BIELLA – E’ un’Angelico speciale, in una serata speciale. Biella rimonta 21 punti all’Emporio Armani, dominatrice indiscussa del primo quarto di gioco (17-33), poi ombra di se stessa per il resto della gara: l’Olimpia segnerà nei rimanenti 30′ appena 43 punti.
Come detto nella preview, grazie all’iniziativa “Uno di noi” il Lauretana Forum accoglie l’Olimpia gremito come non mai. E’ forse questo il dato più importante della serata, la risposta calorosissima di un pubblico che non ha approfittato del prezzo speciale del biglietto per sedersi ad assistere passivamente alla partita, ma ha partecipato dall’inizio alla fine trascinata da una curva Barlera in grande spolvero. Bisognerà vedere a questo punto quale sarà la risposta di chi, oltre alla passione, dovrebbe fornire il supporto economico.
Tornando al basket giocato, la partita è di un’intensità straordinaria, bella e molto fisica. Milano concede meno di metà frazione alla fase di studio (9-11 al 5′), poi vola letteralmente. Fotsis e Bourousis, rispettivamente autori di 9 e 12 punti nel quarto, finalizzano l’ottimo giro palla diretto da un Cook maiuscolo, poi ci si mette anche l’Angelico a offrire punti facili con una serie di palle perse sul pressing meneghino. Sul 9-30 (8′), dopo un devastante 19-0 di parziale, sembra che la partita sia finita. Non tanto per il punteggio, ma per l’enorme differenza tecnica e mentale vista in campo. L’EA7, però, quest’anno ha già dimostrato ampiamente di avere seri problemi dal punto di vista della tenuta psicologica.
Biella, sull’orlo del baratro, trova energie soprattutto fisiche insospettabili riuscendo a reagire dopo un primo quarto da 11-47 di valutazione di squadra. Jurak e Chessa danno l’intensità che è loro marchio di fabbrica, a volte varcando anche il limite (tecnico a Jurak al 12′, Fotsis sigla il 22-39). Il pressing ordinato da Cancellieri dà ottimi frutti, in paticolare quando Scariolo concede minuti a Giahetti e Filloy. Con il pubblico che entra definitivamente in partita, l’Angelico guadagna fiducia possesso dopo possesso, travolgendo Milano su tutti i livelli di gioco, dalla fluidità offensiva ai rimbalzi, dalla difesa alla convinzione nel prendersi i tiri. Il risultato è un controparziale di 17-2. Il buzzer beater di Pullen da 8 metri restituisce l’incredibile parità a Biella prima della pausa lunga (44-44).
A questo punto non si sa davvero quale Milano aspettarsi nel secondo tempo. La risposta arriva molto rapidamente, non appena Soragna decide di prendere in mano le redini del gioco. Quello del capitano è uno spettacolo di leadership e scienza cestistica, un’onda lunga che parte dai pick’n’roll, leitmotiv dell’attacco biellese nella ripresa, e arriva ai tiri piazzati decisivi nel finale. L’EA7 in sostanza concede il prolungamente del parziale di fine secondo quarto, che aumenta da 17-2 a 28-4 (55-46 al 26′) a favore di Biella. Fotsis è l’unico a vedere il canestro per l’Olimpia (segna 7 dei 9 punti milanesi nella terza frazione ed è forse l’unico a guadagnarsi la sufficienza complessiva), ma quando proprio il greco non capitalizza dalla lunetta il tecnico fischiato a Cancellieri, l’EA7 perde la possibilità di rientrare prima dell’ultima pausa. Il rientro in campo di Jurak frutta altri 5 punti allo sloveno, che con la sua seconda tripla fissa il massimo vantaggio biellese (60-49 al 29′). Ancora Fotsis e Mancinelli limitano i danni prima della sirena (60-53).
La frazione decisiva vede Milano ritrovare il senno perduto e rifarsi sotto nel punteggio, e, ancora più importante, nel gioco. Cook ricomincia a dettare i tempi come nel primo quarto, Nicholas trova due triple dall’angolo per controbattere a Soragna e Pullen, Rocca s’inventa un paio di canestri fondamentali su pick’n’roll (il suo gioco da tre punti vale il 66-66 al 36′). L’Emporio Armani non va però oltre, non riuscendo a rimettere la testa avanti, respinta nel finale da alcuni canestri piuttosto estrosi di Soragna e Dragicevic. Sono quelle differenze di cui parlerà coach Scariolo in sala stampa, riferendosi allo 0/11 da tre di Milano nei due quarti centrali della partita, con tanti tiri aperti sbagliati. Raggiunto il 79-72 a 1’08” dalla fine grazie a una gran tripla di Dragicevic, Biella capisce di avere la partita in pugno e vola sulle ali dell’entusiasmo addirittura fino al +10, con Coleman. Cook fissa il punteggio sull’84-76 finale, per Milano è la terza sconfitta consecutiva, mentre l’Angelico chiude a sorpresa la propria striscia negativa a quota 5 perse.
Se Biella risponde alla grande al momento di grave crisi, congiuntamente dentro e fuori il parquet, lanciando un forte messaggio di presenza e speranza, Milano si conferma il vero mistero della stagione. Tutti hanno ammirato la pallacanestro dei ragazzi di Scariolo nel primo quarto, molto simile a quella della Siena schiacciasassi delle ultime stagioni, con ogni uomo ligio al proprio compito, spietato in macatura e al tiro. L’arcano sta nel fatto che una prestazione così preziosa venga poi sprecata e si sciolga come neve al sole nel resto della partita.
Angelico Biella-EA7 Milano 84-76
Parziali: 17-33; 27-11; 16-9; 24-23.
Progressione: 17-33; 44-44; 60-53; 84-76.
MVP: Matteo Soragna. Tornato in campo in condizioni ancora pietose contro Sassari, il capitano è stato il migliore in campo nelle successive tre partite, compresa quella di stasera. E’ finto lungo e playmaker aggiunto, un giocatore senza pari in Italia. Da mostrare ai bambini del minibasket la finta di corpo con cui manda al bar Fotsis per crearsi lo spazio del tiro -e segnarlo- in uno dei momenti topici della gara.
WVP: Jacopo Giachetti. Ha dimostrato più volte di avere ottimi numeri, così come di potersi letteralmente addormentare in campo. Questa sera è uno dei principali responsabili della rimonta biellese, con 3 palle perse sanguinose sul pressing di Cancellieri.
Sala stampa
Scariolo
http://www.youtube.com/watch?v=kJeFsbPaTUI&feature=youtu.be
Cancellieri
http://www.youtube.com/watch?v=F-89NylyYDg&feature=youtu.be