L’Angelico cede in casa ai sardi, trascinati da Drake Diener e Hosley. Partita caratterizzata da break e controbreak, nel finale Biella rientra sul 73-73 ma si deve inchinare all’ex Plisnic. Per i piemontesi è la terza sconfitta di fila, per Sassari si tratta invece del secondo colpo esterno dell’anno.
BIELLA-Sassari passa al Lauretana Forum, per il secondo anno consecutivo. Il Banco di Sardegna comanda nel punteggio per gran parte del tempo, trascinato nei primi 20’ dalle seconde linee, e per tutto il match da un sontuoso Drake Diener. Le partite dell’Angelico sembrano calcare sempre di più lo stesso canovaccio, con gli uomini di Cancellieri impegnati in un tira e molla costante, capaci di rientrare più volte in gioco, ma mai di passare saldamente in vantaggio. L’emblema della frenesia e dell’inconcludenza che per ampi tratti si impadronisce dei rossoblu non può che essere la penosa percentuale ai liberi: 9/17.
Nel primo tempo l’attacco sassarese è un rebus per Biella, che spesso sceglie il raddoppio e la difesa alta sugli esterni (ormai un leitmotiv di Cancellieri), concedendo però molti tiri aperti sui “penetra e scarica” sassaresi negli ultimi 10’’ dell’azione. Se poi la Dinamo tira con le percentuali di questa sera, è inevitabile subire 46 punti nei primi due quarti. Tra i piemontesi rientra dall’influenza capitan Soragna, ma le sue condizioni si intuiscono semplicemente con uno sguardo. Non tardano infatti ad arrivare 3 palle perse inusuali per l’ex-azzurro (chiuderà a quota 5). Dopo un primo quarto di studio, sono i panchinari sardi a mettere una marcia in più: Pinton segna 8 punti senza errori al tiro in 5’, mentre nel finale di frazione è Sacchetti a trovare altri 5 punti d’oro (38-46 al 20’). L’Angelico resta comunque in partita grazie a un Coleman da 16 punti nel primo tempo e a un Miralles tornato dominante sotto canestro. E’ però Pullen a siglare con una gran tripla il 41-46 di metà gara.
Appena uscita dagli spogliatoi, l’Angelico è un’altra squadra: difesa aggressiva e 4 punti di Miralles la sospingono sul 48-47 (23’). Sembra che qui possa cominciare un’altra partita, invece il duo Easley-Hosley confeziona subito il 7-0 che porta al 48-54 del 24’. L’elastico nel punteggio continua sino a fine parziale, con Sassari che tocca il +9 (Hosley per il 54-63 al 28’) per poi farsi riprendere da Coleman negli ultimi secondi (60-63 al 30’). Meo Sacchetti tenta anche di confondere le acque con una zona 2-3, ma è proprio in questo frangente che Biella rientra, e nell’ultimo quarto si vedrà solo difesa a uomo.
I 10’ decisivi si aprono con un nuovo black-out laniero. Drake Diener, Easley e Hosley issano la Dinamo sul 60-71 (34’). L’Angelico non segna per quasi 5’ filati, con un Pullen ai minimi storici in quanto a playmaking: il regista americano si limita a palleggiare ed aspettare l’uscita dai blocchi dei compagni, puntualmente anticipati dall’ottima difesa di Hosley, Sacchetti e Diener. Il risultato sono tiri forzati o addirittura non presi, e conseguentemente una Biella a un passo dal baratro. E’ proprio il play ex Kansas State però a dare la scossa ai piemontesi con 4 punti filati. E’ la scintilla che serviva, perché la squadra riprende fiducia e ricomincia a difendere al massimo. Miralles si unisce alla festa con alcune grandi giocate nel pitturato, Sassari sembra paralizzata e soltanto il solito Drake Diener trova il canestro. Dall’altra parte Dragicevic segna dall’arco chiudendo il cerchio di un parziale di 13-2 (73-73 al 39’). Le speranze biellesi durano però pochi secondi. A chiudere i conti ci pensa, come spesso succede, un ex di turno: Plisnic trova una gran tripla dall’angolo a 40’’ dal termine, l’Angelico pasticcia in attacco e consegna la partita alla Dinamo.
Per Biella si tratta senza dubbio di una ghiotta occasione sprecata, visto il durissimo calendario del prossimo mese. Non è comunque il caso di fare processi, l’Angelico se l’è giocata ancora una volta fino all’ultimo minuto, contro una squadra che ha tirato con il 50% da tre (9/18) e ha espresso per larghi tratti un basket spumeggiante in attacco e arcigno in difesa. Sassari, dal canto suo, rischia nel finale di vanificare l’opera costruita per oltre tre quarti di gioco, ma può contare sul talento superiore di alcuni singoli, soprattutto Diener, autore di canestri estremamente difficili nei momenti chiave dell’incontro. Per i ragazzi di Sacchetti si tratta della seconda vittoria esterna del campionato, e soprattutto di un bel passo avanti dal punto di vista della prestazione. La ciliegina sulla torta è la prova perfetta di Pinton (10 punti con 4/4 al tiro), che ha fatto passare inosservata la serataccia di Travis Diener (2 punti con 1/8).
Sala stampa
Coach Meo Sacchetti
Abbiamo dovuto giocarla e vincerla più di una volta, sapevamo che Biella è una squadra che non molla mai. Rilassarsi con l’Angelico è fatale. A quota 71 non abbiamo segnato per un po’ di tempo, però finalmente ho visto la giusta mentalità in trasferta. Pinton ci ha dato quel qualcosa che ci mancava nelle altre partite, è un ragazzo di carattere e questa sera lo ha dimostrato. Hosley ha fatto a rimbalzo quello che ci si aspettava da lui fin dall’inizio della stagione, in ogni caso mi piace il fatto che abbiamo avuto un po’ da ciascun giocatore e non tutto dallo stesso. L’approccio è stato corretto, Pullen e Coleman vanno controllati fin da subito, se entrano in ritmo sono difficili da fermare
Coach Massimo Cancellieri
E’ stata una partita difficile da decifrare. Abbiamo capito come interpretarla solo nel terzo quarto, registrando la difesa. Nel primo tempo abbiamo concesso troppo mettendo poca pressione ai loro esterni. Nella ripresa il match è andato avanti a strappi, a noi purtroppo ancora manca la serenità mentale per controllare il ritmo in queste situazioni tirate. Nelle ultime partite gli scarti si sono somigliati proprio per questo, è qui che dobbiamo migliorare, ma credo che ci stiamo già avviando sulla buona strada. Ora che abbiamo un calendario difficile dobbiamo capire che per vincere ci serve maggiore costanza nell’arco della partita
Angelico Biella-Banco di Sardegna Sassari 73-78
Parziali: 20-18; 21-28; 19-17; 13-15.
Progressione: 20-18; 41-46; 60-63; 73-78.
MVP: Drake Diener. La partita perfetta. Quando serve, c’è sempre, sia che si tratti di segnare (21), sia che si tratti di creare spazio per i compagni (7 assist). Se comincia a passare la palla in questo modo diventa immarcabile.
WVP: Linos Chrysikopoulos e Massimo Chessa. Biella ha gli uomini contatissimi, in più Soragna gioca su una gamba sola. Chi entra dalla panchina è di vitale importanza e non può permettersi di produrre 0 punti e rispettivamente -4 e -2 di valutazione.