SIENA – Siena vola in testa alla classifica grazie alla vittoria contro la Bennet Cantù, ad onor del vero la classifica è solo virtuale perchè la Montepaschi ha una partita in più rispetto a Milano che ha dalla sua anche lo scontro diretto vinto e quindi, in teoria, potrebbe essere proprio l’Armani la reale capoclassifica. Ma questi sono sofismi che, a questo punto della stagione, poco interessano, più importante è la risposta che Siena ha dato sul campo ad un periodo decisamente negativo, le assenze dei due lituani finiti ambedue sotto i ferri sono pesantissime, l’inutilizzabilità di Michelori perdura, le condizioni fisiche precarie di Stonerook pure, ma nonostante tutto questo Siena getta il cuore oltre l’ostacolo e regola la Bennet Cantù con autorevolezza mettendo un gap di 4 punti in classifica tra sè e i lombardi.
La partita Siena l’ha condotta in maniera sicura fin dal via e, sinceramente, Cantù non ha dato mai l’impressione di poter rientrare o di poter contrastare la supremazia senese, addirittura alla fine lo scarto di soli 9 punti non fotografa in maniera precisa la differenza che c’è stata in campo con la Mens Sana sempre in controllo con vantaggi in doppia cifra che hanno sfiorato in più occasioni il ventello. Simone Pianigiani ha alternato sapientemente difese a uomo e a zona che hanno mandato in tilt l’attacco di Trinchieri che, per lunghi periodi, si è retto solo sulla vena balistica di Gianluca Basile, in più la differenza l’ha fatta l’aggressività, l’energia, il pressing che i senesi hanno gettato in campo in quantità industriali impedendo il ragionamento agli uomini in biancoblu fin dalla rimessa da fondo campo, emblematiche in questo senso le 4 palle recuperate da McCalebb alcune delle quali letteralmente strappate di mano agli avversari.
Siena ha avuto tantissimo dal trio Zisis-Andersen-McCalebb che si sono dimostrati individualmente davvero imprendibili per la difesa canturina, il canguro danese è stato un iradiddio in attacco, facendosi così perdonare certe amnesie difensive che nel sistema mensanino balzano agli occhi, attirando su di sè ben 9 falli e facendo percorso netto dalla lunetta (12/12), David ha completato l’opera con un buon 5/10 dal campo e con 4 rimbalzi per un 29 totale di valutazione che fa di lui il MVP di questa gara.
Accanto all’australiano ottima la prova del duo di regia Zisis-McCalebb col greco che, dopo un periodo di appannamento, è letteralmente esploso segnando 18 punti in 25 minuti col 70% dal campo e mostrando una personalità ed una lucidità in regia che gli conoscevamo ma che sembrava avere smarrito, su Bo McCalebb ormai si possono soltanto fare commenti in fotocopia, le sue partite sono infatti una uguale all’altra, tutte giocate sull’intensità massima, su una grande prova offensiva, sui recuperi, su una fisicità pazzesca, risulta imprendibile per qualsiasi avversario. Accanto al trio magico è giusto dare risalto all’ottima prova di Tomas Ress, incisivo e presente sui due lati del campo con una presenza sotto i tabelloni davvero puntuale, con la sua verticalità è risultato un fattore soprattutto in difesa. Solita prova di abnegazione di Shaun Stonerook, il ricciolone non ha più la fisicità di un tempo, e si vede, non è un fattore in attacco (e lo è sempre stato poco, in verità), ma risulta giocatore essenziale nelle geometrie di Pianigiani tanto che, anche ieri, è rimasto in campo per ben 29 minuti. Siena, con l’assenza prolungata di Kaukenas, avrebbe bisogno di un passo in più da parte delle sue guardie: Carraretto, Rakocevic e Aradori.
Luci ed ombre in questo settore, Marco ha collezionato -1 di valutazione con zero punti e 4 falli commessi, encomiabile come sempre la sua abnegazione difensiva in mission impossible su Basile ma speriamo che ritrovi al più presto anche il tiro mortifero dalla distanza che ieri sera c’è stato poco e ha fatto cilecca; Igor è andato a corrente alternata, buone alcune sue iniziative, il tiro dalla lunga ancora non va, 2 inusuali errori dalla lunetta, è ovvio che da lui ci si aspetti qualcosa di più considerate le qualità che tutti conosciamo, da rimarcare però che sta dentro al sistema mensanino con maggiore malleabilità di quanto ci aspettassimo conoscendo le sue caratteristiche di stella solitaria. Infine Aradori: ieri sera ai minimi termini, ha sbagliato un paio di appoggi da mezzo metro davvero facili, è rimasto in campo 15 minuti senza cavare un ragno dal buco in attacco facendo un deciso passo indietro rispetto all’ottima prova di Cremona. Resta da dire di Moss che era partito benissimo, incisivo al solito in difesa ed autore di 4 punti in un amen, poi 2 falli consecutivi lo hanno tolto dal campo per lunghissimi minuti e quando è rientrato sembrava aver smarrito il bandolo della matassa soprattutto in attacco, su di lui però non abbiamo dubbi.
Cantù: i biancoblu si sono presentati a Siena con le rotazioni davvero troppo corte per pensare di impensierire una pur incerottata Montepaschi. L’assenza di Scekic è pesante, le condizioni fisiche di Micov e Shermadini visibilmente precarie, Lighty e Ortner sono ormai dei separati in casa e così Trinchieri ha ruotato soltanto 8 giocatori considerando, però come già detto, i deficitari Micov e Shermadini visibilmente menomati. Le note positive per il coach di Cantù sono venute dai sempiterni Basile e Marconato, i due “grandi vecchi” hanno segnato quasi la metà dei punti totali della Bennet, a dire il vero Basile è parso un po’ monodimensionale affidandosi sempre e soltanto al tiro dalla lunga che comunque lo ha premiato abbastanza (5/11), il play-guardia ex Fortitudo ha catturato anche 3 rimbalzi subendo 5 falli, in definitiva ci è sembrato il migliore dei suoi.
Denis Marconato, a dispetto della carta d’identità, ha segnato 10 punti e catturato 7 rimbalzi condizionando la partita dei lunghi senesi in più di un’occasione, impossibile chiedergli di più. Accanto a questi due da rimarcare i 13 rimbalzi di Leunen poco produttivo però in attacco al pari di un Mazzarino che ha segnato 2 bombe, la sua specialità, ma è apparso lontano dall’essere il fattore cui ci ha abituati. Luci ed ombre nelle prove di Markoishvili e Cinciarini, tanta intensità per il georgiano ma un insufficiente 2/8 al tiro, 8 punti per il Cincia ma anche 5 falli commessi e tanta difficoltà contro i pariruolo senesi. In definitiva ci è parso che le condizioni fisiche e le assenze abbiano pesato più su Cantù che su Siena e che la desuetudine al doppio impegno Campionato-Eurolega lasci delle scorie notevoli su una Bennet che paga le rotazioni limitate e il super lavoro psico-fisico cui è chiamata, non è la prima volta infatti che dopo una buona prova europea assistiamo ad una partita rivedibile degli uomini di Trinchieri. Sicuramente biancoblu e biancoverdi saranno protagonisti fino in fondo alla stagione italiana, tra alcuni mesi magari ci saranno altri attori, ci saranno rientri importanti, assisteremo a partite diverse.
Sala Stampa
Trinchieri
Sapevamo che il doppio impegno lo avremmo pagato, è difficile preparare 3 partite in una settimana ed alternare due tipi di gare diverse come sono quelle di campionato ed Eurolega. Nel secondo quarto abbiamo giocato in maniera criminale e poi non abbiamo più avuto l’energia per rientrare. Lightly è stato fuori per scelta tecnica.
Pianigiani
Bravissimi i miei giocatori a reagire allo schock della doppia assenza di Rimas e Ksistof, bravo anche lo staff tecnico a ridisegnare con me la squadra. Stiamo soffrendo per le assenze e per le condizioni fisiche precarie di molti giocatori. Un encomio per Zisis che è un professore di basket e probabilmente sarebbe capace pure di giocare pivot se glielo chiedessi. Partiamo martedì per Istanbul e torniamo domenica sera dopo la trasferta di Avellino senza neppure ripassare da Siena, è difficilissimo reggere certi ritmi, spero che i miei giocatori trovino le energie non so dove.
Zisis
Stiamo pagando le assenze ed era prevedibile, stasera abbiamo ovviato a quelle di Rimas e Ksistof ma non è facile.
Montepaschi-Bennet 73-64
Parziali: 21-16, 19-8, 16-17, 17-23
Progressione: 21-16, 40-24, 56-41, 73-64
MVP: David Andersen sugli scudi: 9 falli subiti, 12/12 dalla lunetta, 5/10 dal campo con 1/1 dai 6,75, ottima prova da 29 di valutazione. Nelle file di Cantù buona partita di un Basile preciso dall’arco.
WVP: Pianigiani ha avuto poco da Aradori, Trinchieri da Mazzarino.
Alessandro Lami