Cantù ha un inizio balbettante, gioca con poca intensità e subisce la voglia di un’Avellino ridotta all’osso con Dean in borghese e Spinelli a far presenza. Con l’andare del match i brianzoli fanno valere la loro rotazione e qualità, scappando via con un perentorio 55-32 nei due quarti centrali.
C’è poco ritmo nell’inizio offensivo delle due squadre con tanti attacchi farraginosi e poche soluzioni, anche se l’inizio di Green fa ben sperare. Il folletto dispone a piacimento di Cinciarini, tanto da infliggergli un censtro in avvicinamento sul taglio. Vitucci cerca molto il post basso di Golemac che paga buoni dividendi e, sulla tripla del 17-11 di Green, la Sidigas prova la fuga. In questo momento si iscrive alla partita Micov con due bombe in successione, prima che Slay chiuda il quarto con una tripla allo scadere su una banale palla persa di Marconato.
Cantù è al completo e utilizza a fondo le proprie rotazioni, trovando poche risposte da Shermadini e Mazzarino, ma buone da Perkins e Markoishvili. Il georgiano viene dirottato difensivamente su Green per limitarne la visuale e il suo lavoro è più che onesto. In attacco i biancoblu cominciano a macinare gioco segnando con migliori percentuali e, soprattutto, cercando maggiormente conclusioni da due punti. In rapida successione Markoishvili e Leunen segnano due triple per portare Cantù a +5, prima di un grande alleyoop di Green per Johnson. Nel finale di tempo Cantù prende 7 punti di vantaggio andando molto in lunetta e chiudendo con l’inerzia dalla propria parte.
L’inizio di ripresa vede sugli scudi Shermadini che viene molto cercato in post basso per conclusioni da vicino che portano quattro punti in due azioni. Il successivo contropiede finalizzato da Markoishvili porta Cantù a +11, con la possibilità di gestire e dare ampio respiro alle rotazioni. L’attacco di Avellino batte in testa, non ha soluzioni credibili oltre a Green e anche Slay è decisamente fuori partita a livello mentale. E’ un’altra bomba di Markoishvili a portare Cantù sul +14, prima che Brunner non segni il 2+1 con annesso tecnico a Golemac. Green segna di puro talento, ma due triple consecutive di Basile chiudono, di fatto, il match sul +20 (69-49).
L’ultimo quarto, come per la partita del pomerggio, è solo accademia con qualche canestro per Mazzarino, fin lì evanescente, e tanto riposo per Micov. Avellino ha il merito di provarci fino alla fine senza mai mollare anche con un distacco abissale. Nel finale anche un coro dalla tribuna avellinese “Vitucci sindaco”, fa sorridere il coach irpino anche sul -24.
Bennet Cantù – Sidigas Avellino 90-70 (19-24, 24-12, 31-20, 25-14)
MVP: Manuchar Markoishvili. Grande prova di solidità offensiva e abnegazione difensiva con la guardia montata su Green.
WVP: Linton Johnson. Fatica a trovare la via del canestro, anche sopra il ferro, perché ben chiuso dagli avversari. Lui non trova alternative e soffre.
I video dei coaches
Frank Vitucci
http://www.youtube.com/watch?v=uJCxpWz6oO8&feature=youtu.be
Andrea Trinchieri
http://www.youtube.com/watch?v=_1acu0LvIss&feature=youtu.be