VENEZIA – Di solito si dice che l’importante è partecipare. Onestamente nessuno quando pronuncia queste parole può crederci davvero, eppure ogni tifoso reyerino potrebbe urlarle a pieni polmoni, senza correre il rischio di essere banale o di non essere creduto. Infatti, essere alle Final Eight di Torino è già qualcosa di eccezionale per una squadra che sino ad inizio settembre era convinta di dover disputare il campionato di Legadue. Ciò che i ragazzi di Mazzon hanno compiuto centrando le F8 è qualcosa che rimarrà nella storia della squadra lagunare, che ora non avendo nulla da perdere punta all’impresa di passare il primo turno.
Prima partecipazione assoluta per Venezia a questa manifestazione, ad inizio anno sembrava pura follia prospettare il suddetto traguardo, eppure l’Umana ha messo in piedi un girone d’andata straordinario, nonostante non abbia mai giocato realmente in casa. Le partite casalinghe le deve giocare al PalaVerde di Treviso, a causa dell’indisponibilità del Taliercio (palasport di Mestre). La grinta, l’energia, la voglia di dimostrare di poter competere nella massima serie di tutto il roster veneziano, hanno trasformato la rocca forte della rivale Benetton, nel fortino granata, solamente Milano e Cantù sono riuscite ad espugnarlo.
Le cifre del girone d’andata dicono che la Reyer è la miglior matricola della serie A degli ultimi 15 anni. Le prime due giornate del girone di ritorno hanno fatto registrare due vittorie consecutive ottenute contro i campioni d’Italia (Siena) e contro i vice campioni (Cantù). Di certo il morale degli orogranata è alle stelle e non sarà facile aver ragione di una squadra che mette l’anima in campo e non deve assolutamente preoccuparsi del risultato. Passare il turno non è un obbligo, ma sarebbe il coronamento di una stagione che già così, sta assumendo i contorni della magia.
Come ha più volte ricordato in settimana Mazzon, Venezia si presenta a Torino come Cenerentola della manifestazione dovendo affrontare squadre più forti di lei, ma ciò non deve scoraggiare, perché sono queste manifestazioni che possono far passare una squadra da meteora a realtà. Per compiere il grande passo ci si affiderà alla sapiente regia di Clark miglior marcatore della squadra con 13, 2 punti di media, alla leadership dell’eterno Young, alle bombe di Szewczyk e alla duttilità tattica di uno dei migliori sesti uomini del campionato Tim Bowers.
Non ci sarà Tommaso Fantoni che ha subito un intervento alla schiena a causa del persistere di un’infiammazione dell’ernia del disco, che lo terrà lontano dai campi da gioco almeno per un mese. Recuperato invece Tamar Slay, assente nell’ultima partita di campionato, che potrà dimostrare così una volta in più il proprio talento e aiutare Venezia nell’impresa di centrare le semifinali.
Di sicuro Venezia non è la squadra favorita di questa competizione e non è nemmeno favorita a passare il primo turno contro Pesaro che può vantare un roster più completo e abituato a questo genere di competizioni. La sfida tra le due compagini nel girone d’andata, giocata all’Adriatic Arena, ha fatto registrare un più 13 Reyer. Questo dato non può essere molto significativo, ma autorizza tutti i tifosi di Venezia a sperare nella continuazione del sogno, non dimenticando mai che comunque vada a finire, questo è realmente già un successo.
Francesco Codato