Pesaro – Continua la maledizione di Marques Green per la Scavolini Siviglia, che contro la Sidigas Avellino in questi ultimi anni continua ad avere una tradizione ampiamente sfavorevole e, in particolare, continua a non riuscire a vincere contro il suo ex mini-play (5 partite in fila perse prima e dopo la sua parentesi in biancorosso).
Questa volta anche la buona stella che voleva i pesaresi vincenti nelle tre precedenti apparizioni televisive in questo campionato, deve soccombere contro la voglia di rivincita di Marques Green, come al solito subissato di fischi quando si riaffaccia da queste parti.
In realtà questa volta la classica vendetta dell’ex è stata consumata da Ron Slay, anch’egli lasciatosi in malo modo con la tifoseria locale, ma questa volta migliore in campo con 24 punti segnati e capace di fermare il break pesarese con una tripla fondamentale quando l’inerzia del match sembrava oramai tutta nelle mani di Pesaro.
In effetti, dopo avere inseguito per quasi tutta la partita, a 4 minuti dalla fine sembrava chela Scavolini Siviglia avesse finalmente in pungo la gara sul 69-66.
In quel momento una Sidigas già con un roster non lunghissimo, aveva Green e lo stesso Slay con 4 falli sul groppone, mentre l’eccellente Johnson si era già dovuto forzatamente accomodare in panchina; invece il parziale pesarese veniva stoppato dalla tripla di cui sopra che fermava un lungo digiuno di 4 minuti e che, soprattutto, dava il là ad altre due pesantissime triple che nel giro di pochi istanti mettevano sorprendentemente al tappeto i padroni di casa.
Non che la vittoria della Sidigas non sia stata meritata. Nonostante la valutazione finale delle due squadre veda gli ospiti avanti soltanto sull’80-78, la squadra di Vitucci è riuscita quasi sempre a mantenere il pallino del gioco, se si esclude la riscossa pesarese dell’ultimo quarto ed i primi minuti dell’avvio.
In effetti in apertura la Scavolini Siviglia pareva aver subito trovato il bandolo della matassa, con alcune buone iniziative di Hickman e White che, quando non trovavano personalmente il canestro, avevano modo di servire un eccellente Cusin, autore di 8 punti (con tre rimbalzi e tre stoppate) già nei primissimi minuti; tuttavia dopo il 9-3 iniziale, come accade di frequente Pesaro a metà quarto si inceppa e lascia strada ad una Sidigas fin lì non trascendentale ma che sta carburando pian piano.
Due triple preziose di Green ed il solito contributo di energia di Johnson fanno sì che alla fine dei primi dieci minuti i bianco verdi siano già sul 14-18.
Il trend positivo negli ospiti prosegue nel secondo quarto: contro la zona di Vitucci, (un espediente tattico che purtroppo comincia a diventare un vero enigma per la Scavolini Siviglia e che oramai è diventato un appuntamento fisso all’Adriatic Arena). Pesaro non riesce più a giocare con raziocinio e tira con percentuali orride sia dal campo che ai liberi; oltretutto Hackett e Jones non riusciranno mai ad entrare in partita.
Dall’altro lato Green e Johnson, autori di 20 dei primi 23 punti degli ospiti, portano Avellino a +9 (14-23); Dalmonte prova a scuote i suoi mettendo dentro nuovamente White e Jones, ma poi sono Slay e Spinelli a firmare il vantaggio a fine primo tempo sul 31-42.
In avvio di terza frazione uno scatenato Slay dà il massimo vantaggio ai suoi sul 40-52, ma poi la Scavolini Siviglia riesce a reagire. La banda di Vitucci è corta nelle rotazioni e comincia ad accumulare falli, mentre Pesaro riesce a venire parzialmente a capo della zona grazie a quelle che fino ad ora sono state le sue migliori doti: la caparbietà e la compattezza del gruppo.
Così pur non riuscendo mai a districarsi completamente dalla difesa avversaria, Dalmonte riesce a dare un po’ di ritmo al proprio attacco pescando dalla panchina Cavaliero e Lydeka, i principali artefici della rimonta, la quale sembra essere suggellata quando una tripla improvvisata dello stesso Cavaliero porta Pesaro al primo vantaggio dopo tanto tempo sul 68-66.
A quel punto, con l’Adriatic Arena in festa e la Sidigas visibilmente in debito di ossigeno, nessuno si sarebbe più aspettato che Pesaro si vedesse scappare di mano la vittoria; invece non erano stati fatti i conti con Slay e con Spinelli che, dopo la tripla fondamentale del suo compagno di squadra, riusciva poi a portare a casa il match con una tripla immediatamente successiva ed una sicura conduzione della squadra negli animati secondi finali.
La Sidigas riscatta così l’inopinata sconfitta interna contro Casale di domenica scorsa e si conferma squadra concreta ed anche spettacolare; a suo maggiore merito non si dimentichi che ancora manca Domen Lorbek e, nonostante un roster non certamente profondissimo, riesce sempre a giocare a ritmi elevati. La vittoria peraltro risulta particolarmente importante, vista la prossime difficili gare in trasferta contro Biella ed in casa contro Siena.
La Scavolini Siviglia conferma per il momento i propri difetti: grosse lacune nella costruzione del gioco ed in cabina di regia, una pericolosa imprecisione ai tiri liberi che in questa occasione è stata decisiva e, più in generale, un’evidente discontinuità, sia nel corso della stessa partita che tra un match e l’altro, che per il momento le impone per il momento di mettere da parte velleità di alta classifica.
Spogliatoi
Dal Monte
Avevamo iniziato la partita come volevamo ma poi, con la loro zona adeguata, il nostro problema più grosso è stato il calo di aggressività. Invece di continuare a giocare con energia abbiamo cominciato a “camminare” e non abbiamo mai sfruttato i vantaggi che il loro cambio di difesa potevano concederci. Quando nel terzo quarto il nostro attacco è andato in ritmo e siamo riusciti a rientrare in partita nonostante le nostre pessime percentuali al tiro, Avellino ci ha subito mentalmente avvilito reagendo con una tripla; questa reazione ci ha messo addosso un po’ di ansia, facendoci difendere male sui loro successivi attacchi ed in particolare sulle iniziative di Spinelli e sui loro lunghi in posizione molto alta.
Vitucci
Ovviamente sono molto contento per questa vittoria, che costituisce una grande risposta del gruppo alla nostra ultima sconfitta casalinga. Nonostante la nostra inferiorità fisica, abbiamo disputato una partita di grande attenzione soprattutto a rimbalzo; in particolare, dopo il rientro della Scavolini Siviglia, le nostre mani non hanno tremato e siamo stati lucidi mentalmente. Si tratta di una vittoria importantissima anche per il calendario che ci aspetta nell’immediato (Biella ancora fuori e poi Siena in casa), in un campionato che per i risultati che si vedono mi sento di definire un po’ isterico.
Scavolini Siviglia Pesaro – Sidigas Avellino 72-82
Parziali: 14-18; 17-24; 21-14; 20-26
Progressione: 14-18; 31-42; 52-56; 78-82
Mvp: Nel giorno della vendetta degli ex, entrambi fischiatissimi dal pubblico di casa come era nelle attese, Marques Green lascia il proscenio a Ronald Slay, il quale parte in sordina dalla panchina per poi caricarsi la squadra negli ultimi due quarti con 16 dei suoi 24 punti segnati e la tripla, che nel momento di maggiore difficoltà di Avellino, dà coraggio ad una squadra sfiduciata.
Wvp: da tempola Scavolini Siviglia accusa problemi in fase di costruzione del gioco e, in particolare, nella partita di oggi Hickman non è mai riuscito ad entrare in ritmo e non è un caso che nel secondo tempo Dalmonte abbia deciso di affidarsi a Cavaliero, con il quale la Scavolini era quanto meno riuscita a scuotersi.
Giulio Pasolini