Le sedici regine d’Europa si daranno battaglia, senza più giocatori precari, Nbaer fasulli che sfasano le forze in campo e soprattutto dopo una prima scrematura di squadre meno nobili. Milano ha raggiunto in modo abbastanza fortunoso le Top 16, grazie all’ormai famosa vendetta in quel di Belgrado, ma da quello che doveva essere il turning point di stagione è cambiato ben poco, anzi, le cose sono peggiorate. Il sorteggio non è stato affatto inclemente con i colori biancorossi (cosa che era successa nel primo turno), ma vista la situazione in cui versa la squadra di Scariolo, pensare di passare il turno contro queste squadre è quantomai peregrino.
Fenerbache Ulker La squadra turca è, senza timore di smentita, la più debole delle pescabili in prima fascia, in quanto ha vinto il gruppo di stagione regolare più livellato verso il basso dell’intero panorama e, inoltre, non sta certo attraversando un momento di forma scintillante. Dopo il 6-4 in coabitazione con l’Olympiacos del primo turno, abbiamo un insufficiente 10-5 nel campionato turco, con annessa sconfitta nell’ultima giornata contro il Tofas Bursa. Ha perso le ultime due in campionato (oltre a tre delle ultime cinque), compreso il derby casalingo contro l’Efes e, l’eseprienza di Savas, Peker e Onan non sembra essere più sufficiente per condurre una squadra che punta su Gist (con tutti i rischi del caso) e che non può prescindere dalla definitiva esplosione di un gran talento come Emir Preldzic. Turkcan non è più quella rodmaniana macchina da rimbalzi e d’intensità che era qualche tempo fa, Marko Tomas ha dimostrato di essere un buonissimo giocatore ma non un top player e, così, abbiamo una squadra che potrà dire la sua, ma lottando con tutte le avversarie e dovendosi sudare ogni eventuale vittoria.
Panathinaikos Atene Saranno indeboliti, magari vecchi in alcuni ruoli, ma con loro bisogna fare i conti fino alla fine. Hanno terminato il primo turno dietro allo strapotere moscovita, ma il record di 7-3 non ha convinto fino in fondo la critica, anche se, per esempio, è migliore di quello del Fenerbache che ha vinto il proprio girone. Per il solo fatto di avere a roster Diamantidis si potrebbe parlare di contender, se poi ci aggiungiamo che il campionato greco non è propriamente difficile, capiamo che anche giocatori come Tsartsaris e Jasikevicius, possano ancora dire la propria in Europa.
La squadra di Obradovic è la solita cattiva, ruvida e quadratissima macchina da guerra che ha i leader designati in Diamantidis e Batiste. I verdi sono secondi in campionato dietro all’Olympiacos, ma con una partita in meno e agevolmente in vantaggio sul Kolossos Rodi che li insegue. L’abitudine a giocare partite di alto livello, mette la squadra in cima alle favorite del girone e, se non ci stupiremmo affatto di un passaggio come prima forza, non è affatto da escludere un percorso netto in queste Top16.
Unics Kazan. E’ notizia di ieri che i russi hanno voluto aggiungere profondità al loro roster con l’acquisto di Bostjan Nachbar. La squadra russa è dotata sicuramente di buone individualità come gli ex “italiani” Domercant e Lyday, assieme a un più che competente tonnellaggio con Savrasenko e Veeremenko, ma ha più di un problema di chimica e gioco, perchè ha alternato nella regular season buone prove (vedi vittoria a Siena) ad altre meno buone. In campionato viaggia nei bassifondi della classifica con un record di 3-3 viziato da due partite in meno, ma sicuramente nella superlega russa è comunque lecito aspettarsi di più. Piazzando un colpo gobbo la squadra di Pashutin potrebbe diventare la seria candidata a seguire i greci nella qualificazione, ma anche per loro, il pronostico è aperto ad ogni scenario.
EA7 Emporio Armani Milano. Se in questo gruppo ci fosse Cantù, potremmo parlare anche di favorita per il passaggio del turno assieme al Pana. Purtroppo invece stiamo parlando di una Milano molle, fragile e inconcludente che anche in campionato sta dilapidando il vantaggio accumulato nelle prime giornate. Con la situazione attuale e le prestazioni fornite a cavallo dei due anni, possiamo affermare con certezza che solo la congiunzione astrale più improbabile permetterebbe ai biancorossi di passare il turno, perchè questa volta non ci si potrà affidare alla vittoria dello Spirou si turno contro il diretto avversario. Qui bisogna guadagnarsi tutto con il sudore, la concentrazione e la forza mentale, tutte caratteristiche che, al momento, mancano a Milano.
L’esordio con il Panathinaikos dopo la vergognosa sconfitta a Biella può avere doppio significato: il provare a giocare a mente sgombra con la speranza di colpaccio, oppure l’acuirsi di una pesante striscia negativa con una sconfitta che potrebbe rivelarsi anche pesante nel risultato. Ormai non c’è più bisogno di vivere nel ricordo di Belgrado, ma è necessario gettare il cuore oltre l’ostacolo. Non è detto che basti, ma una dimostrazione di forza e voglia è assolutamente obbligatoria.
Pronostico: solo un armageddon potrebbe togliere al Pana il primo posto nel girone, mentre per l’altro disponibile è piena bagarre e diciamo Fenerbache solo ed esclusivamente per l’alto tasso di esperienza dei suoi giocatori. Terzo posto per Kazan e fanalino di coda per Milano.
Simone Mazzola