BOLOGNA – Ritrova il sorriso l’Olimpia Milano e, finalmente, lo fa da grande squadra. Con un ultimo quarto di dominio difensivo in cui gli uomini di Scariolo hanno letteralmente spento la luce all’attacco di una Virtus Bologna che ha comunque provato fino alla fine a portarla a casa. Decisivo l’ultimo arrivato, JR Bremer, che dopo 30’ di paziente attesa ha piazzato tutte le zampate decisive, con due triple tanto difficili quanto pesanti. E’ stata anche l’occasione per ritrovare Drew Nicholas, finalmente incisivo in attacco con 13 punti, assieme a un Bourousis enigma per la difesa virtussina nei primi 20’, un Fotsis versione tutto fare e il solito Mason Rocca, che ha dato la scarica di energia necessaria alla squadra per buttare sul parquet l’intensità richiesta. Due punti fondamentali per non lasciare scappare proprio Bologna a quattro punti di distanza in classifica. Termina a nove partite la striscia di vittorie casalinghe consecutive, invece, per la Canadian Solar, bella per tre quarti, ma completamente irretita dalla difesa avversaria nel decisivo ultimo periodo. Ancora segnali ottimi da Douglas Roberts, bene Poeta, positivo Gigli che ha retto al confronto con la tremenda frontline biancorossa. Ma alla fine dei conti Milano è stata davvero troppo per Koponen e compagni, evidenziando tutta la differenza di caratura e budget che c’è tra le due compagini. Troppe 16 palle perse e il 40% ai tiri liberi per pensare di avere la meglio della EA7, che ha trovato comunque il modo di complicarsi la vita con 21 palle gettate al vento, ma ha fatto pagare la maggiore precisione al tiro, specie da dietro l’arco.
Clima da subito rovente. Mancinelli con un “tweet” di troppo ha incendiato l’ambiente e i tifosi non gliele mandano certo a dire. Comincia bene in attacco il ragazzo di Chieti, che vuole mandare un messaggio forte, ma in difesa subisce troppo un positivo Douglas Roberts. Milano sa che vicino a canestro ha missmatch nei quali può dominare e così, quando Poeta dà il primo slancio ai suoi con il lob per Sanikidze, l’Armani in attacco riesce a muovere la difesa bene. Cook e Bourousis colpiscono da tre, poi Bologna si fa complice perdendo qualche pallone di troppo. Nicholas e Rocca hanno impatto dalla panchina e firmano il +8 ospite al 10’, arrivato con un perentorio 19-4 di parziale.
Milano tiene in mano le redini dell’incontro e pressa a tutto campo Poeta con la staffetta Cook – Bremer per sfiancare il cervello della squadra bolognese. I ragazzi di Scariolo tirano con grandi percentuali da dietro l’arco, Bologna abbassa le sue in attacco, ma tenta di non perdere la targa dei meneghini. Sudore in difesa e canestri cercati in attacco. Nicholas recupera tutte le sue doti di realizzatore e assieme a un Bourousis versione cinque stelle dilata nuovamente il vantaggio in doppia cifra. Ma è una bella partita e la Virtus non la molla. E’ Poeta a lanciare i suoi con un tripla a cui fa seguire un coast to coast e seguente sfondamento subito da Cook: parziale Virtus questa volta, 11-0. Tanta carne al fuoco e al 20’ il 38-38 sembra il risultato più giusto.
Milano esce dagli spogliatoi con le marce alte davanti e dietro. Fotsis punge dall’arco e Bourousis oscura le vallate in mezzo all’area. Ma, come detto, è una bella partita e la Virtus risponde subito, con un Douglas Roberts scatenato. Arriva prima l’aggancio, poi il sorpasso con una tripla di Poeta. Da una parte Nicholas ha molto la palla in mano e ritrova il feeling col canestro, dall’altra la Virtus è brava a trovare punti pesanti dalla spazzatura con Sanikidze e la presenza a rimbalzo di Gigli, che costringono Scariolo alla zona. Prova un mini allungo Bologna sul 53-49, ma è chiaro che la gara è destinata a decidersi solo nell’ultimo periodo.
La zona imbriglia l’attacco dei padroni di casa, che perdono palloni e provano conclusioni a basse percentuali. Milano in attacco non fa certo meraviglie, ma quel tanto che basta per crearsi un margine di vantaggio di 6 lunghezze, con Fotsis a fare un lavoro oscuro fondamentale in coppia col solito encomiabile Mason Rocca. Si avvicina il 40’ e si sporca la partita. Scendono le percentuali. Drammaticamente quelle di Bologna, un po’ meno quelle di Milano che, soprattutto, ogni tanto trova il modo di metterla da tre. Bologna spreca l’impossibile dai liberi e quando Bremer segna due volte consecutive dalla lunga si capisce che ormai il record di imbattibilità casalinga della Canadian Solar è pronto a crollare. Scariolo e il suo staff possono sorridere e il ritorno di Malik Hairston è sempre più vicino.
Canadian Solar Bologna – EA7 Emporio Armani Milano 68-80
Parziali: 19-27; 19-11; 17-17; 13-25;
Progressione: 19-27; 38-38; 55-55; 68-80;
MVP: Jr Ernest Bremer dimostra in un sol colpo come il suo arrivo possa davvero essere una svolta per la stagione dell’Olimpa. Aiuto sapiente in regia e cannoniere letale quando la partita si decide. Del suo arrivo ne giova anche Nicholas, che torna affidabile al tiro.
WVP: La panchina della Canadian Solar: 5 punti e -3 di valutazione. I cambi non danno nulla a coach Finelli ed è un peccato capitale quando incroci il fuoco con una squadra profonda come Milano.
SALA STAMPA
Sergio Scariolo
Alessandro Finelli
Nicolò Fiumi