In sede di prepartita era stata prevista una vittoria di Avellino ai 90 punti o una di Milano ai 70 e, puntualmente, è arrivata quella di Milano ai 90 con una girandola di emozioni degne di una vigilia di capodanno.
La partita sembra mettersi su buoni binari per Milano quando Johnson è gravato di due falli dopo due minuti, ma Avellino non si scompone e comincia a colpire dalla grande distanza con facilità irrisoria (sarà 5-5 alla prima pausa) scappando sull’11-7. Gentile si iscrive a referto con un jumper da due, ma sugli 8 punti in fila di Gaddefors il divario è già pesante sul 21-9 con Scariolo che ferma il gioco. Green è il dominatore, non sbaglia assolutamente nulla, trova tutti i taglianti e segna da tre punti con regolarità. Nicholas è l’unico a dare segni di vivacità, ma i due di Golemac sigillano il primo quarto sul 29-17.
Milano, dopo aver subito qualsiasi scorribanda offensiva sui pick and roll di Green, si mette a zona, ma quando Slay entra in campo, si capisce che sarà una sua giornata di grazia con 7 punti in fila per il 40-25. L’entrata di Lauwers è dannosa per gli irpini, mentre Soloperto riesce a dare qualche rimbalzo d’intensità, mentre dall’altra parte tutto è sulle spalle di Nicholas (8 punti nel quarto) e Bourousis. Il greco colleziona ottime soluzioni dal post per sé e per gli altri portandosi a 20 di valutazione alla pausa che vede, però, ancora Milano sotto di 8 lunghezze.
La partita torna ad essere giocabile per Milano che, sulla tripla di Fotsis raggiunge il -5. Green continua la sua serie di canestri impossibili, prima con un fade away dai sei metri e poi con un 2+1 contro le leggi della fisica. Johnson stoppa incredibilmente Bourousis e sul successivo contropiede Dean segna la tripla del nuovo +10. Il greco si rifà poco dopo con una tonante schiacciata, ma il quarto finisce ancora con Avellino avanti di 8 punti e un Nicholas in campo per 8 minuti senza alcun tiro.
Il quintetto d’ inizio quarto periodo milanese lascia stupiti con Cook, Giachetti, Nicholas, Mancinelli e Rocca. Ovviamente lo stupore è anche nell’attacco di Avellino che fatica (per la prima volta nel match) a trovare tiri puliti con un Green non sempre lucido nelle scelte. Dall’altra parte è la svolta: piovono canestri sulla testa di Avellino con Mancinelli e Giachetti (25 punti in due nel solo quarto periodo) che non sbagliano quasi mai. La giocata che cambia l’inerzia del match è un’incredibile stoppata di Nicholas su Golemac (foto principale) che lancia il contropiede con conseguente tripla del pareggio di Giachetti a quota 69. In questo momento si apre il Mancinelli-time che, con due triple, fa volare Milano sul 77-71. Green risponde subito di tabella da tre punti. Dean segna da fuori e pareggia a quota 77, replicando poco dopo da lontanto su una clamorosa svista della difesa biancorossa. Giachetti ritorna in cattedra con una bomba e un 2+1 per il nuovo vantaggio milanese. Cook fa 1-2 dalla lunetta precedendo il 2-2 di Giachetti dopo un po’ di confusione avellinese in attacco. Sul -6 Slay pesca due triple da distanza siderale inframezzati dal 2-2 di Giachetti. Sul -2 Cook è ancora glaciale dalla lunetta per il +4 della staffa prima che Green non segni da metà campo per il definitivo 90-89.
MVP: Jacopo Giachetti. 17 punti di cui 15 nel quarto periodo che hanno portato di peso Milano alla vittoria.
WVP: Dimitri Lauwers 8,45 minuti di nessun impatto e addirittura mira scentrata da fuori.
EA7 Emporio Armani Milano – Sidigas Avellino 90-89 (17-29, 22-18, 14-14, 37-28)
I Video della conferenza stampa
Frank Vitucci
http://www.youtube.com/watch?v=AKyhmW9UQg0&feature=youtu.be
Sergio Scariolo
http://www.youtube.com/watch?v=o5ogzsN4MqY&feature=youtu.be
Simone Mazzola