TERAMO – Un’annata peggiore di questa in Teramo Basket non potevano proprio aspettarsela. Ormai tutto rema contro la società aprutina e dal sodalizio di Via de Albentiis pare non muoversi foglia visto che per il momento non è previsto nessun arrivo e gli elementi indisponibili sono tanti incluso il giovane e promettente Antonello Ricci, vittima di un infortunio che lo terrà fermo fino al termine della stagione. A questo punto è indispensabile recuperare il morale di Dee Brown, la schiena di Brandon Brown, la testa di Borisov che per una partita buona ne gioca cinque da mediocre. Non possono Fultz, Cerella e Polonara cantare e portare la croce insieme ad un ondivago Valerio Amoroso. Bisogna che tutti facciano uno sforzo in più specialmente e soprattutto dagli spalti, perché mai come ora serve l’apporto di quel tifo che ben dieci anni fa ci hanno trascinato nel gotha del basket italiano. Occorre togliere via i ruoli che si hanno nella società, ricacciare le bandiere, le trombette e i tamburi per far capire che il Palascapriano non è terra di conquista ma un fortino dove anche l’ultimo degli arrivati può giocare una buona partita con l’adrenalina a mille. Il tutto nella speranza che si sblocchino i problemi di natura finanziaria: tanto per chiarire un aspetto il pregresso è stato sistemato con l’Istituto di Credito che adesso deve sbloccare la somma messa a disposizione per finire la stagione insieme al finanziamento della Enriva (società sempre del gruppo Pellecchia), che servirà a completare i fondi di quest’anno bisesto, funesto e maledetto (e siamo solo agli inizi). Ma torniamo al parquet
BancaTercas Teramo
Tutti abili e arruolati, Ramagli dovrà lavorare parecchio per trovare le soluzioni migliori contro quella che si è dimostrata una delle migliori squadre del campionato. A livello difensivo forse non c’è molto da preoccuparsi perché se c’è da mordere braccia e caviglie degli avversari, i nostri sono perfettamente in grado di farli. Invero, il problema maggiore per i biancorossi è insito nei titi liberi e nei tiri dalla distanza, visto che non siamo in grado di segnare a cronometro fermo e soprattutto non riusciamo a mettere quelle triple piedi a terra che darebbero ossigeno a qualunque altra squadra. Se le percentuali dall’arco saranno buone ci potrebbero essere residue speranza di giocarsi la partita alla pari, ma se queste saranno in linea con il periodo (neanche il 20%…), allora potrebbe essere inutile scendere in campo. In ogni caso coach Ramagli saprà certamente trovare il bandolo di siffatta complicata matassa e riuscirà nell’insperato miracolo di portare a casa due punti fondamentali nella corsa alla salvezza.
Dinamo Sassari
Che dire degli isolani? Splendidamente allenati da coach Meo Sacchetti, egregiamente condotti in campo dai cugini Diener, hanno trovato per quest’anno i migliori sostituti degli atleti che hanno scritto l’anno passato la storia di Sassari: Easley arrivato in corsa non ha fatto rimpiangere Othello Hunter mentre James White è stato degnamente sostituito da Quinton Hosley. E non a caso sono secondi in classifica seppur in coabitazione. Forse mettendola sulla corsa (come tutte le squadre di Sacchetti), fuori casa potrebbero anche prendere un abbaglio specie se nel quintetto teramano Cerella dovesse occupare lo spot di 3 e non di guardia (come dovrebbe sempre essere).
Arbitri: Roberto Chiari, Maurizio Biggi, Evangelista Caiazza
Precedenti: tre, con un secco 3-0 per Sassari con un grande ex in campo: Drake Diener
Palla a due: Domenica 18 marzo 2012 ore 18.15 al PalaScapriano di Teramo.
Mirko Pierpaolo Papirii