra, solo in qualche momento della gara è stato beccato un po’ dal pubblico, in particolare dopo una tripla realizzata con successivo sguardo “intimidatorio” ai fans casertani.
Andiamo alla cronaca della gara.
Primo quarto
Sacripanti deve fare di necessita virtù, visto l’infortunio occorso nell’ultima partita della Juve in quel di Varese al lungo Stipanovic (resterà fuori per un mese per una distorsione al ginocchio con stiramento dei legamenti), e con un Rose recuperato si, ma reduce da un solo allenamento prima del delicato match. Lo starting five casertano vede in campo: Collins, Maresca, Rose, Smith e Fletcher.
Coach Dalmonte risponde con Hickman in regia, Hackett, White, Jones e Cusin. La gara parte subito a ritmi altissimi, sono Hickman e Collins a scambiarsi i primi canestri del pomeriggio. Sospiro del pubblico casertano alla prima tripla di Jones, che balla sul ferro ed esce per la felicità dei fans accorsi al palazzetto. Partita punto a punto nel primo quarto, con gli attacchi che si fanno preferire alle difese che non ancora appaiono registrate. Il talento di Pesaro è enorme e si vede, lo starting five di Dalmonte può far davvero recitare un ruolo da protagonista alla Scavolini in questo campionato, che fin dai nastri di partenza appare assai equilibrato. Al 5′ fa il suo esordio con la Pepsi, il “gettonato” ed esperto Tusek, preso per rimpiazzare il già citato infortunato Stipanovic per le prossime 3-4 gare. L’ala forte, seppur con qualche chilo di troppo, si fa subito apprezzare dai suoi nuovi tifosi siglando ben 5 punti nel primo quarto. Nella Juve, Collins è imprendibile, 10 i punti del folletto bianconero nel primo quarto che termina 21-20 per i locali. Dall’altro lato bene soprattutto Hickman e Hackett che sono un po’ i cervelli della Scavolini. Quarto dal punteggio alto visti i precedenti match di entrambe le squadre e i loro attacchi non sempre cosi incisivi.
Secondo quarto
I ritmi si abbassano un po’ ad inizio secondo quarto, ovviamente non poteva il match sostenere i continui coast to coast del primo quarto. All’uscita di Collins per Ciorciari, Caserta sembra accusare il colpo e Pesaro inizia ad ingranare con i canestri di Hickman e White. I locali sembrano nervosi e dopo appena sei minuti già sono in bonus. Due triple consecutive dei biancorossi, dell’onnipresente Hickman e di Flamini portano Pesaro sul +5 (27-32), massimo vantaggio toccato dagli ospiti fino ad allora. Caserta reagisce con il suo solito cuore e Smith e l’immenso Collins cercano di non far scappare i Pesaresi. La sorpresa della Scavolini in questo quarto è Traini, protagonista di un 2/2 al tiro e cinque punti a referto in pochi minuti giocati che danno il +6 a Pesaro. Ma Collins non ci sta e allo scadere realizza la tripla del definitivo 37-40 del secondo quarto.
Terzo quarto
Sacripanti sceglie di schierare lo stesso starting five di inizio gara. Hackett trascina i suoi, ma la gara non riesce a decollare per i pesaresi perché Caserta non molla, è sempre li, attaccata al punteggio. Nel quarto da segnalare le due triple micidiali di Jones (la seconda, con le mani in faccia del difensore e come detto prima sguardo verso i tifosi come a zittirli, che non ci stanno e replicano al forte lungo americano). Pesaro prova i primi tentativi di fuga, con White e Hickman, la squadra di Dalmonte raggiunge addirittura il +10 (42-52), a metà quarto. La partita è finita qua?…Macchè Caserta non è morta e aiutata dalle triple di Donnerkamp e Maresca raggiunge il -4 (57-61) finale. Splendida la reazione della squadra di Sacripanti. Caserta è ancora in vita.
Quarto quarto
Ad inizio quarto arriva il nuovo appannamento della Juve, e Pesaro allunga com Lydeka e Cavaliero. La tripla di quest’ultimo che porta i suoi sul +8 sembra ancora una volta una mazzata troppo forte da digerire per la Pepsi. Ma ecco qui che i casertani, con il solito Collins ma soprattutto con Righetti show mettono di nuovo le mani sulla partita (l’ex nazionale italiano si rende protagonista di ben 2 triple consecutive e un’altra azione da 3 punti dalla lunetta dopo un ingenuo fallo di White). Ma il liet motive della partita sembra non cambiare. Anche in questo ultimo quarto appena Caserta ritorna in partita, e sembra che ci manchi davvero nulla per il sorpasso, Pesaro scappa di nuovo complice il talento della forte squadra marchigiana e un mix di ingenuità e poca freschezza fisica dei padroni di casa. Sacripanti le tenta tutte facendo tanti cambi, ma la partita prende le vie delle Marche e Pesaro la controlla a dovere. Gli ultimi minuti di gioco sono un continuo di falli tattici, dove i casertani tentano il miracolo che però non arriva. La gara termina con il punteggio di 76-82 a favore della Scavolini.
Seconda sconfitta consecutiva per la compagine casertana, attesa domenica prossima da un altro big match in quel di Cantù. Onore però a questa squadra ed a testimoniarlo sono alla fine della gara i tanti applausi del pubblico casertano, che apprezzano il tanto cuore messo dalla squadra sul parquet del Palamaggiò. Sicuramente continuando a lottare cosi’ Collins e compagni regaleranno ai casertani vittorie e soddisfazioni.
Sala Stampa
Sacripanti
Comincio col dire che la mia squadra ha fatto una buona gara. Purtroppo abbiamo pagato due settimane di cattivo lavoro e il consequenziale momento di difficoltà fisica l’abbiamo avuto in campo durante i 40 minuti di gioco. Rose si è allenato soltanto ieri e Tusek non può avere ancora ovviamente tanti minuti nelle gambe. L’intensità e la qualità di Pesaro è stata superiore, anche se noi non abbiamo saputo approfittare dei momenti in cui ci siamo fatti sotto, perchè siamo stati troppo confusi e non abbiamo mai tenuto la palla e costruito azioni importanti. La statistica del 27% su 26 tiri fatti la dice tutto e ci condanna in maniera incredibile. Una battuta sul neo acquisto Tusek? Ci è servito, ha fatto bene, un giocatore della sua esperienza farebbe bene a qualsiasi squadra.
Dalmonte
Per valutare la nosta partita, è importante partire dalle qualità e dalla forza di Caserta. Ho visto le gare che ha giocato Caserta prima di questa, a Varese ha messo in campo tanta qualità e tanto cuore sintomo di una squadra difficilissima da battere nonostante avesse qualche defezione in rosa. Noi volevamo assolutamente dare un segnale non solo ai nostri avversari ma soprattutto a noi stessi, e siamo contenti ci siamo riusciti. Dopo la sconfitta di Venezia era importante venire qui e vincere per dare più forza mentale ai nostri giocatori. Mi è piaciuto soprattutto l’attacco, sul quale è stato fatto tanto clamore negli ultimi giorni. Abbiamo risposto giocando di squadra, proponendo a turno un protagonista. Solo proponendo un protagonista alla volta si può diventare squadra. Se devo trovare una cosa negativa? Beh sono i troppi rimbalzi offensivi e le azioni doppie concesse a Caserta che fortunatamente non ha capitalizzato. Hanno fatto 66 tiri totali contro i nostri 55, quindi vuol dire che hanno preso molti più rimbalzi di noi, e su questo dovremo lavorare. Battuta finale sul fatto che in trasferta Pesaro vola e in casa no. Espugneremo il nostro campo domenica (sorride, ndr).
Collins
Sono molto rammaricato per la sconfitta, abbiamo dato davvero tutto ma gli infortuni di Stipanovic e le cattive condizioni di Rose non ci hanno di certo aiutato. Nei momenti clou abbiamo perso troppe palle e siamo stati troppo precipitosi. Sul piccolo infortunio? Rassicuro i tifosi non ho nulla, sto bene. Domenica ci aspetta Cantù? Niente ci è precluso, nessuna partita è impossibile andremo li per cercare di vincere, come sempre.
Pepsi Caserta– Scavolini Siviglia Pesaro 76-82
Parziali: 21-20; 16-20; 20-21; 19-21
Progressione: 21-20; 37-40; 57-61; 76-82
MVP: Collins da urlo per la sua prova del folletto bianconero. Se vogliamo fargli una critica possiamo dire che a volta va troppo veloce anche per i suoi compagni. 7 gioiellini regalati ai compagni, 3 palle recuperate. Il suo 29 di valutazione parla chiaro. IMMENSO
WVP: Rose, o punti per lui e -1 di valutazione. Dalla sua ha l’alibi di essersi allenato una sola volta prima del match ma sbaglia tutto quello che c’è da sbagliare, facendosi superare sempre come un birillo in difeso. FANTASMA
Paolo Rusciano