TREVISO – La Reyer mette fine alla storiaccia Wild Card battendo un’opaca Teramo, che poco può contro una squadra che non offre punti di riferimento. Le prestazioni di Brandon Brown (20 punti, 5/10 da due, 3/5 da tre e 19 di valutazione), e del nervosissimo Amoroso (11 punti e 18 di valutazione), unite alle solite scorribande di Fultz, non bastano per evitare la figuraccia. Quella messa in scena dai ragazzi di coach Ramagli è una prestazione altamente insufficiente che mai è riuscita ad impensierire i padroni di casa.
Il gioco proposto da Venezia è molto simile a quello che già si è potuto osservare nelle precedenti uscite, infatti, gli orogranata cambiano continuamente giochi in attacco e propongono sempre soluzioni difensive diverse. Gli avversari nulla possono contro una squadra in cui ben 10 giocatori (per la precisione i giocatori sono 9, perché Rosselli si è fermato a 9,30 minuti d’impiego), raggiungono quota 10 minuti giocati. Venezia è uno spot al basket corale, con Mazzon che non ha paura di togliere dal campo Clark per dar spazio a Meini o di dare minuti a Rosselli e Allegretti. Ciò che ha impressionato di Venezia in questa partita è la consapevolezza da parte di tutti i componenti della rosa, di far parte del progetto Reyer e la solidità mentale con cui si approcciano alle partite.
Coach Mazzon ha sostenuto sin dal primo giorno di ritiro che tra i ragazzi che allena non c’e diversità tra italiani e stranieri, in particolare non esiste in seno alla squadra veneta nessun gruppo di americani o d’italiani, ma c’è una squadra unita. Sembrava pura retorica, invece è la verità, infatti è proprio di squadra che la Reyer sta costruendo le proprie vittorie. Ci si aspetta la partita di Szewczyk di Clark, di Young, e si assiste alla partita di Slay (17 punti 2/6 da due, 3/5 da tre e 16 di valutazione), Bowers e Allegretti (7 punti, 2/2 da due, 1/2 da tre). Proprio l’ala Italiana, finora praticamente mai utilizzata, è la sorpresa positiva di questa gara, le sue giocate aiutano Venezia a spegnere ogni possibile tentativo di recupero da parte di Teramo. Altra nota positiva della serata è la prestazione di Slay, che rimedia alle ultime uscite non degne del suo nome, sfoderando una prestazione encomiabile dal punto di vista della qualità e della quantità.
Tuttavia ridurre la buonissima prestazione della Reyer unicamente a questi due giocatori vorrebbe dire compiere uno scempio senza eguali, poiché non c’è un vero e proprio eroe di giornata. Nei momenti di lieve difficoltà, come all’inizio del terzo quarto o nell’ultima frazione di gioco, i vari Meini, Brayan, Young, Fantoni (insomma tutti quelli scesi in campo) si sono alternati per ricacciare Teramo lontano.
Per cogliere la portata della vittoria di Venezia basta dire che nell’ultimo quarto c’è spazio anche per lo storico capitano Causin, presente nelle fila degli orogranta sin dalla militanza nel campionato di serie B, che appena mette piede nel parquet scrive a referto 3 punti. Con l’ingresso del capitano e del giovane Tomassini tutti e 12 i giocatori della Reyer hanno messo piede in campo. Se Venezia confermerà di essere la squadra che si è vista oggi, espugnare il Palaverde diverrà impresa ardua per chiunque.
Umana Venezia – Banca Tercas Teramo 86-71
Parziali: 21-15, 26-18, 14-17, 25-21
Progressione: 21-15, 47-33, 61-50, 86-71
Sala stampa
Ramagli
Poco da dire una squadra ha giocato con autorevolezza e qualità, l’altra si è fatta sottomettere per tutta la partita. Siamo stati imbarazzanti, non c’è mai stata partita. L’unica cosa che posso dire è che abbiamo fatto tutto il contrario di quello che dovevamo fare. Sono preoccupato, per l’andamento della stagione, dobbiamo chiuderci in palestra e lavorare tantissimo.
Mazzon
Voglio ringraziare tutti quelli che stanno lavorando attorno alla squadra. Tutti dal magazziniere a chi scende in campo stanno andando in un’unica direzione, questa è la nostra forza. Per quanto riguarda la partita i ragazzi usciti dalla panchina hanno sfoderato una prestazione meravigliosa e ciò dimostra che tutti sono coinvolti in questo progetto. Arrivare in serie A e vincere tre partite di fila, non è cosa da tutti, ma noi vogliamo continuare e giocarci ogni partita. Il nostro obbiettivo rimane mettere dietro di noi più squadre possibili, dobbiamo farlo nel più breve tempo possibile per essere tranquilli.
MVP: Tamar Slay, ci si aspettava da lui una prestazione che facesse dimenticare le precedenti uscite incolore. Infatti, il giocatore americano non si è fatto attendere e scrive con caratteri cubitali presente alla causa Venezia.
Wvp: Dee Brown, praticamente non pervenuto.
Francesco Codato