FORLI’ – Adesso basta! Il tempo dei “se” e dei “ma” è finito, anzi, ormai non c’è proprio più tempo. Il vantaggio che indirettamente la FulgorLibertas aveva accumulato nei confronti del mercato, dopo la pausa calendarizzata dal campionato “zoppo”, e quella straordinaria, imposta dalla nevicata del secolo, è stato bruciato in appena 80 minuti di gioco. L’incredibile debacle del PalaPentassuglia contro Ostuni, prima, e l’orribile prestazione offerta nel derby del PalaDozza, poi, hanno fatto perdere in un colpo solo punti, scontri diretti e soprattutto la fiducia dei propri tifosi.
Fiducia che la società romagnola sta provando a riconquistare ridisegnando la squadra e, per una volta, sbattendo i pugni sul tavolo come non mai. Bloccati in parte gli emolumenti ai giocatori, rei di non aver messo in campo la grinta e soprattutto, aggiungiamo noi, la professionalità loro richiesta, in via Zuelli sono passati alle maniere forti, rivoltando la squadra come un calzino. Fuori rosa sono finiti l’immotivabile Lestini, l’imbarazzante Trapani ed il nostalgico Wanamaker. Dopo aver quindi completamente sconfessato il mercato di riparazione, a Forlì si è tutti in attesa degli acquisti, due, che vadano di fatto a comporre una squadra che ricalchi quella con la quale Vucinic si rese protagonista della miracolosa rimonta dello scorso anno. Poletti, non è un mistero, piacerebbe tanto a Vucinic e sembra che finalmente, entro metà della prossima settimana, si possa addivenire alla formalizzazione di un contratto, con Brindisi che non dovrebbe avere nessun interesse a trattenere il giocatore, desideroso di tornare nella sua amata Romagna. Se la cessione di Trapani è palese preludio al ritorno di capitan Nardi, sul quale resta solo da decidere il minutaggio, quella di Wanamaker, destinato alla D-League, lascia scoperto un “visto”, ma soprattutto uno “spot”, quello di “3-4”, a fomrare le fondamenta della squadra con Huff, così come lo scorso anno fece Bobby Jones.
Chiaro che il problema sono i tempi, ed altrettanto chiaro che questo non è un prblema da poco giacchè, in questo modo, i romagnoli si troveranno ad ospitare Veroli, in uno scontro diretto per la salvezza, con una squadra monca. Borsato, Freeman, Natali, Huff e Campani dovrebbero formare lo starting five biancorosso, con Casoli e Nardi in panchina, a far compagnia ad uo sparuto manipolo di giovani, spettatori non paganti, con posto in prima fila. In questa situazione i “contro” sono evidenti e preponderanti, ma i “pro” esistono ed è su quelli che Vucinic dovrà fare leva. Innanzi tutto si gioca al Palafiera e, nonostante la ventilata e sacrosanta contestazione, conoscendo bene la passione dei tifosi forlivesi, la spinta morale non mancherà se i giocatori mostreranno occhi da tigre. Un altro aspetto positivo, da non sottovalutare, è l’esclusione di Wanamaker, che consentirà a Freeman di giocare come sa, come può, e come deve, con affianco Stefano Borsato, eclissatosi anch’egli dalla venuta di Wanamaker, ma che fino ad allora aveva dimostrato di riuscire a tenere discretamente il campo nel ruolo di “play per forza”, alternandosi con Freeman.
Determinante sarà anche il ritorno di Nardi, non tanto, o melgio non solo, per quello che potrà fare in campo, ma soprattutto per la carica che saprà trasmettere ai compagni, in una partita in cui, di fatto, Forlì regalerà all’avversario un americano, un pivot, e mezzo passaportato.
Veroli giunge al Palafiera con la palma poco invidiabile di “grande delusione” del campionato. Partita per puntare addirittura alla promozione diretta dopo la sparizione “magica” di Venezia, la formazione ciociara si trova impantanata in fondo alla classifica, guidata da quel Nando Gentile che esordì vittoriosamente in panchina proprio contro una rabberciatissima Forlì, appena orfana di Nardi e Campani, nella partita di andata. Il cambio di allenatore non ha fatto benissimo alla Prima, appaiata a quota 12 proprio con la compagine romagnola, ma una vittoria al Palafiera, più che probabile, potrebbe rilanciare i laziali in una rincorsa playoff che potrebbe celare sorprese interessanti per il campionato verolano. I ragazzi di Gentile vengono da un’ottima prestazione in queldi Brindisi, dove anno ceduto all’Enel sono nel finale. Tecnicamente resta veramente poco da dire, vista la condizione della Marcopolo. La vittoria per Jackson e compagni si dovrebbe ridurre ad una semplice formalità.
I precedenti fra le due formazioni risalgono alla scorsa stagione e alla partita di andata e parlano tutti ciociaro, con le vittorie più dilaganti in terra laziale.
Ritornerà al PalaFiera Claudio Tommasini, in forza alla Fulgor Libertas nell’ ultimo anno di A Dilettanti, in cui calcò i legni dello splendido impianto forlivese in occasione dei playoff che portarono al ripescaggio in LegaDue dei biancorossi.
Si gioca domenica 19 febbraio alle canoniche 18:15 al PalaFiera di via punta di ferro, 2. Dirigeranno l’incontro i signori Roberto Pasetto, Francesco Di Gianbattista e Francesco Paronelli.
Massimo Framboas