FORLI’ – Parlare di traferta può apparire imbarazzante, visto che le due città sono divise da pochissimi chilometri e che, soprattutto, il campo di gioco è situato in quel di Faenza, paradossalmente quasi più vicino a Forlì che non ad Imola. E’ talmente vicino al capoluogo romagnolo, il PalaCattani, che la distanza la si può quasi calcolare in numero di filari di sangiovese, vino locale corposo, sincero e genuino, proprio come la passione che a queste latitudini si respira per la pallacanestro. Sarà l’unico derby romagnolo, dopo la dipartita di Rimini, e questo comporterà inevitabilmente un ulteriore plus di pubblico forlivese nell’impianto manfredo. Duecento i tagliandi staccati in soli due giorni di prevendita, per intenderci.
La FulgorLibertas si avvicina al derby con tante novità, diversi problemi ed una settimana di allenamenti a porte chiuse, buoni per la concentrazione dei giocatori e contro lo spionaggio industriale, ma un pò meno per chi vi scrive. Andando con ordine, la settimana è iniziata con una bomba che ha lasciato sgomento tutto l’ambiente liviense: Borsato si è infortunato dopo l’allenamento di martedì e difficilmente recupererà per il match. Ovviamente la notizia ferale ha fatto rompere gli indugi al dt Alberani, che si è visto costretto a scendere immediatamente sul mercato per trovare uno straccio di play che possa portare la palla oltre la linea mediana del campo. I tentativi disperati per avere a Forlì uno tra Filloy e Tomassini sono risultati validi solo per la tiratura dei quotidiani locali e per alimentare qualche discussione in più al bar. Alla fine i romagnoli sono riusciti a tesserare, fino al termine della stagione, Marino, appena liberato da Ostuni. Playmaker talentuoso, classe 86, 190 cm e di scuola Mensana Siena, Marino ha debuttato nella città del Palio a soli 17 anni, conquistando uno scudetto. Dopo aver girovagato per i vari campionati di LegaDue e B1, Marino approda quest’anno ad Ostuni, dove non produce numeri confortanti e viene sostituito con Berti. Chissà che non sia proprio la voglia di riscatto del giocatore senese a far fare il salto di qualità alla squadra di Nenad Vucinic. Squadra che, quanto a novità, registra il reintegro di Federico Lestini, al solo scopo di adempiere agli impegni contrattuali da parte della società, permettendo al giocatore di rimettersi in forma e di aprirsi qualche spiraglio sul mercato. E’ chiaro però, che se la nube fantozziana, che ha lasciato Imola e si è stabilmente insediata sulla società di via Zuelli, dovesse ancora operare macumbe infermieristiche sui biancorossi, non si esclude il tesseramento dell’ex talento biancorosso. Appare evidente quindi come siano molteplici le variabili che vanno ad influire sul match di domenica. Per prima cosa sarà determinante l’inserimento di Marino negli schemi del tecnico forlivese, ma non sarà da trascurare nemmeno l’apporto che il quintetto base avrà dalla panchina, così come avranno peso le alchimie tattiche di Vucinic per arrestare Whiting, in grande spolvero a Veroli domenica scorsa, dopo il rientro dal lunghissimo infortutnio.
Forlì perde i pezzi, dinque, Imola invece li ritrova. Finalmente, dopo un inizio di stagione incredibilmente funestato dagli infortuni, la Andrea Costa di coach Fucà comincia a respirare. Il ritorno di Whiting e soprattutto la vittoria in quel di Veroli, hanno portato all’ambiente imolese una ventata di ottimismo che induce i bianorossi a guardare al derby con grande fiducia. Aspetto questo, che sul campo potrebbe inubbiamente fare la differenza. Così come la differenza tra le due squadre la faranno i duelli soprattutto dal punto di vista difensivo. Su Freeman, appena ritrovatosi dopo un periodo di smarrimento, Whiting è decisamente in vantaggio ed il rebus più importante da risolvere, per i padroni di casa, sarà quello inerente la duttilità con cui Vucinic potrà mettere in campo Trapani e Huff. Daniels sarà del match, dopo l’esito negativo dell’esame clinico, e dovrebbe trovarsi a suo agio contro un Tony Easley più agile, ma che gli rende “qualcosa” in termini di stazza. Difficile vedere in campo il solo Andreaus, ma per il resto, da Cournooh a Kotti, da Bruttini a Turel, tutti abili e arruolati, ma soprattutto pronti e carichi per le splendide emozioni che vivranno in un PalaCattani che si preannuncia colmo di tifosi come non mai.
I precedenti tra le due formazioni in campionato risalgono alla stagione scorsa, quando la Andrea Costa vinse prima in casa contro una FulgorLibertas “dilorenziana”, che non demeritò affatto in terra manfreda, poi espugnò il Palafiera, terra di conquista per chiunque all’epoca, tenedo a battesimo quel Nenad Vucinic che proprio dopo quel match decise di tagliare Gordon, di lì a tre partite sostituito con Bobby Jones, iniziando così la clamorosa rimonta salvezza.
Il match avrà inizio alle canoniche 18:15, presso il PalaCattani di Faenza, e sarà diretto dai signori Luca Weidmann, Lorenzo Baldini e Denny Borgioni.
Massimo Framboas