CASERTA – Finisce con un autentico massacro, costruito magistralmente da un Trinchieri attento e preciso nelle rotazioni e nei cambi. Era una Bennet senza Cinciarini e Basile infortunatisi nella fatal Battipaglia lunedì pomeriggio, ma con un Doron Perkins formato all star e un Markoishvili in serata di grazia, per non parlare di un pacchetto lunghi eccezionale che ha fatto la voce grossa. Caserta cede prima alla fisicità “europea” dei lombardi, poi alla stanchezza e agli acciacchi di Bell (contusione a Pesaro), Collins (flessore), Doornekamp (schiena) e dell’infortunato Fletcher che viene rimpiazzato dal giovane Kudlacek, alla fine il migliore dei suoi.
Inizio di gara contratto, contraddistinto da tanto penetra e scarica da ambo i lati. Tanta costruzione, tanti buoni tiri ma pochi di questi vanno a bersaglio. Siamo ancora 5-5 al 4′. Caserta vive di fiammate e delle invenzioni dei suoi singoli, ma la realtà è che dominano due difese aggressive. Gara in equilibrio, con Cantù e Caserta che si imitano negli errori, molti dei quali provengono dalla lunetta. Mazzarino impatta con la tripla, Collins scappa fino al +5 ma Doron Perkins inizia a imperversare dalle parti dell’area casertana e comincia a macinare gioco. Per Caserta arriva la fine delle ostilità e l’inizio dell’incubo. Il secondo quarto inizia male e finisce peggio…Una difesa casertana più friabile permette a Cantù di sfondare, nonostante il secondo fallo di Mazzarino in avvio, con Trinchieri che però lo lascia in campo. E’ un parziale di 7-0 firmato tutto da Markoishvili a cui si aggiunge una tripla di Perkins (10-0) a regalare il più 5 (19-24). Caserta sbaglia l’impossibile in attacco, Cantù la imita con uno Shermadini non in serata e tante conclusioni da pochi centimetri incredibilmente sbagliate. Illusorio è il tap in di Stipanovic, che tra l’altro è il primo canestro casertano del secondo periodo (e arriva dopo 6′), perchè Cantù non si ferma più e mette la museruola a Smith con lo specialista Leunen, che gli ostruisce il post basso, e al contempo annienta lo spento Collins con il georgiano dalla mano magica stasera. Per i brianzoli, appunto, va a bersaglio ancora Markoishvili, mentre la Otto è in totale confusione in attacco e accumula soltanto palle perse. Micov colpisce spalle a canestro per il più 7 ospite, che diventa più 9 sul rimbalzo offensivo di Brunner. Sacripanti è costretto al secondo timeout di quarto, ma serve a poco. Nonostante Collins metta una bomba importante, Micov sulla sirena va con la penetrazione mancina che vale il 24-32 di meta gara. Con 6 punti in un quarto si fa ben poco, e i ben 8 rimbalzi in meno sono la chiave dominante a fare la differenza per gli ospiti. Il secondo tempo è un po’ figlio del primo, con la costante di un super Perkins che si traveste da dwight Howard e inizia a volare anche sorpa il ferro a rimbalzo (20+11 alla fine). Si accumulano massimi vantaggi, che toccano le 14 e le 17 lunghezze sulle bombe del solito georgiano e del “cardinale” Mazzarino.
Che Caserta non ci sia lo si vede dalla mancata gestione dei contropiedi, che si risolvono in palle perse. Solo l’ingresso di Kudlacek porta un po’ di ordine, ma non serve a molto. La gara si trasforma in una gara di football americano dove il quarterback della squadra vincente si lascia cadere sulla palla per perdere tempo. La juve non rientra più e alla fine sono ben 7 minuti di garbage time con Brunner e compagni a volare sul ferro. La fine è 58-75, punteggio che non dimostra appieno la differenza in campo.
Otto Caserta – Bennet Cantù’ 58-75
Parziali:18-15; 6-17; 15-20; 19-23
Progressione: 18-15; 24-32; 39-52; 58-75
MVP: Per la Juve migliori Kudlacek e Stipanovic, unici a lottare e fare qualcosa nella grande confusione, per Cantù difficile trovare qualcuno che abbia fatto male, ma Perkins su tutti è stato superlativo.
WVP: Il resto di Caserta, abulico e svogliato.
Sala Stampa
Sacripanti
Abbiamo giocato contro una squadra che ha avuto tutto più di noi in ogni aspetto del gioco. Noi eravamo più stanchi e più scarichi, con una rotazione corta e con tanti acciacchi sul groppone. Questi problemi si sono palesati nella mancanza di energia e fisicità nel corso della partita, dopo un buon primo quarto, testimonianza che fino a quando la benzina c’era, siamo stati in partita. Errori su tiri liberi ma soprattutto su tiri aperti e costruiti per noi sono la chiave per leggere una gara dove è mancata la lucidità, Cantù è una squadra di Eurolega che fa della fisicità la sua arma. Abbiamo provato a giocare con il finto lungo, ma siamo stati puniti sistematicamente dal loro pacchetto di interni ma anche da un Perkins stasera eccezionale. Non ci sono alibi, siamo stati surclassati. Ma voglio ringraziare tutti perchè nelle condizioni in cui eravamo, era difficile fare di più. Volevo si buttasse il cuore oltre l’ostacolo e ci siamo riusciti, complimenti a Trinchieri e al suo lavoro. Ci prepariamo per provare a sbancare Milano senza rimpianti. La chiave di Stasera è non essere riusciti mai a correre, con Cantù brava a chiudere l’area e a farci giocare male.
Trinchieri
Non è facile per nessuno giocare ogni 3 giorni e Caserta stasera ha visto cosa è difficile per noi che facciamo il doppio impegno, anche se abbiamo un roster profondo. Avevamo due assenze pesanti, Cinciarini (forte contusione, ne avrà per 10 gg) e Basile (domani esami a Cantù), ma siamo stati bravi a gestire meglio le nostre risorse ed energie. Non siamo stati scintillanti ma quello che volevamo era portare a casa i due punti, in trasferta. E’ stata la gara in cui Leune ha fatto un grande lavoro in difesa anticipando sempre il movimento in post basso di Smith e limitando il miglior attaccante della serie A per i lunghi assieme ad Andersen. Perkins è stato eccellente e ha fatto un grande lavoro, era quello che ci serviva, ma grande anche la partita di Markoishvili, che ha tenuto benissimo Collins in un miss match che avevamo studiato e che si è rivelato decisivo.
Kudlacek
Stanchezza, ma non solo. Loro sono più forti, fisici e aggressivi di noi. Dal nostro canto siamo stati lenti, senza saper andare in contropiede e senza gestire il ritmo come dovevamo. Riguardo alla mia partita, sono contento di aver dato anche oggi un contributo importante, mi trovo bene qui e con questo gruppo e coach, posso solo migliorare e guardare al futuo.
Stipanovic
Peccato, perchè ogni gara è importante in vista playoff. Cantù è una squadra con top players che ha giocato e bene in eurolega. Guardo alle differenze tra la gara di Pesaro e Cantù e non posso non notare come mentre a Pesaro siamo stati aggressivi e abbiamo impedito al loro attacco di segnare, stasera abbiamo sofferto e col passare dei minuti noi scendevamo d’intensità mentre loro salivano. Smith è il nostro scorer, stasera è stato ben marcato da una squadra di alto livello. Dobbiamo migliorare e provare a concentrarci di più.
Domenico Landolfo