Come alla fine un buon profeta avrebbe potuto pronosticare alla vigilia, Vermont e South Florida (occhio a queste due squadre) raggiungono senza troppi problemi il tabellone principale. Se nella prima gara c’è stata più bagarre e più partita, California ha dimostrato di essere una squadra più debole e solo un finale contro le riserve le ha consentito di limitare i danni in termini di scarto. Segnalo due nomi che nella notte mi sono piaciuti davvero tanto Voelkel di Vermont, giocatore completo e con grande visione, e Augustus Gilchrist, pulito, preciso gran giocatore. Notizia del giorno è che Syracuse non potrà disporre di Fab Melo per un problema di elegibbilità. Gli Orange perderanno tantissimo in vernice. Andiamo a vedere cosa è successo.
Vermont Catamounts – Lamar Cardinals 71-59 (30-21)
Si dimostrano una squadra molto quadrata i Catamounts che al cospetto di una Lamar troppo proiettata sul suo asse James-Miles non riesce a creare quel gioco collettivo che riesce ai giocatori in maglia verde. La differenza la fanno gli assist di due giocatori in particolare. Brian Voelkel, mentore di questa squadra, che segna solo 3 punti (2 tiri in tutto presi) ma mette a referto 6 assist e cattura 12 rimbalzi. C’è poi un italo americano da Sleepy Hollow, NY (soprannominato di diritto “the Italian mistery of S.H.”) Sandro Carissimo che è il veterano di questa squadra, che fa tanto lavoro oscuro e si sbatte in difesa, manda a bersaglio i compagni ma soprattutto, pur non preciso al tiro mette 5 dei suoi 10 punti negli ultimi minuti con una tripla e una penetrazione fondamentali per affossare gli avversari. Primo tempo di gioco in cui dominano le difese. Lamar è guidata da un James versione all star che delizia il pubblico con due schiacciate da maestro, ma dall’altra parte il gioco alto basso degli interni premia Vermont, che pesca dalla panchina un McGlynn che con due bombe innesca un parziale di 13-0 che sarà decisivo nell’indirizzare il match. La mole di gioco di Vermont è maggiore, ma la schiacciata di Lamb è il simbolo di una Lamar che limitata dal 29% dal campo, si ritrova sotto di 9 a metà gara. La ripresa si apre in maniera diversa: maglie della difeasa più larghe e tanti giochi da tre punti. I lunghi di Vermont Glass e Bergmann dominano e i giochi di alto-basso tagliano come il burro la difesa in maglia bianca. Si arriva fino al +16 sul jump di Glass ben innescato da Carissimo, ma qui Lamar inizia a piazzare in difesa una 1-3-1 arcigna svegliandosi anche in attacco. James piazza due triple in transizione, ma si carica di falli ed esce. Le chiavi dell’attacco passano a Miles che si prende tiri e responsabilità, riportando i suoi fino al -7. Con Voelkel in panchina per un piccolo infortunio muscolare, Elbaum non è adeguato in marcatura e l’attacco giura di meno, ma il bonus sprecato troppo presto da Lamar regala a Carissimo tanti liberi che l’italo-americano manda a bersaglio con freddezza. James con 4 falli rientra e riporta ancora i suoi fino al -9 ma poi esce, lasciando il solo Lamb a combattere sul parquet. Le triple di McGlynn e Carissimo chiudono i giochi, e non c’è domani per i ragazzi in maglia bianca. Vermont vince e va ad affrontare North Carolina.
(VMNT: McGlynn 18 pts, Glass 11, Carissimo 10
LAM: Lamb 16, James 16, Miles 14)
South Florida Bulls – California Golden Bears 65-54 (36-13)
Dire che ci sia stata partita è cosa assai azzardata. Una difesa eccezionale dei Bulls annichilisce l’attacco dei di ragazzi da Berkeley che segnano la miseria di 13 punti, sbagliando qualsiasi tiro. I punti di Gilchrist e di Rudd jr propiziano quel parziale di 13-2 che apre la partita e che non sarà mai recuperato. Ci possono provare i ragazzi in maglia bianca, ma il gioco di South Florida è meravigliosamente enrgico, e alterna palle dentro per le schiacciate di Gilchrist e di Poland, ottimo ragazzo uscito dalla panchina, anche a conclusioni dalla media e lunga distanza che trovano il fondo del secchiello. Il finale è una passerella che permette anche ai Golden Bears di rientrare fino al -11 dopo aver toccato anche il -25. Non c’era molto da dire, se non attenti a USF, squadra che personalmente mi piaceva già in regular season che ore, senza alcuna paura andrà a sfidare Temple, numero 5 del seeding.
(USF: Rudd jr 15, Collins 12, Gilchrist 11
CALI: Kamp 19, Gutierrez 11)
Domenico Landolfo