Si riparte. Dopo il turno di riposo osservato domenica dalla Centrale del latte, al Pala San Filippo arriva la Prima Veroli. La voglia di rivedere la propria squadra sul parquet di casa dopo due settimane di assenza è tangibile a Brescia e i tifosi si stanno organizzando per stupire il palazzetto con una nuova scenografia ad effetto. L’attesa è comprensibile visto che domani a Brescia arriverà una squadra quotata coma la Prima Veroli, artefice però fino ad ora di un campionato abbondantemente al di sotto delle attese. Il cambio in panchina pare non aver dato i frutti sperati anche se coach Gentile al suo arrivo non poteva certo fare miracoli. La società si è detta al fianco del nuovo allenatore ed è pronta ad intervenire sul mercato per riparare agli errori commessi in fase di allestimento della squadra.
A Veroli hanno compreso che tanti grandi nomi non fanno un gruppo, e Gentile che alla squadra ha chiesto grinta e voglia di battersi ha già preso i primi provvedimenti come ad esempio la panchina punitiva per Jason Rowe, il miglior giocatore di Veroli con una media di 16,6 punti realizzati in campionato. L’atteggiamento di Rowe deve aver parecchio infastidito coach Gentile se non altro per la miriade di palle perse dall’americano. A Brescia invece i concetti di gruppo coeso e di squadra sono ben noti, la grinta non fa difetto e l’entusiasmo dato dalle ultime confortanti prestazioni sul parquet aleggia nello spogliatoio e in tutto l’ambiente bresciano. La leonessa non è certo una squadra imbottita di campioni nè conta fra i suoi tesserati grandi nomi ma attorno a un paio di ottime individualità gira una squadra composta da buoni giocatori, affiatati e che si conoscono bene, che ben integrano il loro gioco l’un l’altro e può disporre inoltre di una panchina lunga e di qualità. Sandro Dell’Agnello è riuscito a forgiare un gruppo di giocatori con la mentalità vincente, pronto al sacrificio e determinato a dar battaglia su ogni campo. La perfetta gestione dello spogliatoio del coach non ha dato adito a malumori interni e la strada imboccata sembra proprio quella giusta. La squadra ha trovato in Leemire Goldwire il suo leader, autore di 15,3 punti di media in questo campionato, ma di volta in volta il protagonista può essere uno dei compagni e come dice Dell’Agnello la forza della squadra è proprio questa. La sosta è servita a Brescia per recuperare al meglio prorio l’acciaccato Goldwire, pur autore di un ottima prova nella partita contro Bologna e primo artefice della vittoria ma a suo dire dolorante alla caviglia in quell’occasione. Anche per questo Goldwire e compagni interpretano alla perfezione lo spirito della Leonessa che sa ruggire anche quando è ferita.
Andrea Buffoli