Caserta – Milano senza Hairston (problemi al tendine d’achille), e con Giachetti e Nicholas non al meglio. Per Caserta manca solo Stipanovic, al suo posto come nelle ultime due uscite, lo sloveno Tusek.
Coreografia stupenda al Palamaggiò (“Orgogliosi di essere meridionali”), dell’Inferno bianconero e pubblico delle grandi occasioni a Castel Morrone (Ce). La partita parte subito con il piede sull’accelleratore con molti canestri da entrambe le parti. Nonostante l’immenso talento della squadra di Scariolo, Caserta ribatte colpo su colpo.
Dopo i primi 20’ per la squadra di Pino Sacripanti in evidenza, la guardia Rose con 9 punti e ben 13 di valutazione. A rimbalzo è un gladiatore Smith, che in 19’ colleziona ben 9 rimbalzi (di cui 2 offensivi). Dall’altra parte Milano risponde con la formula Made in Italy: Mancinelli (12 punti e 12 di valutazione), e Gallinari (8 punti con 11 di valutazione), regalano per ora il vantaggio alla squadra di Scariolo. Dopo due quarti: Pepsi Juve Caserta- Armani Jeans Milano 40-44.
Nel terzo quarto Caserta è un vero e proprio carro armato, tre triple consecutive per la Pepsi: Righetti, Rose e Smith. Risponde il solito Mancinelli che da solo tiene a galla Milano. Smith è inarrestabile nel terzo quarto. All’improvviso Milano si fa chiamare due tecnici con Nicholas e Scariolo. Caserta ne approfitta segnando 5 punti nella stessa azione. La Pepsi aiutata dalla spinta del grande pubblico casertano, va in trans agonistica e chiude il quarto con il meritatissimo + 6 di vantaggio (67-61).
Nell’ultimo quarto la musica non cambia e il Palamaggiò è una bolgia. La Pepsi a 7’ dal termina raggiunge il massimo vantaggio (74-63). Milano sbaglia tutto quello che c’è da sbagliare e Smith sembra avere un conto aperto con Milano. A 5’ dallo scadere la Pepsi si porta clamorosamente sul +15 (82-67). Tifosi impazziti che non credono ai loro occhi. Alla fine è vittoria storica con Smith e compagni che “svestono” l’Armani Jeans Milano. Il punteggio finale è di 90-81. tifosi e squadra increduli. I miracoli si avverano anche a Castel Morrone. Che vittoria di Caserta.
Primo quarto: Sacripanti schiera: Collins, Maresca, Rose, Smith e Fletcher; Scariolo manda in campo: Cook, Nicholas, Fotsis, Mancinelli e Bourousis. Primo possesso per i casertani, che sbagliano con Maresca in sottomano. Milano battezza il parquet del Palamaggiò con la tripla di Cook. Risponde Collins anche lui da tre punti, con il consequenziale boato dei supporters casertani. Milano prova ad allungare con Mancinelli, ma Caserta è grintosissima a rimbalzo offensivo. Dopo cinque minuti +1 Milano (7-8) con i casertani che hanno raggiunto già il bonus. Un po’ di confusione in attacco per gli uomini di Sacripanti, qualche palla persa di troppo. Milano spreca troppo con Gallinari, che non prende nemmeno il ferro nel suo primo tentativo. Caserta con Smith e Rose raggiunge il primo vantaggio al 9’ (18-15). Milano reagisce da grande squadra e si porta di nuovo a+ 3 con la tripla di Viggiano e l’azione da tre punti di Gallinari. Caserta chiude il quarto con il canestro allo scadere di Righetti. Finisce 20 a 21 per l’Armani, ma Caserta è viva. Smith domina a rimbalzo con 7 rimbalzi in 10 minuti.
Secondo quarto: Per Caserta c’è Tusek in campo, che non ci mette tanto ad entrare in partita con un bel canestro da due e rimbalzo offensivi. Per Milano è super il “Mancio” che con una tripla al 12 mette a referto già 10 punti. AL 14’ la partita è intensissima (26-26). La difesa della Juve è super con due palle recuperate e Caserta prova a scappare al 15’ (30-26), massimo vantaggio per la squadra di Pino Sacripanti. Alla tripla di Donnerkamp, risponde una nuova azione da tre punti di Danilo Gallinari (33-31) al 16’. Milano non molla e con il suo immenso talento è sempre in partita, collezionando al 17’ il nuovo vantaggio con Nicholas, che con una tripla riporta i biancorossi sul +2 (34-36). Il punteggio è alto, nonostante le aspettative, le due squadre trovano facilmente le vie del canestro. I migliori realizzatori alla fine del secondo quarto sono Rose (9 punti per lui), mentre per l’Armani il top scorer è Stefano Mancinelli (12). Caserta c’è e il punteggio al Palamaggiò dopo due quarti dice Juve 40 Armani Jeans Milano 44.
Terzo quarto: Che partenza della Pepsi, triplissima di Righetti. Risponde per Milano, il solito Mancinelli, ma Caserta c’è con tre bombe consecutive di Righetti, Rose e Smith. Mancinelli da solo tiene a galla Milano (49-50) al 23’. Smith è assatanato e firma 7 punti in un amen. Dall’altro lato risponde Milano con una tripla di Nicholas. Il punteggio è altissimo a 5’ minuti dall’ultimo intervallo è 55-53 per Caserta. All’improvviso si accende la gara: doppio fallo tecnico per Milano, chiamati a Scariolo e Nicholas. Tre su quattro dalla lunetta per Righetti e palla ancora per la Pepsi (58-56) al 27’. Sul successivo attacco, Caserta allunga sul +4 con i tiri liberi di un immenso Smith. Caserta è in piena trance agonistica, Smith è inarrestabile (21 punti e 26 di valutazione fin ora per lui). Il genietto Collins invece delizia con 7 assist.. La Pepsi chiude il quarto con il meritatissimo vantaggio di + 6 che poteva anche essere maggiore. Il Palamaggiò è un inferno.
Quarto quarto: Caserta parte fortissimo anche nel quarto quarto firmando il massimo vantaggio con Collins e Tusek (tripla per lui). Al 33’ Pepsi-Armani 74-63. Smith non ne sbaglia più una: 29 punti per lui e a cinque minuti dal termine, la Pepsi allunga ancora +15 (82-67). Milano prova a reagire con un 5 a 0. Caserta è cinica e spietata e la riporta sul -14. Il palamaggiò è un inferno ormai la Pepsi ha la vittoria in tasca, solo un suicidio potrebbe far cambiare il risultato.
Pepsi Caserta– EA7 Milano 91-80
Parziali: 20-21; 20-23 ; 27-17 ; 24-19
Progressione: 20-21; 40-44; 67-61; 91-80
MVP: Andrè Smith è immenso, sembra avere un conto aperto con Milano. Prende tutti i rimbalzi e mette a referto ben 30 punti. Che vuoi di più dalla vita?
WVP: Bourusis, il greco non la vede mai né in attacco ne in difesa. Ma è un po tutta la squadra che gioca male, si salva solo l’ottimo Mancinelli e a tratti Gallinari.
Paolo Rusciano