L’EA7 riesce a nobilitare la sua top 16 chiudendo il bilancio in pareggio e domando senza eccessivi patemi un Fenerbahce che mette in campo voglia e intensità, ma che senza dubbio soffre l’organizzazione di gioco milanese e la minore lunghezza delle rotazioni. La partita fa venire qualche rimpianto ai tifosi milanesi facendo vedere un’Olimpia che sicuramente non ha nulla da invidiare alle squadre dello stesso girone che andranno ai quarti di finale, quei Panathinaikos e Kazan battuti nel girone di ritorno.
Partita che inizia da subito ad alto ritmo, con Cook e Ukic a condurre contropiedi e Hairston da una parte e Bogdanovic dall’altra a segnare 5 punti nei primi 5 minuti, preludio per Hairston e quella che sarà la sua migliore prestazione offensiva in questa eurolega. L’ Ulker, che nel quintetto iniziale con Gist, gioca spesso facendo girare palla tra gli esterni senza punti di riferimento fissi a centro area; e dopo 5 minuti si è 15-16 per il Fenerbahce. Dopo il timeout chiesto da Scariolo le cose cambiano poco, ritmo che rimane alto e stoppate di Gist da una parte e Bourussis dall’altra, con i turchi che cominciano a esplorare la dimensione interna, diventata più vulnerabile da parte milanese dopo il cambio Melli-Fotsis: mentre prima usa il corpo per appoggiare da sotto canestro il secondo dalla parte sfonda, Milano dà l’impressione di perdere per un attimo la bussola e JR Bremer decide di giocare il pick’n’roll con Radosevic, con Melli che riesce a mandare a schiacciare il croato a 6 secondi dalla fine del primo quarto, terminato sul 20-21 per l’Ulker.
Il secondo quarto inizia con la breve partecipazione di Mirsad Turkcan, che dopo un minuto e mezzo di gioco prende una manata negli occhi da parte di Alessandro Gentile, e non sarà più in grado di continuare la partita. Rientra Ukic che prima piazza la tripla e poi serve per quella di Bogdanovic, ma il secondo sbaglia e dall’altra parte Bremer continua a fare male con il pick’n’roll sul lato. L’Ulker continua a martellare la palla dentro per Peker, marcato da un Radosevic in difficoltà a contenere i suoi centimetri, e dopo 5 minuti il punteggio è 33-32 AJ. Rientra Hairston e la partita cambia: prima Bremer mette la tripla del 39-36, poi una giocata col piede perno in mezzo all’area e un gioco da 3 punti in penetrazione del numero 7 danno un vantaggio di 5 punti da cui l’Olimpia costruirà la sua partita, che vede il primo tempo chiudersi con un’altra penetrazione di Hairston, 46-40 per Milano allla pausa lunga.
Il secondo tempo prosegue sulla falsariga del primo: Spahija prova a giocare il carico mettendo Savas in quintetto, ma Milano è brava ad approfittare degli errori altrui con Fotsis che prende due rimbalzi offensivi in fila e Hairston che prosegue la sua serata di grazia con 5 punti portando Milano a +10, e Cook (8 assist) che approfitta degli altrui scarichi mettendo la tripla dall’angolo. Dall’altra parte Bogdanovic è lucidissimo a segnare i 6 liberi in fila che tengono l’Ulker aggrappato alla partita, ma dall’altra è ancora Bremer a giocare il pick’n’roll e segnare in estensione dopo la lettura del cambio. Milano riesce ancora a chiudere il bene il quarto lasciando Gentile in isolamento: penetra e subisce il fallo, e la stoppata irregolare di Gist gli dà 2 punti che, forse, non sarebbero stati suoi. Converte il libero e alla fine della terza frazione c’è un solco da cui l’Ulker non da più l’impressione di poter rientrare, 66-55.
L’ultimo quarto inizia con Gentile che mostra tutta la sua immaturità, prima spendendo il suo quarto fallo sull’arresto e tiro di Preldzic e poi allargando il gomito in entrata dall’altra parte, mossa che gli vale la panchina per il resto della partita: ma è anche il quarto del Malik Hairston show, che mette 10 punti nel periodo zittendo tutti i tentativi di rimonta turchi che non andranno mai sotto i 7 punti di svantaggio. Episodio di nervosismo a 7 minuti dalla fine quando Peker sgambetta, forse inavvertitamente, Cook che stava partendo in contropiede. Lo statunitense ha qualcosa da dire al numero 14 dell’Ulker e il doppio tecnico segna il fallo numero 5 del centro turco. Da lì in poi è Gist a provare a suonare la carica, prima con la schiacciata in transizione e poi con l’alleyoop a difesa schierata, ma Milano non perde la testa e, prima i liberi di Cook e Rocca ridanno 11 punti di vantaggio, poi ancora Cook con la tripla dell’ 83-69 mette la pietra tombale su una partita che nel secondo tempo Milano ha raramente dato l’impressione di poter perdere, dimostrando di stare acquisendo sempre più solidità e di non subire nemmeno un avversario con le motivazioni del Fenerbahce. Gli ultimi 2 minuti servono all’accademia e a far tributare a Malik Hairston un’ovazione dal Mediolanum Forum, ultima nota su cui si chiude la stagione Europea di Milano. Il risultato finale è 85-72, e l’Ulker non approfitta della sconfitta di Kazan, atteso dal Barcellona nel prossimo turno.
EA7 Emporio Armani Milano – Fenerbahce Ulker Istanbul 85-72 ( 20-21, 46-40, 66-55 )
MVP: 69% da 2, 27 punti e partita da dominatore, Malik Hairston stasera non ha avuto rivali. Molta della sicurezza offensiva mostrata da Milano è merito suo.
WVP: Radosevic mette molto impegno e non fa danni, ma i momenti migliori dell’ulker sono stati con lui a soffrire i più imponenti fisici dei lunghi avversari. Impotente.
Conferenza stampa Scariolo (da olimpiamilano.com)
Gabriele Masulli