Treviso – Sembrava la solita sfida tra Davide e Golia, la Montepaschi campione d’Italia affronta nel posticipo serale la Reyer Venezia che ad inizio anno doveva disputare la Legadue. Siena reduce dall’impresa maiuscola compiuta sul campo del Real sembrava destinata ad ottenere una agevole vittoria, che le avrebbe fatto consolidare una volta di più il primato in classifica. Invece il campo ha dato tutt’altro verdetto, con l’Umana che riesce ad ottenere una vittoria che manda in estasi il proprio pubblico.
La Reyer poteva fare solo una cosa per aver ragione della compagine senese: mettere in campo tutto il proprio cuore. Proprio il cuore è ciò che ha fatto la differenza in favore di Venezia, quello che hanno realizzato Young e Meini gettandosi in ogni parte del campo per recuperare i palloni vaganti, Bryan e Fantoni lottando sino allo stremo per rubare il rimbalzo agli avversari è qualcosa che mette di buon umore chiunque ami il basket. Infatti, ciò che è andato in scena a Treviso è stato puro spettacolo, con la Reyer che ha fatto di tutto per mettere in difficoltà la corazzata Siena, che nonostante la stanchezza per le tante partite ravvicinate e l’assenza di Lavrinovic ha giocato una grande partita. La squadra di coach Mazzon conferma il trend delle ultime gare partendo subito fortissimo, eroi della prima frazione sono Fantoni (11 punti 4/8 da due e 1/1 da tre) e Bryan (10 di valutazione) che riescono a mettere in crisi i pari ruolo avversari.
Le giocate dei lunghi veneziani coadiuvati da Bowers (7 punti e 13 di valutazione) e Szewczyk portano gli orogranta a chiudere la prima metà di gara sopra di 12 punti. Al rientro dalla pausa lunga Mazzon decide di tenere a riposo Szewczyk e l’equilibrio della Reyer ne risente molto, consentendo ad Andersen (18 punti e 26 di valutazione) e compagni di rientrare in partita. Il rientro sul campo di gioco dell’atleta polacco non porta i risultati sperati e Venezia continua a faticare nel trovare la chiave per scardinare la difesa senese. Nemmeno la fortuna aiuta la Reyer, infatti i tiri dalla lunga di Clark e Young danzano vorticosamente sul ferro, ma non decidono mai di entrare nell’anello. Di questa situazione ne approfitta Moss che con due bombe consecutive regalando il vantaggio ai suoi. Nonostante ciò, l’orgoglio di Meini permette ai laguanari di chiudere anche il terzo quarto in vantaggio sul 50-49.
L’ultima frazione vede le due squadre fronteggiarsi ad armi pari, anche se il pallino del gioco è nelle mani Venezia grazie alla prestazione solidissima di Szewczyk (17 punti e 22 di valutazione). La Reyer a 40 secondi dalla fine, sul punteggio di 62-59, si ritrova fra le mani la possibilità di chiudere la partita. Young decide di prendersi la responsabilità di quest’ultimo possesso, ma forza una penetrazione che regala il pallone agli avversari. Siena si ritrova così con 24 secondi sul cronometro e la palla in mano. Il tiro del possibile pareggio lo prende Aradori che sbaglia dalla lunga distanza, ma subisce fallo da parte di Alvin Young. Il giocatore italiano segna solo uno dei tre tiri a disposizione e sull’ultimo tiro sbagliato il rimbalzo è di Szewczyk, che viene subito fermato fallosamente. Szymon dalla lunetta segna il primo libero che dona la sicurezza della vittoria agli orogranata.
Onore alla Reyer che nell’anno del ritorno nella massima serie, non solo si è regalata le Final Eight, ma si è tolta lo sfizio di fermare i mostri sacri senesi.
Sala stampa
Pianigiani: Complimenti a Venezia per l’ottima prestazione. Abbiamo impiegato 20 minuti per entrare in partita. Anche se ho ruotato tutti i giocatori possibili non riuscivamo a trovare le energie. Nel primo tempo Venezia sembrava una squadra di eurolega noi no. Nel secondo tempo abbiamo avuto una reazione d’orgoglio e questo ci ha permesso di giocarcela punto a punto. Nonostante ciò, devo dire che siamo stati meno freddi di come deve essere una squadra esperta come la nostra. Venezia ha avuto il merito di crederci dall’inizio alla fine mettendo l’anima in campo. Potevamo e dovevamo far meglio, sapevamo che la partita sarebbe stata difficilissima per le qualità di Venezia e per l’ambiente che spinge la squadra.
Mazzon: Questa sera abbiamo eseguito il piano partita con una determinazione speciale. Sono contentissimo della vittoria, però sono arrabbiato con alcuni dei miei giocatori perché devono capire che possono essere dominanti e possono competere a questi livelli. Questa vittoria è importantissima perché permette ai giocatori di acquisire consapevolezza sulle proprie possibilità. Ora dobbiamo rimanere con i piedi per terra e dobbiamo tenere questa intensità in tutte le prossime sfide. Concludo dicendo che i ragazzi meritano un grande applauso perché sono stati solidi mentalmente.
Umana Venezia – Montepaschi Siena 63-60
Parziali: 23-17; 21-15; 6-17; 13-11
Progressione: 23-17; 44-32; 50-49; 63-60
Tabellini: http://195.56.77.208/game/?id=65329
MVP: Szewczyk, lotta su ogni pallone. Fondamentale in difesa e letale in fase offensiva
WVP: Carraretto 10 minuti di nulla e -3 di valutazione
Francesco Codato