ROMA – E sono cinque. Già, con questa sconfitta Roma raggiunge quota 5 sconfitte in 9 gare casalinghe, roba da far star male qualunque tifoso che abbia a cuore le sorti della squadra capitolina ed anche se per l’ennesima volta non sfigura al cospetto della più arrembante e presente Canadian Solar, lotta tanto ma alla fine non riesce proprio a portare a casa tra le mura amiche una gara che si metta sul filo dell’equilibrio. Amnesie in attacco, braccino corto dalla lunetta, paurosi sbandamenti difensivi, qualche elemento che fisicamente va in riserva d’energie per il troppo sforzo operato sino a quel momento: ogni volta c’è sempre un buon motivo per non vincere una partita che si trascina punto a punto, nella quale la lotta su ogni possesso sa quasi di belluino e perloppiù sul parquet di casa e dinanzi ad un bel pubblico.
Ma ritorneremo dopo sui padroni di casa, adesso celebriamo la Canadian Solar di Alessandro Finelli ma soprattutto, e lo scriviamo con profonda soddisfazione, la Virtus Bologna di Petteri Koponen e di Angelo Gigli. In assenza o quasi di un Viktor Sanikidze in versione “Chi l’ha visto?” (che nonostante tutto è riuscito a raccattare dai ferri e dalle plance ben 13 rimbalzi), i due giocatori sopra citati si sono eretti a dominatori totali della sfida, senza però dimenticare l’ottimo apporto dell’ex-oggetto misterioso in casacca nera, e cioè Chris Douglas-Roberts con il suo carrier-high in Lega A proprio stasera (18 punti, 12 di valutazione), e l’infaticabile motorino salernitano, al secolo Beppe Poeta.
Due giocatori dominanti, decisivi, assolutamente di caratura internazionale calati in un contesto reso veramente affidabile dal laborioso estro di Alessandro Finelli il quale, superata la critica fase iniziale del Torneo e superato anche lo scoglio del caso-Homan, è riuscito a cucire sui loro talenti un meccanismo molto ben oliato, in grado di reggere la battaglia anche in assenza del contributo usuale di quel Sanikidze sino ad oggi primadonna assoluta in campo e fuori, rientrato questa sera nei panni del comprimario semi-sconosciuto dell’anno scorso, impacciato e casinista.
Una bella orchestra questa Canadian Solar: mai doma, concentrata, sempre presente a se stessa grazie alla fisicità in movimento di Gigli nel pitturato a fungere da centro titolare e con Koponen lì, a pungere mortalmente da fuori oppure in penetrazione, leggendo perfettamente le scriteriate scelte difensive avversarie, coadiuvato questa sera da un efficace Poeta in regia, un Poeta da 5 assist e da 10 punti ma forse non brillantissimo come in altre circostanze e da un redivivo Luca Vitali (9 punti, 50% da 3), giustiziere della sua ex squadra con le sue bombe in momenti importanti del match.
E così, mentre Gigli ha reso l’area delle V Nere quasi un crocevia impercorribile per gli avversari per lunghe fasi della gara ed al tempo stesso un sicuro approdo in attacco attraverso il quale monetizzare lo sforzo collettivo (38 i punti per le V Nere in area, appena 16 per l’ACEA), Koponen ha guidato con cipiglio da condottiero d’altri tempi i suoi compagni alla vittoria impostando, smistando la sfera e concludendo a canestro in prima persona ed in tutti i modi (in penetrazione, da fuori, dalla distanza, in lay-up), in quei minuti in cui di solito la palla scotta ed assumersi il rischio della conclusione non è proprio da tutti. Una bella accoppiata questa al quale però si unisce uno spirito positivo di un roster forse non profondissimo come in passato ma nel quale si percepisce un animus pugnandi visibile ad occhi nudo. Certo, non è una Virtus Bologna in linea con le precedenti, grandi squadre che l’han preceduta ma la sensazione è che comunque questa volta ci si trovi dinanzi ad un qualcosa che si sta finalmente concretizzando, dopo le amarezze e le delusioni subite dal ritorno nella massima divisione nazionale. Basta anche guardare Alessandro Finelli a fine match per leggere sul suo viso una soddisfazione profonda per il bel lavoro che sta compiendo ma senza esaltarsi più di tanto: per lui, bolognese DOC, che conosce cosa significhi sedersi su quella panchina, perdere il senso del reale montandosi la testa equivarrebbe a suicidarsi, sarebbe un peccato mortale farlo ora che la sua creatura da segnali concreti di maturità e crediamo che ancora possa crescere.
L’ACEA invece infila gli spogliatoi a capo chino, come spesso, troppo spesso le capita quando gioca in casa. Inutile ripetere sempre le solite cose, questo roster non è da cinque sconfitte su nove gare in casa ma purtroppo, puntualmente, le sconfitte arrivano e sempre per la solita, duplice disfunzione: mal di difesa quando conta piegare le gambe e raccogliere quel rimbalzo in più e mal d’attacco quando bisogna diversificare il volume di fuoco da opporre a difese avversarie sempre troppo brave a serrare le proprie maglie nei possessi che contano.
Eppure la gara sino al 36° era in perfetta fase d’equilibrio. Sino a quel momento anzi l’ACEA aveva anche di che recriminare per qualche palla sputata dal ferro o di qualche ballonzolìo di troppo della stessa che non ne voleva sapere d’entrare. Tutto sommato però un gioco offensivo troppo povero di gioco nel cuore dell’area avversaria, molto perimetrale con il solo Gordic a provare a penetrare con vigore, con uno spento Dedovic apparso lento ed inconcludente. Fattosi male Tonolli prima della gara e con un abulico, indisponente Crosariol (che darà poi forfait lamentando non si sa bene cosa durante la gara, fattore che gl’impedirà di rientrare in gara nel secondo tempo), a non battagliare come lo si sarebbe pensato alla viglia, Lardo doveva giocoforza schierare il rientrante Datome a numero 4 con un evidente difficoltà a concretizzare palloni giocabili il più vicino possibile al cotone avversario. Lentamente questo handicap ha fiaccato Roma che dopo la beneficiata da 3 del primo tempo (strabiliante il 70% all’intervallo lungo), ha logicamente abbassato le percentuali attestandosi su di un onorevolissimo 45% finale ma chiudendo con un 38% da due contro il 49% delle V Nere (ed un roboante 50% dalla lunga).
Ma aldilà di tutto resta questa cronica mancanza di lucidità nei possessi finali. Purtroppo Anthony Maestranzi non c’è o se c’è non se ne accorge nessuno
ed il pivot, che dovrebbe fungere da asse portante del gioco di ogni squadra di basket non può essere questo Crosariol che riesce a mettere tutti d’accordo al Pala Tiziano sul fatto che dovrebbe far le valigie ed andar via. Dispiace essere così duri con il centro milanese ma non si riesce proprio ad averlo in campo con prestazioni continue: o bene o malissimo, e la gente della Virtus Giallorossoblu si è stancata, come dargli torto al quarto anno di queste altalene ? In difesa poi si balla quando si dovrebbe mettere la mordacchia agli avversari, ed invece si assiste, ad esempio, ad un Tucker che perde letteralmente di vista il suo avversario, il buonissimo Douglas-Roberts, o che si ferma non chiudendo la linea di passaggio o non facendo quel tagliafuori decisivo per un possesso in più vitale.
Per cui se capita che il tiro da 3 va che una meraviglia, Roma va in vantaggio e tutto va bene, ma quando poi il tiro da fuori non va più, il sipario cala mestamente ed a nulla vale lo sbattersi dei vari Mordente e Kakiouzis, gli ultimi arrivati che logicamente rifiatano adesso dopo gli exploit iniziali. C’è molto da riflettere ma bisogna darsi da fare se si vogliono raggiungere i Playoffs come dichiarato. Di tempo ancora c’è ne ma bisogna fare in fretta, mercoledì 25 gennaio si va a Biella nell’anticipo del secondo turno previsto per le 20:30, un’altra sconfitta potrebbe pesare come un macigno oramai.
Roma può finalmente schierare il recuperato Datome al posto di Tonolli infortunato, Bologna non lamenta problematiche fisiche per nessun componente del roster. Tucker parte con il turbo, 5-4 al 2° e son tutti punti suoi, seguito a ruota dal grande ex, Angelo Gigli che ne mette 4, ma Roma di trova già con 3 falli sul groppone. Le V Nere vanno a +4 al 4°, grazie alla prima tripla della gara di Koponen, 7-11 ma il gioco non è particolarmente fluido in attacco: Sanikidze stenta, sfonda in entrata su Maestranzi anche perchè Datome lo tiene molto bene. Anzi, è proprio il sardo che timbra la gara con 5 punti di fila, 12-13 al 5°. Douglas-Roberts s’iscrive a referto ma Roma è letale dalla lunga, 15-15 al 7° per poi vedere la seconda tripla di Datome da almeno 8 metri. Sanikidze sfonda ancora, Finelli lo sostituisce con Werner mentre Gordic rileva Maestranzi ed anche Kakiouzis fa prender fiato ad un positivissimo Datome. Si va sull’equilibrio, difese non molto ferree ma la precisione al tiro c’è da entrambi i lati, Tucker ne mette un’altra dalla lunga al 9°, 25-22 e si chiude sul 27-25 con una tripla dell’altro ex, Luca Vitali.
Secondo periodo, Gailius entra al posto di un positivo Douglas-Roberts da 6 punti nel primo periodo e Finelli da anche fiducia al giovane Werner. Lardo comincia con la zona che produce qualche frutto, Bologna si blocca e Gordic ne approfitta per dare ai suoi il massimo vantaggio, indovinate da dove ? Da tre, 34-28 al 13°. Ma è sempre Vitali dalla lunga che tiene a galla le V Nere mentre Crosariol fa ammattire il proprio pubblico con la solita apatia che lo contraddistingue da troppo tempo. Si segna meno adesso, ci pensa ancora Gordic e sempre dalla lunga a rimettere le squadre a distanza di 6 punti, 37-31 con Finelli che spazientito chiama tempo. Rientra il georgiano volante per lui, resta Vitali che sta facendo bene ma Douglas-Roberts fa passi subito regalando possesso all’ACEA la quale, dal suo canto, ha perso quella precisione e quella voglia di far girare la sfera procurandosi tiri aperti. Però Bologna si scuote, Gigli ancora rimette le squadre a ridosso sfruttando anche il fatto che l’ACEA si è rimessa ad uomo, 39-37 al 18° con Lardo che stoppa tutto cercando di ritrovare il bandolo della matassa. Non serve però perchè Poeta la mette dalla lunga, 39-41 per Bologna quando subito dopo si sveglia Dedovic, dormiente o quasi sino ad ora. Lang inchioda Slokar da sotto, si chiude con qualche errore di troppo sul 41-40 per i padroni di casa una prima frazione caratterizzata dalle ottime percentuali di tiro da fuori per entrambe le squadre.
Terzo periodo, riuscirà Roma a mantenere lo straordinario 70% da 3 anche nel secondo tempo contro l’altrettanto positivo 67% della Canadian Solar dalla stessa distanza? Finelli ripropone lo startin’ five come Lardo e la notizia è che Koponen sbaglia dai 6,75 al primo possesso, imitato da Douglas-Roberts poco dopo, sta cambiando il vento? Anche Datome sbaglia, sì, la partita sta girando pagina ed infatti Sanikidze s’iscrive a referto, finalmente! Datome re-impatta, sempre da 3 però, 46-46 al 23° e si ricomincia con lo show delle triple: prima Poeta, poi Tucker, parità sul 51-51 al 25°. Finelli chiama tempo, la gara si fa sempre più fisica guadagnandone in spettacolarità. Douglas-Roberts, incontenibile, sigla un mini parziale da 0-4 eppoi Gigli affonda la bimane: Bologna vola sul +6, 51-57 costringendo Lardo a stoppare tutto. Roma si scuote, Gordic suona la carica e mostra come fare: attaccando l’area e, se proprio non si passa, arresto e tiro. Finelli non è tranquillo ed ha ragione, in un men che non si dica l’ACEA si rifà sotto con Slokar nei panni del giustiziere (16 punti per lui alla fine), al 29° 57-59 sempre gli ospiti ma ci pensa sempre Douglas-Roberts. Ma lo sloveno è una roccia, stringe i denti ed impatta sul 61-61.
Quarto periodo, Mordente da 3 pure lui e Tucker sfiora il gioco da 3 punti, Roma accellera sul +4 al 31° sul 65-61. Le difese mordono sempre più ma Bologna sembra a corto di lucidità, due possessi persi di fila danno ossigeno a Roma che però spreca e Gailius punisce, sempre dalla lunga e subito dopo è imitato da Vitali, 65-67 per la Canadian Solar. Gara ribaltata, l’inerzia adesso è per le maglie nere ma i bolognesi sembrano non volerne approfittare, Vitali abusa dalla lunga ma anche Roma non sfrutta la situazione. Si sbaglia a go-go per almeno 4, lunghissimi minuti sino a quando Maestranzi non subisce, sempre da 3, un fallo al tiro: 3/3 e Roma di nuovo su, 68-67 al 36°. Ma Koponen non è affatto d’accordo ed inizia lo show: prima rimette davanti i suoi eppoi, al cospetto delle belle statuine romane, penetra al ferro dando il +3 ai suoi al 37°, 68-71. Lardo chiama tempo ma è sempre il finnico che infierisce sulla difesa dell’ACEA, intontita e distratta, 68-73. La luce per i capitolini si spegne anche in attacco, come spesso capita nei momenti caldi delle sfide ed è sempre Petteri Koponen che mette i chiodi nella bara dalla lunga, 69-77 al 39°. Finisce con la quinta sconfitta interna per Roma con Gordic che rende lo scarto meno amaro con l’ultima tripla di questo autentico tiro al bersaglio durato tutta una sfida, 78-82.
Sala Stampa
Finelli
“Devo dire bella Virtus, una bella Canadian Solar e bravi ad i miei giocatori perchè abbiamo giocato in modo continuo e solido. In difesa siamo andati molto bene in tutto l’arco della gara, con grande dedizione e convinzione mentale. Mi è piaciuta la capacità della squadra di giocare 5 vs 5 a difesa schierata costruendo ottimi tiri con freddezza, idem per il 50% al tiro da 3 con ottima mentalità nel prenderli e nel metterli dentro e la capacità di sprigionare l’atletismo che abbiamo sempre avuto. Quindi un insieme di cose che ci han dato una vittoria meritata. Voglio poi rimarcare la più bella gara di Douglas-Roberts da quando è con noi, che sino ad oggi ha forse segnato poco ma che ha sempre dato un gran contributo. Sta crescendo molto, bene in attacco e bene in difesa su Tucker e bene, benissimo per Koponen che personalmente non mi stupisce più per ciò che fa in campo. Una bella serata anche per i due ex, non era facile vincere contro questa ACEA.
Il basket è bello dappertutto, mi son trovato bene a Montegranaro ma per me è una bellisima esperienza da bolognese allenare la Virtus ed è una gioia quotidiana, totalizzante. Certo, ci son stati momenti difficili come l’allontanamento di Homan ma questo ci ha dato una grande compatteza, contava agire e devo dire grazie al club che mi ha supportato bene in quella decisione, non bella ma che dovevo prendere.
Sanikidze non è stato premiato stasera ma mi è piaicuto perchè si è sacrificato con concretezza su Datome, Angelo invece ci sta dando grandi soddisfazioni ed il lavoro lo sta premiando, è un ragazzo di una serietà e di una professionalità esemplare ed oggi è un nostro fulcro e ci sta dando una grande presenza, permettetemi di dire che questa è una bellissima notizia anche per la Nazionale assieme a Bargnani.
Cosa dobbiamo fare da domani ? Possiamo crescere ma l’importante è mantenere lo spirito umile e concentrato che ci potrà spingere in alto.”
Gigli
“Non m’aspettavo questa accoglienza infelice, non la capisco e non la condivido, ma non voglio fare polemiche, voglio solo ringraziare chi mi ha dato la chance di giocare con la squadra della mia città per 3 anni. L’anno scorso ho dovuto rinunciare alla Nazionale e la cosa mi è dispiaciuto parecchio ma adesso sto bene, sono contento, adesso le cose riescono e son tornato un giocatore di pallacanestro. L’anno scorso i troppi infortunii mi hanno massacrato, non ho quasi mai giocato e quindi le cose sono andate male. So migliorando ma devo ammettere che tutto è più facile anche grazie ad i grandi passatori che ho in squadra che mi danno la possibilità d’alzare le mie ottime percentuali”
Datome
“Una partita punto a punto, nonostante i tanti errori nostri. Peccato, non abbiamo letto granchè in attacco e ci siamo accontentati troppo del tiro in transizione, un canestro sbagliato, un taglio all’ultimo secondo per una sciocchezza. Penso però che esagerare con le transizioni sia stato sbagliato, loro si son trovati a loro agio in quel tipo di gioco. Purtroppo non segnano molto dall’area, Crosa ha avuto un problema fisico e non è più rientrato ed il problema s’è acuito ancora di più del solito.”
Lardo
“Credo che abbiamo disputato una buona partita contro una squadra che non per niente è in quella posizione in classifica. Ai miei giocatori oggi non posso rimproverare nulla, hanno dato il massimo. Ci manca sempre qualcosa, l’assenza di un giocatore interno pesa, abbiamo dovuto giocare con Datome da numero quattro per trenta minuti a causa di un infortunio a Crosariol. Abbiamo giocato contro una squadra che in questo momento è più forte di noi, siamo arrivati vicini nel punteggio nel finale come in tante altre partite e poi non l’abbiamo portata a casa.”
http://www.virtusroma.it/video/
ACEA Virtus Roma – Canadian Solar Bologna 78-82
Parziali: 27-25; 14-15; 20-21; 17-21
Progressione: 27-25; 41-40; 61-61; 78-82
MVP: Petteri Koponen griffa una partita di ottima fattura complessivamente da vero leader nei 5 minuti finali. Sono infatti solo suoi i punti che consegnano alla Canadian Solar la gara. Chiude con un ottimo 32 di valutazione con 24 p.ti, 4/5 da 3, 4 rimbalzi una recuperata ed un assist. Applausi anche per Douglas-Roberts, eterna spina nel fianco della difesa capitolina con 18 punti ma soprattutto per Angelo Gigli che si vendica così, giustamente, dei pessimi cori contro di lui durante tutta la gara da parte dei soliti imbecilli: 24 di valutazione frutto di 8 rimbalzi, 14 punti e tanta presenza in area.
WVP: Nihad Dedovic, non pervenuto per tutto l’incontro. Mette insieme un mortificante -3 in 23 minuti di gara, da comprendere solo per la sua giovane età, forse.
Fabrizio Noto/FRED