CASALE MONFERRATO-Un derby è sempre un derby, porta con sé un’atmosfera speciale. In più, metteteci oltre un migliaio di tifosi biellesi in trasferta, un PalaFerraris pieno fino a scoppiare, l’occasione del primo storico incontro tra Casale e Biella in Serie A.
Insomma, una partita speciale che non tradisce le attese. La Novipiù di Marco Crespi vince, meritatamente, 77-70, dopo un match molto intenso, decisamente schizofrenico, fatto di parziali e controparziali. L’Angelico dal canto suo non ha molto da rimproverarsi, contando l’assenza di Soragna (influenza), ma soprattutto il fatto di essersela giocata ancora una volta fino in fondo, contro una squadra che ha espresso un ottimo basket.
Il coach che portò la Fila Biella in Serie A dieci anni or sono sfrutta appieno il momento di massima fiducia dei suoi e riesce subito a esasperare i ritmi di gioco, aggredendo nei primi secondi dell’azione un’Angelico distratta per poi punirla puntualmente con lo scarico giusto, spesso alla fine dei 24”. Questo è all’incirca il succo del primo tempo, in cui Biella difende bene a tutto campo, ma lascia enormi spazi sul perimetro e concrete occasioni di rimbalzo offensivo. Il primo strappo casalese è firmato da due triple di Janning e da Stevic, autore di una prova maiuscola: 15-6 al 6′. Da qui inizia il tira e molla che caratterizzerà tutto l’incontro. L’Angelico risponde con un 7-0 uscendo dal time-out di Cancellieri, ma un altro ex, Malaventura, propizia il 6-2 conclusivo del quarto.
La seconda frazione è il trionfo del basket di Crespi: una difesa estremamente incisiva, unita a un fluido giro palla, regala la doppia cifra di vantaggio alla Novipiù. E’ proprio Malaventura, in stato di grazia, a mettere il canestro del massimo scarto, al 17′: 40-26. Toccato il fondo, Biella non può che risalire, trascinata da un superlativo Jurak: controparziale di 9-0 e al riposo l’Angelico è sotto appena di 5 (40-35).
Il canovaccio della ripresa presenta notevoli novità. Cancellieri si affida a tre piccoli veri (Chessa, Pullen, Coleman), lasciando in panchina Chrysikopoulos, ottendendo in risposta lo strappo che porta all’unico pareggio del secondo temo: 42-42 (23′). Ottimi finalmente i risultati del pressing alto e dei raddoppi ordinati dal coach teramano. Qui, però, comincia anche la partita di Shakur, fermo a 2 punti e a un misero 1 di valutazione nel primo tempo. L’uomo che ha cambiato le sorti della stagione di Casale entra prepotentemente in gioco, facendo girare a meraviglia il pallone e alternando le soluzioni. Il risultato sono 7 punti personali e tanto spazio creato per i compagni (Temple, nella foto di Stefano Ceretti in difesa su Coleman, ringrazia con due triple), con il conseguente parziale di 12-0 che fissa il punteggio sul 54-42 al 26′. Secondo Cancellieri, durante la sua disamina in sala stampa, è proprio qui che Casale spacca la partita. Infatti, nonostante Biella abbia la forza di andare all’ultimo mini riposo sul -5 (57-52), anche l’ultima frazione vede i lanieri prima soccombere, poi inseguire invano.
Nnamaka apre le danze con la tripla, poi Shakur ne mette 6 per un altro massimo vantaggio (70-56 al 35′), lasciando spesso sul posto un Pullen sulle ginocchia dopo il primo passo. L’Angelico è letteralmente travolta dall’energia e dalla precisione della Junior, ma ha ancora l’orgoglio per tantare una rimonta clamorosa. Jurak sente la pressione e si scatena, come suo solito: 6 punti filati raccattati dalla spazzatura mettono paura al pubblico casalese (70-66 al 38′). Un minuto più tardi è invece Pullen a riavvicinare ulteriormente Biella dopo un 1/ 2 dalla lunetta di Shakur. Il suo canestro acrobatico nel traffico è forse la giocata più bella della serata, ma soprattutto dà all’Angelico il -3: 71-68. Shakur in ogni caso non si scompone: prima imbecca Chiotti per il +5, poi, in seguito all’errore dall’arco di Dragicevic, chiude i giochi con i due canestri della staffa.
Il finale di partita fa riflettere parecchio sui limiti attuali di Biella. La squadra stecca per l’ennesima volta al tiro pesante (3/11), e senza un giocatore come Soragna fatica terribilmente a creare gioco e risolvere le situazioni difficili. Il carattere c’è, ma questo roster di 8 giocatori rischia di diventare un problema serio a lungo termine in caso di infortuni. La sfida casalinga contro Sassari sarà fondamentale per poter poi tirare il fiato nella fase di calendario peggiore.
Casale, invece, conferma gli ottimi risultati ottenuti con Shakur in cabina di regia. L’ex Pau Orthez è probabilmente una guardia più che un play, ma è abilissimo a giocare il pick’n’roll e a creare collassamenti difensivi per ribaltare il lato e servire il compagno immancabilmente libero. Se ogni gregario dovesse poi confermare i numeri e l’intensità di questa sera (10 a testa per Malaventura e Stevic), allora si potrebbe affermare senza dubbio che la Novipiù nulla ha a che fare con il fondo della classifica. D’altro canto, il fatto di non aver mai perso nei 40′ regolamentari nelle ultime sei partite qualcosa vorrà pur dire.
Sala stampa
Marco Crespi: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=C0axG-t-C8Y
Massimo Cancellieri: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=cLVE8emjuPk#!
Novipiù Casale-Angelico Biella 77-70
Parziali: 23-15; 17-20; 17-17; 20-18.
Progressione: 23-15; 40-35; 57-52; 77-70.
MVP: Mustafa Shakur. Se non dovessero bastare i 18 punti nella ripresa; se non dovesse bastare il +19 di plus/minus; se non dovessero bastare i 5 assist, 4 rimbalzi, 7 falli subiti, allora cercate a tutti i costi la replica della partita, per vedere come questo giocatore sia capace con poche, essenziali giocate, di decidere la sfida.
WVP: Tadja Dragicevic. 0/4 al tiro, 0/2 da tre, la sua specialità. Questa sera fatica anche a rimbalzo. Ultimamente sembra che lui e Miralles si mettano d’accordo per giocare bene a partite alternate.
Lodovico Roberto