A circa 2 mesi dalla Selection Sunday facciamo una rapida analisi delle principali Conference per capire cosa sta accadendo nella NCAA.
BIG TEN
Attualmente in testa alla Conference che ha 5 delle 25 squadre del ranking e 8 delle prime 50 squadre della classifica RPI, a 4-1 troviamo appaiate #22 Illinois (15-3) e #9 Michigan State (14-3). I Fighting Illini hanno sfruttato un calendario inizialmente favorevole ma hanno anche battuto Ohio State soprattutto grazie a Brandon Paul (43 punti con 11 su 15 dal campo, 8 su 10 da 3pti e 13 su 15 ai liberi con 8 rimbalzi e 4 stoppate), partita che potrà tornare utile per influenzare il Committee. Gli Spartans, dopo le prime 2 sconfitte con UNC e Duke, avevano inanellato 14 vittorie consecutive interrotte a Northwestern dove, tra i Wildcats, John Shurna e Drew Crawford ne segnano rispettivamente 22 e 20. La differenza, però, è fatta dal senior Davide Curletti (nato in Michigan da Davide e Maura) che chiude la seconda partita da titolare in carriera con 17 punti, 6 rimbalzi e 4 assist.
A 4-2 troviamo #6 Ohio State (16-3), una squadra che non mancherà il Torneo, e #20 Michigan (13-4) che invece potrebbe avere qualche problema in più perché il calendario facile (3 partite con squadre oltre la 300^ posizione RPI) non sarà di aiuto ai Wolverines.
BIG EAST
Avendo 6 squadre tra le prime 20 della classifica RPI non può non essere considerata, almeno dagli amanti delle statistiche, la Conference migliore. Dominata da #1Syracuse (20-0, 7-0), sorprendentemente al secondo posto troviamo Cincinnati (14-4, 4-1) che può vantarsi di aver sbancato Pittsburgh, ma soprattutto Georgetown nonostante le sconfitte di 2 punti con St.John’s e Presbyterian College potrebbero instillare qualche dubbio. All’inseguimento c’è un folto plotone che vede con record 4-2 e 3-3 ben 8 squadre tra le quali i West Virginia Mountaneers (13-5, 4-2) guidati da coach Bob Higgins che con un calendario favorevole arriveranno tranquillamente oltre 20 vittorie ma hanno perso le 3 partite più impegnative del loro calendario (Baylor, Seton Hall e Connecticut) che però gli riserva ancora Syracuse e Marquette.
BIG XII
Conference sostanzialmente spezzata in due da #7 Kansas (15-3, 5-0), #5 Missouri (17-1, 4-1) e #3 Baylor (16-1, 4-1) che hanno già in mano il biglietto per il Torneo NCAA e distanziato le altre squadre. Tra queste l’unica che al momento pare abbia possibilità di postseason è #25 Kansas State (12-4, 1-3), l’unica altra BigXII nel ranking, che ha perso con Kansas e Baylor ma battuto Missouri e si giocherà le sue possibilità quando nella settimana 13-21 Febbraio le reincontrerà in sequenza.
ACC
Dopo una settimana di partite di Conference è fatica fare dei ragionamenti per cui partendo dal presupposto che #4 Duke (15-2, 3-0) e #8 North Carolina (15-3, 2-1) sono cosiddette “locks” (squadre certe della partecipazione al Torneo NCAA) le altre devono o vincere il Torneo di Conference oppure dimostrare sul campo di meritarsi l’invito con vittorie di prestigio. Al momento Virginia (14-2, 1-1) si presenta con buone credenziali grazie alle due vittorie in partite nonconference con squadre RPI-top50 come Michigan e Oregon ed in Mike Scott (16,9 ppg, 9,8 rpg e 58,8% dal campo) un candidato per il titolo di ACC-MVP nonostante i Cavaliers giochino su ritmi molto controllati. La squadra con i maggiori rimpianti sarà in ogni caso Virginia Tech (11-6, 0-3) che ha perso le 3 partite di Conference di 3, 4 e 2 punti ed a questo punto dovrà collezionare scalpi eccellenti per meritare l’attenzione del Committee.
SEC
Anche qui le partite di Conference sono iniziate da poco più di una settimana e, al momento, a 3-0 troviamo #2 Kentucky (17-1) e Vanderbilt (13-4) con le altre sei squadre nelle RPI-top100 a seguire. I Commodores hanno una buona posizione RPI (31) ma il difficile deve ancora arrivare perché, a parte Marquette, le altre vittime di prestigio sono state Oregon, Bucknell, NC State e Davidson e le prossime due partite con Alabama e Mississippi State daranno chiare indicazioni. Tra le inseguitrici la più interessante è Alabama (13-4, 2-1) che ha perso solo con squadre RPI-top50, ma #17 Florida (14-4, 2-1) potrebbe maledire le sconfitte con Rutgers e Tennessee mentre #18 Mississippi State (15-3, 2-1) è entrata nel ranking alla 3^ settimana e non ne è più uscita.
MOUNTAIN WEST
Conference dove le squadre hanno giocato solo la prima partita nel corso della quale #16 San Diego State ha battuto #14 UNLV con un canestro allo scadere. Sorpresa dell’anno è sicuramente Colorado State (11-3, 1-0), squadra a trazione posteriore che al momento è 21^ nella classifica RPI e ha perso solo con squadre tra le prime 100 e capirà le sue reali possibilità il 28 Gennaio e 1 Febbraio nelle partite con SDSU e UNLV.
ATLANTIC 10
Nobile decaduta la A10 non ha nessuna squadra nel ranking ma può vantare 10 squadre su 14 tra le prime 100 RPI. Con questa premessa nessuna squadra può pensare di essere “locks” e quindi ci sarà un’aspra lotta per conquistare la migliore posizione in previsione del Torneo di Conference.
Temple (11-5, 1-2) si può vantare di aver battuto Duke, ma ha perso con Bowling Green. Dayton (13-5, 3-1) è 6-3 con le squadre top100 ma ha perso con Miami-Ohio e Buffalo, mentre Xavier (12-5, 3-1) ha battuto Vanderbilt e Purdue ma è stata sconfitta da Hawaii.
Con tante squadre medie quest’anno il rischio di avere alla Big Dance solo la vincitrice del Torneo di Conference è reale.
MISSOURI VALLEY
In una delle Conference meno prevedibili della nazione guidano a 6-1 #19 Creighton (16-2) e Wichita State (14-3), mentre le altre si stanno ostacolando a vicenda con delle sconfitte incrociate che penalizzano i record di tutte. Indubbiamente miglior giocatore della MV, e da tenere d’occhio in previsione futura, è Doug McDermott, ala bianca di 6’7” di Creighton che quest’anno viaggia a 24.3 ppg, 8,5 rpg, 62,1% dal campo e 53,3% da 3pti ed è andato in doppia-cifra nei punti in ogni partita della stagione.
PAC 12
Conference che ha appena perfezionato l’ampliamento facendo entrare Colorado e Utah, con questa mossa non si è risollevata dalla mediocrità in cui è sprofondata da alcuni anni e come per la A10 il rischio di avere una sola squadra al Torneo NCAA è tangibile. La PAC 12 detiene il record di panchine in bilico partendo da quella di Ben Howland a UCLA (9-7, 3-2), passando per quella di Ken Bone a Washington State (8-8, 1-4), di Larry Krystowiak a Utah (3-13, 1-4) nonostante sia al primo anno, di Kevin O’Neill a USC (5-13, 0-5) e per finire con quella di Herb Sendek a Arizona State (6-11, 2-3). Miglior squadra della Conference è California (15-4, 5-1) che è stata presente nel ranking per 4 settimane prima di essere buttata fuori a seguito di due sconfitte con Missouri e San Diego State in due settimane consecutive.
Zamax