Fa bene l’anticipo di pranzo alla Tezenis Verona, che dopo la vittoria su Brindisi replica nel migliore dei modi contro la Trenkwalder Reggio Emilia travolgendola per 90-62. I gialloblù disputano una partita semplicemente perfetta, asfissiando la capolista in difesa e mostrando un attacco spumeggiante con equilibrio perfetto tra iniziative individuali e gioco di squadra. Porta è in un momento di forma incredibile e trova il canestro come e quando vuole, dettando i ritmi alla perfezione. Completano il suo lavoro i lunghi, che chiudono l’area sporcando ogni penetrazione avversaria con DiGiuliomaria che si prende anche qualche licenza in più in attacco, esagerando con il tiro da fuori ma smazzando 5 assist. Renzi purtroppo conferma le difficoltà recenti, mostrando buona volontà ma faticando a trovare un posto nello scacchere scaligero. Gli ospiti pagano le assenze di Valenti e quella dell’ultima ora di Slanina e la giornata storta di entrambi gli americani, che giocano da soli con alterne fortune cercando forse eccessivamente l’entrata in area. I problemi di falli di Chiacig fanno il resto, trasformando Reggio nella vittima sacrificale.
Pubblico in linea con le medie stagionali, con l’anticipo che non sortisce effetti negativi. Solito quintetto per Verona, il coach ospite prova qualche esperimento Robinson-Taylor-Frassineti-Filloy-Chiacig.
Reggio parte con poca testa sulla partita su entrambi i lati del campo, con il solo Filloy a tentare di svegliare la squadra costretta comunque dalla difesa gialloblù a tiri a bassa percentuale. Dopo tre minuti siamo 11-2 grazie ad un attacco molto ben distribuito ed il solo canestro ospite è un rimbalzo d’attacco di Chiacig. Robinson è il primo ad entrare in partita attaccando forte il canestro, dato che West fa buona guardia su Taylor, un suo layup vale il 14-10 ma Porta rintuzza subito segnando da fuori e trovando il terzo fallo di Chiacig con un po’ di teatro. La Tezenis non affonda il colpo, Reggio rimane aggrappata grazie ad una tripla di Filloy ed il primo quarto finisce 26-19.
Porta si siede a rifiatare e Martelossi dà il via libera a West, al solito con alterne fortune. Di Giuliomaria e Waleskowski però chiudono l’area, Mario con la solita schiacciata in contropiede firma il 33-21 che si allunga fino a 37-21 dopo fallo antisportivo subito dallo stesso SuperMario. Robinson litiga un po’ con gli arbitri molto precisi nel segnalare le sue infrazioni di passi, Menetti prova la zona e sembra la scelta vincente dato che la Tezenis non trova più il canestro. Per recuperare però bisogna anche segnare qualche volta, Reggio non lo fa mai e quando Vukcevic trova il tiro da fuori è notte fonda. Ad infierire poi arriva Porta, il primo tempo finisce 49-30.
Prima reazione ospite ad inizio secondo tempo, con Chiacig che rientra e condiziona pesantemente l’attacco scaligero. La difesa reggiana è brava a concedere solo tiri a bassa percentuale come i tentativi da fuori di DiGiuliomaria e di Banti, riportandosi fino al 53-40 dopo un canestro del centro friulano dalla sua mattonella. A spegnere la paura salgono in cattedra Porta e Vukcevic, Verona regge l’urto bene sulla propria metàcampo per qualche azioni ed è presto di nuovo 63-42, che poi diventa 65-46 a fine terzo periodo.
L’ultimo quarto lascia poco da raccontare se non le padelle di Taylor e Robinson (6/20 per l’uno, 5/12 per l’altro), Di Giuliomaria gioca a fare il Sabonis mentre Vukcevic continua la sua ottima giornata al tiro (20 punti con 8/10 per lui), Verona vola a +30 fino al 90-62 finale.
TEZENIS VERONA – TRENKWALDER REGGIO EMILIA 90-62 (26-19, 20-11,16-16,25-16)
Tabellino: http://www.legaduebasket.it/game/?id=3426
Martelossi: “Abbiamo passato una settimana difficile, con un po’ di tensione, sono contento quindi di questa vittoria. Stiamo esprimendo una pallacanestro buona, però siamo stati penalzzati in passato da troppe difficoltà e troppi errori di gestione: nelle ultime partite saremmo stati sotto 10-12 minuti complessivi, raccogliendo però pochi punti. L’obiettivo di oggi era raccogliere questa rabbia e metterla in questa partita, così abbiamo fatto e la sfida è andata via liscia. Temevo molto Reggio Emilia per il ritmo che sa imporre alla gara, quindi per una volta ho detto ai miei di controllare un pochino, con qualche eccezione come i recuperi.
Io credo che questo sia un campionato infernale dove chi ha fame emerge e chi ha la pancia piena fatica a raccogliere energie positive: oggi i due attori siamo stati noi e Reggio, che ha sì un obiettivo importante ma non è mai facile capirlo per i giocatori. Per questo ora siamo noi a dover capire che domenica prossima è un’altra storia, un’altra squadra, un’altra partita per la sopravvivenza. Questa settimana non ho faticato a spiegar loro che giocavamo contro la prima, ora dovrò riuscire a convincerli che Imola pur avendo vinte due delle ultime sei ha comunque giocatori che hanno fatto la storia di questo campionato.
Avevamo già iniziato a controllare molto i rimbalzi a Jesi, ora l’abbiamo fatto pure contro una tra le migliori del campionato. Non abbiamo questo nel DNA, però se stiamo attenti e concentrati possiamo riuscirci, stavolta ce l’abbiamo fatta altre volte no e ci è costato molto.
Renzi ci ha provato, è un periodo un po’ così ma per quanto ho visto io si è sforzato ed impegnato al massimo. La volta scorsa è stato bloccato un po’ dai falli, stavolta dalla bravura di Christian ma quando si gioca in casa di solito sono soddisfatto del rendimento di tutti.
Adesso ci aspetta un ciclo molto impegnativo, soprattutto in trasferta, dovremo mostrare passi avanti anche a partire da questa partita.”
Menetti: “Credo che l’analisi della partita sia molto facile, avevo già detto che avevamo avuto una settimana molto difficile dal punto di vista degli infortuni e della continuità e questo si è riflettuto. Il mio collega ha parlato di pancia piena, spero sia così ma io vedo difficoltà dal punto di vista fisico dei giocatori. Non meritavamo forse una lezione così dura ma Verona ha giocato una grandissima partita, non siamo mai riusciti a limitare il loro attacco e abbiamo tirato col 14% da 3 dove siamo la miglior squadra del campionato.
Tutto quello che abbiamo costruito in questi cinque mesi è anche per arrivare a questi momenti qui, alle difficoltà, è la prima batosta che subiamo dall’infortunio di Rudy. Questo è il momento di essere forti, di reagire alle difficoltà, ora cercheremo di farlo e di recuperare tutti il prima possibile.
Siamo partiti male nel primo quarto però eravamo rimasti a galla abbastanza bene, il problema è stato il secondo quarto dove abbiamo perso la trebisonda e quando le squadre di grande talento come Verona trovano un certo vantaggio poi quando cerchi di recuperare sanno trovare canestri che ti segano le gambe. Eravamo tornati a -13, per un attimo ci avevo sperato dato che avevamo trovato buoni ritmi e buon controllo ai rimbalzi poi ha trovato un paio di canestri Verona che ci han segato le gambe.”
Il migliore: Antonio Porta è in una fase di forma veramente smagliante, e dimostra una volta in più di essere giocatore di categoria superiore mostrandosi inarrestabile dalla difesa di Reggio e guidando al meglio la squadra. Quando esce i compagni non vanno in difficoltà permettendogli di rifiatare, pertanto mantiene altissima l’intensità per tutti i 30 minuti che trascorre in campo. Le statistiche dicono 17 punti 6 rimbalzi e 4 assist, ma stavolta sono veramente il dettaglio meno importante.
Il peggiore: difficile trovare il peggiore in un simile naufragio di squadra. Sia Taylor che Robinson, più il primo che il secondo, incappano in una giornata storta ma hanno almeno il merito di provarci, Filloy sbaglia praticamente tutti i tiri ma è l’unico a salvarsi mentre la partita ha ancora senso, mentre Ruini e Frassineti non combinano nulla di utile in 30 minuti in campo.