Dopo aver tenuto la testa sotto la sabbia per diverso tempo, i tifosi di Milano, dopo la vittoria agevole in campionato contro Montegranaro, hanno intonato il canto: “A Belgrado noi ci crediamo”.
Perchè dopo tanto tempo ad aspettare, finalmente la squadra ha in mano il proprio destino. Non ci sono più netcasting web da seguire o gufate preventive. C’è solo la propria forza e volontà nel perseguire una vittoria che vorrebbe dire Top 16 di eurolega. Il traguardo, dopo quella sciagurata sconfitta interna proprio contro il Partizan, sembrava essere più una chimera che una reale possibilità, ma poi pian piano (più per demeiriti altrui) si è tramutata in reale possibilità.
Lo stesso Partizan sarà l’avversario di Milano in questo spareggio dove la frase “Do or die” calza a pennello. I bianconeri partono sicuramente avvantaggiati dalla vittoria di Milano con quattro punti di scarto dopo l’incredibile rimonta, però pensare che questa sia la stessa squadra di quell’epoca sarebbe decisamente superificiale. Il fulcro dell’attacco Nikola Pekovic non c’è più e le ultime prestazioni in campo europeo dimostrano quanto il big man permettesse agli altri di godere di libertà inaspettate. Questo ha sempre permesso a giocatori nella media di rendere da grande squadra, soprattutto tra le mura amiche. Ora servirà tutto l’apporto di un pubblico inimitabile per portare una squadra dalla grande tradizione al traguardo delle top 16 in un gruppo così combattuto e dopo una sconfitta pesante come quella subita in campionato dal Cedevita (57-75).
Dall’altra parte c’è una EA7 in trend positivo e con una lenta ma graduale presa di coscienza del proprio valore, trovando buone risposte da molti componenti del roster e una recuperata fiducia grazie a una piccola serie di vittorie. Coach Scariolo ha detto, dopo la partita di sabato, che serviranno giocatori pronti per giocare questa partita. Ha dimostrato una certa tranquillità dicendo che basterebbe replicare i primi tre quarti dell’andata per andarsene da Belgrado con la qualificazione in tasca.
Non ci sono dubbi, in queste partite non conta il talento o la bravura dei singoli, ma la loro durezza mentale, l’unità e la compattezza di un gruppo, soprattutto per giocare nel peggior palazzetto d’Europa dal punto di vista acustico.
Solo se i biancorossi saranno pronti ad affrontare le difficoltà e a pensare solamente al campo, potranno espugnare il Pionir portando a compimento una vera e propria impresa.
Bourousis e Radosevic sono debilitati da una forma influenzale che li ha colpiti negli ultimi giorni, Hairston sta continuando con la terapia al tendine, ma è ragionevolmente concreta la possibilità di un impiego di tutti e tre.
Queste le parole di Sergio Scariolo ed Antonis Fotsis in presentazione al match:
“Abbiamo cercato di parlare tra di noi sul fatto chela partita di domani rappresenta un’ottima opportunità per fare qualcosa di storico in un club dove non è facile aggiungere qualcosa di importante ad una tradizione come la nostra”. Così coach Sergio Scariolo alla vigilia del match contro il Partizan Belgrado. “La motivazione è ovviamente forte per centrare l’obiettivo della stagione per quanto riguarda l’Eurolega, ma è altrettanto importante il fatto che l’Olimpia non ha mai vinto a Belgrado, nemmeno nei momenti più brillanti della sua storia e solo una volta da quando esiste l’Eurolega si è qualificata per le Top16. Questo rappresenta certamente uno stimolo in più per provarci, cercando di iniziare bene la partita indipendentemente dal punteggio e arrivare all’ultimo quarto a giocarcela, magari avendo assimilato il fattore ambientale. Sono fiducioso sulla gestione della situazione ambientale da parte degli arbitri e dei giocatori più esperti, anche se ovviamente avremo bisogno di un contributo anche dai giocatori che lo sono meno. Speriamo anche di recuperare un po’ di condizione fisica, soprattutto in quei giocatori che hanno avuto problemi importanti in questi giorni come Hairston, Bourousis e Radosevic”
“Sappiamo che è una partita importantissima per noi – afferma Antonis Fotsis – e che vincendo di 4 punti centreremmo il passaggio alle Top16. Sono convinto che giocheremo una partita intensa, su un campo molto caldo come quello di Belgrado e contro una squadra certamente formata da giocatori validi. Noi però vogliamo fare di tutto per passare alle Top16 e regalare ai nostri tifosi una bella soddisfazione”.
Simone Mazzola