CUCCIAGO (CO ) – Non bastano alla Bennet una tattica accorta all’insegna del risparmio energetico e ben 12 pt. di vantaggio a 10 min. dalla fine ad evitare il complicarsi di una gara che avrebbe potuto perdere se il terzo tempo finale in attacco del ferro nemico dell’ottimo Dedovic, chiaramente MVP dell’incontro, avesse conosciuto miglior sorte. Una partita che Roma, se avesse vinto, non avrebbe certamente rubato.
La contesa si apre su ritmi non elevatissimi insieme a toni agonistici decisamente blandi. Le due formazioni mettono in mostra nel primo periodo la propria gioielleria con Shermadini da un lato e Dedovic dall’altro a dettar legge incasellando rispettivamente 7 e 10 pt. nel periodo. Sono due triple di Leunen a tenere avanti Cantù di un solo possesso al primo intervallo breve (22-2o).
Nel secondo periodo la Bennet parte sparata sull’asse offensivo Perkins-Shermadini che grazie ai loro punti e ad una tripla del redivivo Micov, regalano un bel vantaggio di 9 pt. sui loro avversari. Sono due belle soluzioni dalla distanza di Gordic e Tucker a tenere l’Acea attaccata alla partita grazie ad un contro parziale di 7-0. Capitan Mazzarino alla fine del primo tempo, con 5 punti consecutivi, regala ai suoi il +7 dell’intervallo lungo.
Nel terzo periodo sono altri 7 pt. di Shermadini e 4 tiri liberi di un Micov proteso alla ricerca dei falli aversari, a mantenere il vantaggio di tre possesi per Cantù. Roma resta in partita grazie alle straordinarie accelerazioni di Nemanja Gordic in uno-vs-uno ed alla tonicità difensiva di Varnado e Tucker. Dedovic cala sensibilmente durante il terzo periodo. Cantù gioca con il freno a mano tirato, all’insegna del risparmio energetico, che possa consentirle di presentarsi mercoledì alla Adriatic Arena di Pesaro con buona vigoria fisica.
Mentre Roma deve gestire una situazione falli decisamente problematica, Cantù apre l’ultimo periodo con la convinzione di avere la partita sotto il suo totale controllo. L’ottimo Perkins risente dell’assenza di Cinciarini, andando in debito d’ossigeno e non producendo più il buon lavoro svolto sino a questo momento. Sono due triple di un ritrovato Maestranzi a riportare Roma ad un solo possesso di distanza dai loro avversari. Ocorre tutto il mestiere di Perkins nel cercare in penetrazione i falli ospiti, per andare in gita dalla lunetta con ottime percentuali di realizzazione. E’ una tripla di Dedovic a 1’12” dalla fine a dare il primo vantaggio all’Acea che ormai fiuta l’impresa. Sono due liberi di Perkins a dare il successo ai padroni di casa mentre la coriaceità virtussina non è premiata dalla già descritta azione finale.
Bennet Cantù – ACEA Virtus Roma 73-72
Parziali: 22-20; 19-14; 17-17; 15-21
Progressione: 22-20; 41-34; 58-51; 73-72
Sala stampa
Calvani
Abbiamo disputato una partita eccellente. Venivamo dalle prestazioni opache contro Cremona e Sassari in cui molti ci davano per morti. Loro sono stati bravi, in questo momento sono un libro aperto di basket a cui tanti tecnici dovrebbero ispirarsi. Questo per valorizzare la prestazione dei miei ragazzi che hanno avuto la palla del match nelle proprie mani. Ritroviamo il nostro play maker titolare, Maestranzi, autore di una prestazione eccellente. A dispetto dei maligni, avete visto anche voi le reali condizioni di Gigi Datome, che spero di recuperare pienamente per il prossimo impegno. Perquanto riguarda Crosariol, il suo recupero purtroppo per noi non è imminente.
Trinchieri
E ‘stata una partita più rognosa di quanto io temessi, che potevamo perdere, in modo beffardo, a fronte di due soli svantaggi durante l’intero corso del match. Abbiamo tanti meriti ma anche la colpa grava di non aver saputo mantenere il controllo della partita sul nostro vantaggio di dodici punti. E’ difficile per me sapere individuare la causa di questo problema e darne una soluzione. Roma è una buona squadra che fa leva sulla qualità dei singoli per ovviare alla cortezza delle proprie rotazioni. Buono il minutaggio di un Shermadini flaggellato da se stesso e dagli arbitri nella commissione dei cinque falli a sua disposizione che ne costano quasi sempre un condizionamento psicologico. Le assenze di Cinciarini e Basile si sono ripercosse sul finire di gara per un blak out tecnico di uno strepitoso Perkins, in debito d’ossigeno, che ci poteva costare molto caro.
MVP: Nihad Dedovic. Gran bel giocatore il bosniaco dell’Acea, che sta ritornado ai suoi albori splendenti della cantera blaugrana del Barça.
WVP: Marco Mordente. Appena l’ombra del Marco ammirato in casa Armani ed in Nazionale.
Arbitri
Mattioli; Filippini; Capurro
Note
Spettatori 3703; Incasso 40668 euro
Serafino Pascuzzi
Si ringrazia Nino Monti per la foto