Venezia – La Reyer dopo 17 anni torna nell’olimpo del basket italiano e centra tre successi di fila. Sembra un periodo meraviglioso per tutti i supporter orogranata, ma qualcosa funesta la loro gioia. Sono i tanti chilometri che sono costretti a fare ogni domenica, per vedere la propria squadra che gioca le gare casalinghe al Palaverde, immersa tra i gadget della rivale Benetton.
Qualche settimana fa sembrava prossima la firma tra la squadra veneziana e il comune per l’ampliamento del palasport Talierico, che consentirebbe di disputare le partite casalinghe a Venezia. Invece, ad oggi, l’accordo sembra ancora lontanissimo e le due parti continuano ad accusarsi a vicenda per questa mancata firma. Tutto fa presagire che la permanenza in terra trevigiana degli orogranata sarà ancora molto lunga.
In particolare, come rende noto la stessa società Umana Reyer Venezia, i punti di divergenza con il comune sono i suddetti:
-Interezza del lavoro: la Reyer si vuole prendere a carico unicamente del lavoro di ristrutturazione del palazzetto, il comune pretende che la società sportiva si occupi anche dell’ampliamento del parcheggio.
– Spesa complessiva: la Reyer si fa carico di tutte le spese, ma pretende che se il comune nomina dei propri consulenti, questi devono essere pagati dallo stesso comune.
– Rinnovo della concessione del Taliercio: Il comune concede il rinnovo della struttura, fra 9 anni, solo se la Reyer sara ancora almeno in serie A2 e se le spese che la Reyer ha sostenuto, per l’ampliamento saranno superiori a quanto dovrebbe versare per l’affitto. La Reyer ritiene incettabili tali richieste per il rinnovo.
-Messa a disposizione di una squadra di vigili urbani: la Reyer vuole che durante le partite sia presente una squadra di vigili per regolare il flusso delle persone che lasciano l’impianto. Il comune ha respinto la richiesta.
-Gestione del Taliercio: il comune pretende di avere a disposizione la struttura per propri eventi almeno 10 giorni all’anno e vuole che la Reyer si prenda carico tutti i costi relativi alla fornitura del personale di sicurezza e alla disinstallazione degli impianti tecnologici. La Reyer vuole solo limitarsi a mettere a disposizione la struttura.
-La Reyer vuole dieci giornate gratuite per propri eventi, all’Arsenale di Venezia: Il comune non si è ancora pronunciato su tale richiesta .
-Il comune ha promesso un contributo di 130mila euro annui alla società: la Reyer pretende che questa promessa sia formalizzata.
Da quanto emerge, da questo breve riassunto, le parti non sono così lontane, gli appassionati non possano fare altro che sperare che le due si vengano incontro e soprattutto che il comune di Venezia ponderi bene le proprie mosse. Dopo aver perso Zamparini e quindi la serie A del calcio, far scappare un’altra dirigenza che crede nello sport veneziano sarebbe troppo.
Francesco Codato