Siena cala il poker e asfalta una Cantù mai in partita e, quasi, in soggezione al cospetto dei campioni d’Italia che giocano una partita ai limiti della perfezione con un Andersen strabordante e una prova di squadra impeccabile.
Cantù sente la tensione da finale e fatica a carburare in attacco, mentre Siena ha una boa sempre pronta come Andersen, che apre con 5 punti. Marconato risponde con quattro, ma sulla tripla di Moss e il canestro ancora di Andersen, Trinchieri è costretto al timeout con un ritardo di 8 punti. Il coach prova la carta georgiana con la coppia Shermadini-Markoishvili che tanto gli ha regalato in queste final eight, ma il risultato è insoddisfacente e, sul 2-3 di Lavrinovic dalla lunetta, Siena scappa sul 21-12. Cantù perde cinque palloni pesanti nel primo quarto, ma riesce a chiudere a -5 con un fortunoso assist di Micov per Shermadini.
Pianigiani riprova la mossa della semifinale con il doppio lungo Andersen-Lavrinovic e lucra tantissimi falli avversari con Brunner, Shermadini, Leunen e Marconato a due falli prima della metà del quarto. Si viaggia a folate con momenti di basket fisico e altri di fischi anche avventati, prima che McCalebb non sigli il 35-23 che ha il sapore di fuga. La risposta è affidata a Basile con una bomba e a Cinciarini con un canestro allo scadere, ma questo David Andersen (18 alla pausa) è troppo per tutti: domina Shermadini in post con quattro punti e chiude il quarto con la bomba sulla sirena del 44-33.
Il terzo quarto racconta tutto quello che c’è da sapere (o non sapere) riguardo a un eventuale cambio della guardia ai vertici del campionato italiano. La Montepaschi surclassa gli avversari con una difesa che stritola Cantù e un attacco che segna ogni qualvolta alzi il braccio per il tiro. Trinchieri scongela Markoishvili, ma il rebus si chiama ancora Andersen che abusa di Shermadini costringendolo al quarto fallo. McCalebb fa 2+1, Lavrinovic segna da fuori e il 59-40 è una mazzata per l’autostima di Trinchieri e i suoi. Thornton e Zisis infilano due bombe, poi ancora il greco segna in contropiede il +25 che signifca titoli di coda con ben 12 minuti d’anticipo.
Il quarto periodo è una parata da tappeto rosso per Siena che non molla un centimetro, non permettendo velleità di rimonta degli avversari e facendo capire, per l’ennesima volta, che per la detronizzazione bisognerà ripassare un’altra volta.
MPS Siena – Bennet Cantù 88-71 (21-16, 23-17, 29-18, 15-20)
MVP: David Andersen. Segna in ogni modo possibile contro ogni avversario che gli si pari davanti. Immarcabile per tutta la competizione e degno MVP della competizione.
WVP: Manuchar Markoishvili. Non comprende praticamente nulla del match approcciandolo male e concludendolo peggio. Cantù si aspettava la terza grande prestazione da lui che non è arrivata.
I Video dei coaches
Andrea Trinchieri
http://www.youtube.com/watch?v=IXquujcXjAY&feature=youtu.be
Simone Pianigiani
http://www.youtube.com/watch?v=bvKEs5GiI8Y&feature=youtu.be