AVELLINO – Al termine di una gara piacevole e di un match probabilmente mai stato in discussione, Pesaro espugna il Paladelmauro con merito, sfruttando alla fine le sue rotazioni infinite al cospetto di una Sidigas costretta per gran parte della gara a giocare a zona per evitare troppi falli e dover ricorrere a seconde o terze linee. Certo, giocare e concedere tanti spazi a una squadra come la Scavolini che fa del tiro da tre una delle sue armi più importanti non è scelta saggia, ma nonostante questo ci sono stati tratti in cui i rossi ospiti hanno avuto dei cali, in cui Green e Johnson hanno provato a infilarsi e che hanno portato persino a un -3. Non è bastato, e potrebbe non bastare per chiudere la stagione con in buoni auspici che tutti potevano augurarsi dopo il girone di andata.
Primo quarto dominato dagli sopiti il cui attacco parte a razzo e non sbaglia un colpo specie dall’arco. Sono ben 6 le triple mandate a bersaglio, con 2 a testa per Hickmann e White e 1 per Hackett e Jones. Sono ben 31 i punti mandati a bersaglio da Pesaro, che in difesa fa valere i centimetri dei suoi e ha quella lucidità mentale nel sapere quando premere l’acceleratore e quando potersi concedere break. Così come avviene nel secondo quarto, specie all’inizio. Le invenzioni del solito Green riportano Avellino a contatto, ma l’uomo che sembra poter cambiare la partita è il sorprendente Infanti, che addirittura segna la tripla del -4: sembra poter essere una gara punto a punto, ma nel momento del bisogno i lunghi in maglia rossa si fanno trovare pronti. Jones prima e Cusin poi, firmano il +8 dell’intervallo, un risultato che lascia sicuri gli ospiti e che lascia tanto amaro in bocca agli irpini.
Si prosegue nella ripresa con i soliti strappi, con Pesaro che però sembra apparire meno lucida con un Hickmann confusionario e Lydeka e Jones che si perdono in preziosismi inutili. Salvano la baracca le solite triple di Cavaliero prima e di White poi, ma Avellino ha un cuore sconfinato e tra la fine del terzo periodo e l’inizio del quarto rimette in sesto una gara che sembrerebbe buttata. E’ il lavoro “dentro e fuori” di Golemac prima e di Johnson poi a condurre Avellino, che riesce a tornare anche al -3 al 33′, ma Pesaro si risveglia improvvisamente e guidata dal suo go to guy White chiude la pratica e si prende i due punti col finale di 81-89. Una gara che finisce nel carniere della Scavo meritatamente, che ha avuto il singolo mattoncino stasera da parte di tutti i suoi componenti. Un gioco corale in cui la stella di White può risplendere, senza dimenticare Hickmann e Hackett, che costruiscono molto bene il gioco, e Jones che è implacabile dall’arco e spesso una forza a rimbalzo.
Sidigas Avellino – Scavolini Pesaro 81-89
Parziali: 19-31; 27-23; 18-15; 17-20
Progressione: 19-31; 46-54; 64-69; 81-89
MVP: Di sicuro James White, dominante stasera
WVP: Dico Ron Slay che non mi ha convinto e non ha inciso come sa, anche se comunque Green non è stato il solito artista che conosciamo
Domenico Landolfo