PESARO – Per la quinta volta consecutiva il derby marchigiano all’Adriatic Arena finisce con i tifosi ospiti in festa e la Fabi Shoes che se ne torna a casa ancora imbattuta in tutti i confronti disputati in trasferta controla Scavolini Siviglia.
Per la terza volta consecutiva, dopo le sconfitte contro Avellino ed a Teramo,la Scavolini Siviglia non riesce a portare a casa i due punti e si vede sprofondare i classifica, tra i fischi spazientiti del proprio pubblico che, alla fine del match, decide non risparmiare nessuno tra giocatori ed allenatore.
In realtà per quasi tre quarti di gara era sembrata che questa potesse essere la volta buona per sfatare quel sortilegio che voleva curiosamente la ScavoliniSiviglia sempre soccombere all’Adriatic Arena contro gli impertinenti cugini; invece, proprio in chiusura di terzo quarto, un altro di quei black-out che purtroppo stanno diventando la costante di tutte le gare di questa prima parte di stagione, ha consentito alla Fabi Shoes di riaprire i giochi per poi chiudere quasi in scioltezza quando, nei minuti finali, la tensione d il nervosismo avevano fatto saltare il piano partita fin lì ben eseguito dalla formazione di Dalmonte.
Non che la ScavoliniSiviglia avesse fin lì strabiliato ma, in un derby che per molti minuti si era rivelato di una bruttezza quasi vietata i minori ed ai limiti del soporifero, era stato sufficiente ai biancorossi difendere duro e trovare qualche buona folata in transizione per avere ragione di un avversario che stava manifestando tutti i suoi già noti problemi di talento offensivo e di percentuali al tiro.
Invece, anche in questa occasione, è successo qualcosa di ancora imperscrutabile nella testa dei giocatori in biancorosso che, come avviene puntualmente in quasi tutti i match interni, ha fatto gettare all’aria tutti gli sforzi per ottenere una vittoria preziosa e che, forse era stata anche tutto sommato meritata.
L’avvio è da paura per i padroni di casa: le solite difficoltà offensive e d i tanti secondi tiri concessi alla Fabi Shoes, fanno avanzare gli ospiti sul 2-6 con Brunner sugli scudi; tuttavia nel prosieguo Montegranaro si rivela ancora meno lucida (soprattutto in regia), e così, con un parziale di 9-0 firmato da White, Pesaro allunga e chiude il primo parziale sul 15-12.
Il canovaccio è lo stesso anche nel secondo quarto. Il punteggio rimane molto basso e gli attacchi non eccellono, confermando così gli ormai cronici problemi di produttività offensiva della Scavolini Siviglia e l’ultimo posto nelle percentuali al tiro da due degli ospiti.
Brunner ci prova a raccattare più rimbalzi possibili (saranno 10 già alla fine del primo tempo), ma di fianco a lui la squadra è di una pochezza esagerata, se si esclude qualche lampo di un discreto Karl; in particolare Mc Neal e Di Bella accusano grossi problemi nella costruzione del gioco.
Merito anche di una difesa di Pesaro molto arcigna ed accentuata sul perimetro che, pur concedendo tanti rimbalzi offensivi, annebbia le idee degli avversari; qualche buona transizione ed un’attenta presenza sotto i tabelloni avversari di Jones e Cusin fanno sì, quindi, che i padroni di casa possano chiudere il primo tempo sul 34-24 e con una sensazione di poter tenere in pugno la partita.
In effetti al ritorno in campo le cose non sembrano cambiare molto; Mc Neal dà qualche segno di vita ma Cusin continua la sua buonissima partita (18 punti e 10 rimbalzi alla fine per lui), che in qualche modo surroga la giornata storta di Hackett e così, quando Hickman segna una tripla che lancia Pesaro sul massimo vantaggio (49-37) a 2:30 dalla fine del terzo quarto, la partita sembra avere preso i binari giusti per i padroni di casa.
Niente di più sbagliato perché di lì a poco Jones finisce in panca con una ferita al sopracciglio mentre Hackett si fa fischiare un fallo tecnico da pollastrone che consente agli ospiti di chiudere clamorosamente sul -4 (51-47), il terzo quarto.
Il pubblico di casa comincia a rumoreggiare ed i biancorossi cominciano ad avvertire la pressione; quando due triple in apertura di quarto di Karl e Mc Neal riportano in vantaggio i “sutorini”, il pubblico di casa comincia a rumoreggiare ed i biancorossi cominciano ad accusare quelle pressione che non lì fa avere più idee lucide sia in attacco che in difesa.
Aggrappandosi ancora ad un commovente Cusin e ad Hickman, la Scavolini Siviglia non molla, ma ben presto arriva il 4° fallo di Jones e comunque la difesa comincia a fare acqua da tutte le parti contro le iniziative di un Mc Neal fin lì quasi dannoso e poi capace di segnare 12 punti nel solo ultimo quarto; ma è tutta la formazione di Valli, encomiabile a non avere mai dato per persa la partita, trasformarsi segnando 47 punti negli ultimi due quarti contro i 24 del primo tempo.
In ogni caso si arriva a 3 minuti dalla fine con Pesaro ancora avanti sul 61-60 grazie al solito Cusin, ma poi lo scatenato Mc Neal ed una tripla di Zoroski propiziano l’allungo ospite che si rivelerà decisivo; Jones e White ci provano a salvare la situazione ma, a venti secondi dalla fine, è Brunner a suggellare la sua ottima prestazione con il canestro del 64-69 che mette la parola fine sulla partita prima del 68-71 finale.
Finisce quindi ancora una volta con i numerosi ospiti in delirio e con lo spazientito pubblico di casa che se la prende con Dalmonte ed i giocatori senza particolari distinzioni; d’altra parte se il coach è accusato di non essere ancora riuscito a dare un’impronta ed un carattere a questa squadra, è pur sempre vero che in campo ci vanno i giocatori e di partite buttate all’aria come questa incominciano ad essersene viste un po’ troppe.
Perla Fabi Shoes si può dire che il campionato sia cominciato da poco in concomitanza con l’arrivo di Valli, capace per il momento di avere già trasmesso un bel carattere questa squadra; intanto con questa galvanizzante vittoria (quanto meno nei modi con cu è stata conseguita) l’ultimo posto è stato abbandonato.
Sala Stampa
Dal Monte
Sento che ci siano ancora i presupposti per continuare a lavorare con questa squadra perché, nonostante gli ultimi risultati negativi, i giocatori hanno manifestato, pubblicamente ma anche in privato, di essere con me. In questo momento, anche alla luce della partita odierna, è evidente che ci manca un po’ di serenità, il che ci fa andare incontro a dei black-out come quello di oggi; in effetti ciò si è visto particolarmente nell’ultimo quarto, quando la pressione su di noi è aumentata ed abbiamo perso palle e fatto errori che fino a lì non avevamo commesso. Possiamo venire fuori da questo momento continuando a lavorare nella stessa direzione e rinsaldando ancora di più la compattezza di una squadra che, vi garantisco, già c’è.
Valli
Abbiamo iniziato la partita accusando troppa pressione e questo, almeno per i primi due quarti, ci ha fatto giocare con troppe esitazioni al tiro e nell’esecuzione dei giochi. Nell’intervallo ci siamo guardati negli occhi e siamo riusciti a mettere quel pizzico di impegno e concentrazione in più che ci ha poi fatto giocare in tutt’altra maniera, con più velocità e più in scioltezza. Abbiamo comunque sempre difeso piuttosto bene, cambiando molto spesso sui loro pick&roll e mettendo pressione sul perimetro. D’altra parte se volevamo vincere questa era l’unica via, perché noi siamo una squadra dal talento offensivo un po’ limitato ed alla cui mancanza dobbiamo sopperire con la difesa; per migliorare dal punto di vista offensivo dovremo lavorare ancora molto ed avere molta pazienza. In ogni caso sono molto contento, anche perché ho avuto un contributo da tutti i giocatori che sono stati chiamati in causa,a partire da Mc Neal, che era partito malissimo ma che abbiamo saputo aspettare, fino ad arrivare a Mazzola, che conosco da tempo e di cui mi fido molto.
Scavolini Siviglia Pesaro – Fabi Shoes Montegranaro 68-71
Parziali: 15-12; 19-12; 17-23; 17-24
Progressione: 15-12; 34-24; 51-47; 68-71
Mvp: la svolta nella partita della Fabi Shoes si è avuta con l’improvviso risveglio di McNeal dal torpore in cui aveva giocato nei primi due quarti e mezzo, tuttavia non si può non dare la palma del migliore in campo a Brunner, che fino a lì aveva retto la baracca sulle sue possenti spalle ed alla fine torna a casa con 16 punti e 15 rimbalzi, 28 di valutazione complessiva ed il canestro decisivo del 64-69 segnato a pochi secondi dal termine.
Wvp: spesso e volentieri Hackett è il protagonista dell’assegnazione del MVP ma questa volta è il più negativo dei suoi; tra lui e Cavaliero è una bella gara a a chi fa più confusione ma Daniel si fa “preferire” anche a causa dell’evitabilissimo fallo tecnico che, in chiusura di terzo quarto, consente alla Fabi Shoes di segnare 4 punti decisivi per la definitiva rimonta. Dopo essere stato il migliore della Scavolini Siviglia per tutta la prima parte di campionato, la guardia biancorossa sembra improvvisamente accusare un’enorme stanchezza.
Giulio Pasolini