Siena torna in finale battendo una Milano coriacea nonostante il pessimo inizio, che ha messo molta paura ai campioni d’Italia sino in fondo. Assolutamente inspiegabili almeno due fischi nel finale: il fallo in post basso di Fotsis sul Lavrinovic con Milano a +2 e i 5 secondi a Bremer sulla rimessa dal fondo. Purtroppo l’impressione di questa partita, nonostante il bel spettacolo offerto, è dal sapore amaro.
La differenza tra l’impatto deciso di Andersen e quello abulico di Bourousis è l’emblema dell’inizio di partita. Milano apre con 0-8 anche perché, come ampiamente preventivabile, Pianigiani spedisce Moss su Bremer, limitando molto le penetrazioni e utilizzando il lungo come dissuasore nel girare l’angolo. Il rovescio della medaglia è una povera copertura a rimbalzo, perché Milano ne conquista cinque prima di segnare il primo canestro con Hairston. Siena comincia a macinare in attacco con Andersen che domina (11 con 4-6 nei primi 10′) Bourousis e McCalebb che si iscrive alla partita con un contropiede e la tripla del 19-7. Gentile risponde con la faccia tosta e 5 punti in fila, ma alla prima sirena Siena è in vantaggio e in controllo sul 21-12.
Milano crolla sulle palle perse, Lavrinovic si iscrive al match con una bomba e Bourousis si fa stoppare da Stonerook in post basso con la risultante che Siena vola 30-15. E’ ancora Gentile a suonare la carica con la sua voglia e, quando Scariolo prova la carta Melli-Fotsis a battagliare sotto canestro, la partita svolta completamente. Hairston comincia il suo show personale con due giochi da tre punti in isolamento, di cui uno con schiacciata in faccia a tutta la difesa senese. Sul -6 uno splendido assist di Zisis per Andersen ferma l’emorragia, ma è ancora Hairston a farsi sentire, prima che un 5-0 firmato da uno splendido Melli non porti addirittura Milano sul -2.
Con 0,1” sul cronometro, Milano orchestra un’ottima rimessa per il tap-in di Fotsis, ma il canestro arriva evidentemente dopo la sirena.
Milano apre costruendo buoni tiri ma senza convertire, mentre Andersen dall’altra parte è semplicemente immarcabile con quattro in fila dal post basso in svitamento. Fotsis e Cook riportano Milano a meno uno, ma da quel momento la partita risulta assolutamente brutta: pochi canestri, azioni approssimative e arbitri che ingoiano il fischietto lasciando andare ogni contatto. Si torna a muovere il punteggio con il solito Andersen e il suo svitamento dal post contro Rocca, ma Fotsis replica dalla lunetta. Il 2/2 di Rocca un po’ fortunoso e l’elementare errore in layup di Zisis, fissano il risultato sul 47-45.
Rocca apre il quarto periodo con un insolito errore da un metro, ma è il momento di Fotsis che con 5 punti porta avanti Milano sul 52-49. Pianigiani prova la carta del doppio lungo con Andersen e Lavrinovic guadagnando un mismatch vicino a canestro che viene convertito con un 6-0 di parziale. Gentile sbaglia due triple aperte dall’angolo e Andersen punisce per il +3. Poco dopo si entra nel McCalebb moment con un gran canestro, una rubata su Melli e un rimbalzo ad altezze siderali contro i lunghi. Il tutto viene chiuso con un 1/2 dalla lunetta per il 60-56. Rocca non demorde e segna il 2+1 del -1, prima che Bremer non spaventi Siena con la tripla del +2.
Nell’azione successiva viene fischiato un misterioso fallo a Fotsis in post basso su Lavrinovic che pareggia a 62. Milano, con la palla in mano e rimessa dal fondo in attacco, si vede fischiare un inspiegabile 5 secondi ai danni di Bremer che regala la palla agli avversari. McCalebb segna in avvicinamento e Moss replica con il 2-2 che sembra chiudere i giochi, prima che Cook a 2,4” non segni da tre il -1. Zisis subisce fallo ma il cronometro parte in ritardo venendo poi resettato a un secondo con colpevole ritardo. Il secondo, volontario errore di Zisis chiude i giochi.
Montepasch Siena – EA7Emporio Armani Milano 67-65 (21-12, 13-20, 13-13, 20-20)
MVP: David Andersen. Assolutamente immarcabile per qualsivoglia difensore avversario. Siena si aggrappa sempre a lui nei momenti difficili e lui chiude con 25 e 11-17 dal campo.
WVP: Ioannis Bourousis. -5 di valutazione, concedendo ad Andersen qualsiasi azione comoda. Scariolo con lui ci riprova un’altra volta, ma la sua parentesi è breve e passa in panchina tutto il secondo tempo.
I video dei coaches
Sergio Scariolo
http://www.youtube.com/watch?v=YAYsyeUjqI8&feature=youtu.be
Simone Pianigiani
http://www.youtube.com/watch?v=AfbeaejVJ50&feature=youtu.be