La partita contro Cremona è iniziata con un po’ di ritardo per protestare contro l’emendamento voluto in regione da Sergio Nappi. In sintesi trattasi di una legge che proibisce alla società A.IR., Autoservizi Irpini, (http://www.air-spa.it/) di poter continuare a sponsorizzare la Scandone Avellino, emendamento passato per diretta responsabilità di tre politici locali: lo stesso Sergio Nappi, Ettore Zecchino e Antonia Ruggiero.
La contestazione dei supporters irpini, organizzata dagli Original Fans (gruppo composto da persone tra l’altro molto attivo anche nel sociale), e dal suo leader Marco Mallardo è stata civile ma molto dura.
Iniziata con un lancio di carta igienica in campo e proseguito con vari cori di protesta all’indirizzo dei tre politici, ha vissuto il suo culmini quando tutti gli spettatori hanno alzato dei cartoncini su quali c’era scritto a caratteri cubitali “VERGOGNATEVI”, ma oltre a tutto questo ovviamente non potevano mancare anche vari striscioni ironici ma al tempo stesso acuminati come lance nel cercare di esprimere il totale dissenso per un gesto che rischia di condizionare in modo netto questa splendida, l’ennesima, stagione della Scandone.
Ma chi sono questi tre politici irpini che hanno votato questo assurdo emendamento? Il primo è proprio colui che ha proposto questo emendamento cioè Sergio Nappi. Il signor Nappi è stato anche sindaco del paese irpino di Monteforte e da quando questo paese è stato gestito da codesto signore, si sono accaduti diversi strani episodi in riferimento alla gestione della cosa pubblica, parliamo di appalti e concessioni date con estrema disinvoltura a ditte appaltatrici composta da gente di fuori provincia.
Per ciò che riguarda l’onorevole Antonia Ruggiero, secondo molti non è certamente divenuta consigliera regionale per propri meriti politici e ci fermiamo quì per non sembrare eccessivamente irriventi. Infine veniamo ad Ettore Zecchino, tra l’altro figlio dell’ex ministro ed ex senatore Ortensio Zecchino.
Il signor Zecchino si è fatto promotore della mozione contro la sponsorizzazione della AIR alla Scandone rilevando che, essendo la stessa azienda a partecipazione regionale, non potrebbe sponsorizzare una società sportiva professionistica come la S.S. Scandone, asserendo inoltre che il settore pubblico non può finanziare una società sportiva privata. Concettualmente la situazione è condivisibile, peccato che si è forse dimenticato che la regione sponsorizza con una cifra pari a 220 mila euro la Biogem, azienda che fa provoloni, ricotte e prodotti caseari in genere, la quale azienda sembrerebbe molto vicina a suo padre.
Una storia d’interesse quindi che non ha nulla a che vedere con le finalizzazioni sportive ? Il sospetto è molto forte. Purtroppo si dimentica come la Scandone abbia una grossa valenza sociale come fenomeno aggregativo di massa in Irpinia, non credo si possa dire lo stesso dei provoloni e con tutto il dovuto rispetto.
Le motivazioni che han spinto i tre politici sono estrinsecate in una serie di affermazioni che riportiamo. In primo luogo i tre signori hanno affermato, senza darne prova tangibile, che non pagando gli stipendi ai propri dipendenti l’A.IR. non può permettersi di sponsorizzare per 1 milione di euro la Scandone; inoltre questi soldi dovrebbero servire non solo a quanto detto prima ma anche per aumentare il numero di mezzi a disposizione della cittadinanza e quindi di chilometri che quotidianamente i mezzi della A.IR. percorrono, facendo quindi automaticamente lievitare gl’introiti economici a seguito di questa possibilità.
Questi tre onorevoli irpini hanno detto diverse inesattezze.
La prima: l’A.IR. alla Scandone non ha dato un milione di euro bensì solo 250 mila, che è esattamente un quarto rispetto a quello che hanno detto loro, o se preferite sono 750 mila euro in meno rispetto alla somma da loro indicata.
La seconda: non è assolutamente vero che l’A.IR. non paghi gli stipendi ai propri dipendenti, anzi come è stato anche detto dai dipendenti della stessa azienda irpina di trasporti, i loro stipendi vengono pagati puntualmente. Inoltre, dettaglio non da poco, l’A.IR. è l’unica azienda campana di trasporti ad avere un bilancio sano.
La terza: l’acquisto dei nuovi mezzi per la funzione di trasporto pubblico ed il conseguente numero di chilometri da poter percorrere non li decide l’A.IR. ma li decide la regione, dopo adeguata discussione e relativa approvazione presso il consiglio regionale.
La quarta ed ultima inesattezza: questi soldi usati dalla A.IR. per sponsorizzare la Scandone, sono soldi che devono essere usati solo a questo scopo, quindi sponsorizzazioni e pubblicità, per cui non possono essere utilizzati per nessun altro scopo.
A questo punto è molto forte il sospetto che questi signori abbiano voluto questo emendamento per creare problemi a Ciriaco De Mita e, per quel che riguarda Sergio Nappi, è lecito pensare che la sua mossa sia anche quella di voler andare contro il direttore della stessa A.IR., Dino Preziosi, il quale Preziosi è stato sempre spinto dalla sua enorme passione per la Scandone, per Avellino e per tutta l’Irpinia.
Una storia controversa, carica di sospetti e di veleni che speriamo venga al più presto risolta per il bene del basket biancoverde ad Avellino, lo merita il pubblico, lo merita Avellino, lo merita ogni brava persona che abbia a cuore le sorti dello sport di livello in città e nella Regione Campania.
Raffaele Ciriello