La coabitazione tra Siena e Milano in testa alla classifica del campionato italiano di basket è durata lo spazio di cinque giorni. A due turni dal termine del girone d’andata, la Montepaschi si ritrova infatti nuovamente da sola al comando grazie all’inatteso stop dei rivali milanesi, caduti sul parquet del fanalino di coda Banca Tercas Teramo. La quarta sconfitta stagionale per l’EA7 Emporio Armani allenata da Sergio Scariolo – dopo quelle contro Pesaro, Caserta e Cantù – è forse quella che fa più male, perché giunge nel momento in cui la compagine biancorossa sembrava sulla giusta strada per acquisire maggiore consapevolezza della propria forza, dopo aver metabolizzato il rocambolesco passaggio del turno in Eurolega e aver conseguito un paio di convincenti successi che l’avevano rilanciata in vetta alla Serie A. Uno stop assolutamente rimediabile, ma che può rischiare di rinviare la maturazione di un gruppo formato da eccellenti individualità, in cui a tratti manca però qualcosina a livello di coesione e di cattiveria agonistica.
L’eccellente prestazione, in casa Banca Tercas, di Brandon Brown – autore di 28 punti con 31 di valutazione – non basta da sola a spiegare l’inversione di tendenza di un match in cui Milano era avanti di 11 lunghezze nel corso del terzo quarto, prima di soccombere tra l’entusiasmo del sempre caldissimo pubblico abruzzese. In attesa della prevedibile reazione meneghina, chiamata al rush finale per un simbolico titolo di campione d’inverno che però sembra allontanarsi, Teramo si gode una delle imprese più inattese fin qui arrivate in questa regular season e si rilancia a pieno titolo mandando un segnale forte alle numerose concorrenti nella lotta-salvezza. Gli uomini di coach Ramagli non sono infatti più soli in coda alla graduatoria e centrano l’aggancio a quota 8 punti ai danni della Novipiù Casale, sconfitta col minimo scarto in casa da una Acea Roma che ha finalmente dimostrato di poter tirare fuori le unghie e il carattere anche nei finali di gara più combattuti.
La tripla vincente di Tucker a un soffio dalla sirena volge a favore dei capitolini un finale da infarto e consegna a Lino Lardo e ai suoi ragazzi due punti preziosi per rientrare a pieno titolo nella bagarre di centro classifica. In vista dell’obiettivo Final Eight di Coppa Italia, la sfortuna della compagine romana è però quella di avere il turno di riposo proprio in occasione dell’ultima giornata di andata: ottenere la qualificazione alle Final Eight con un turno di anticipo rispetto alle rivali – potendo oltretutto contare su pochi scontri diretti a favore – è un’impresa impossibile per i giallorossi, ma le recenti vittorie ottenute dalla Acea (3 nelle ultime 4 uscite) sembrano un concreto segnale di crescita che, se confermato, tornerà estremamente utile in occasione del girone di ritorno. Quella capitolina è solo una delle 4 affermazioni esterne arrivate nel corso della 15ma giornata di campionato: mentre Siena espugna in scioltezza il parquet del Banco di Sardegna Sassari e come detto si riprende lo scettro di capolista solitaria, fanno certamente più notizia i colpacci esterni di Montegranaro e Venezia.
La Fabi Shoes di coach Valli torna nelle Marche portando via due pesantissimi punti ottenuti sul campo di una Otto Caserta che continua coi suoi alti e bassi. Compagine in grado di vendere carissima la pelle contro chiunque ma anche di soccombere sul parquet di casa contro una squadra che la segue in classifica, Caserta incassa un ko che la riavvicina pericolosamente alle zone più calde, dove finisce una volta per tutte invischiata anche la Benetton Treviso. L’infuocato derby andato in scena al PalaVerde tra i trevigiani e l’Umana Venezia ha regalato emozioni anche oltre le aspettative, e dagli ultimi scampoli di partita ne è uscita vincitrice – seppur di un’incollatura – la formazione al momento più attrezzata, più reattiva e che maggiormente ha dalla sua parte l’entusiasmo del roster e del pubblico. Ripescata in Serie A cinque minuti prima dell’avvio della stagione, la Reyer fa stropicciare gli occhi ai suoi tanti tifosi issandosi ad un incredibile quinto posto, con legittime aspirazioni di Final Eight.
Merito di una dirigenza che ha lavorato sodo nell’emergenza di un campionato da preparare in fretta e furia, costruendo un roster in cui gli stranieri fanno la differenza (e non si è sempre visto il vero Tim Bowers…) e in cui il nucleo italiano si fa trovare pronto con umiltà quando c’è da spendere qualche goccia in più di sudore. Per Andrea Mazzon, tecnico a volte sottovalutato e non sempre fortunato in carriera, questa stagione può rappresentare una autentica riscossa. Mentre in zona salvezza mette due punti in cascina anche Cremona, vittoriosa contro la Cimberio Varese in uno dei numerosi derby lombardi, il ko della Canadian Solar Bologna sul parquet di Pesaro accende la sempre incertissima lotta per il terzo posto. Dopo 4 successi consecutivi, i felsinei cadono per mano di una Scavolini Siviglia ritornata in piena forma e vengono agganciati a quota 18 punti dalla Bennet Cantù, che regola non senza fatica una Angelico Biella in aperta crisi di risultati (quarta sconfitta di fila). Qualcuno può impensierire il duo Siena-Milano e inserirsi seriamente tra le due favorite per lo scudetto? La realtà sembra dire di no. Ma alle loro spalle la competizione è serrata e appassionante, e siamo certi che la terza forza del campionato sarà decisa solamente in extremis.
Daniele Ciprari