SIENA- Ci risiamo, corsi e ricorsi storici, Montepaschi e Olympiacos incrociano di nuovo le armi nei play off di Eurolega ad un anno di distanza da una delle serie più schizofreniche che questa manifestazione possa ricordare. Come dimenticare una gara-1 nella quale l’Olympiacos letteralmente ridicolizzò Siena vincendo con 48 punti di scarto, concedendo agli uomini di Simone Pianigiani soltanto 9 punti nei primi due quarti e chiudendo la gara con una valutazione di squadra di 123 contr i -2 di Siena? Impossibile davvero dimenticare una serata da incubo come quella, ma altrettanto impossibile è dimenticare gara-2 con Siena che, in sole 48 ore, seppe resettare il tutto e schiacciare i malcapitati avversari sotto 17 punti di scarto: un’escursione di 65 punti in due soli giorni!!!!!!!! Come finì poi la serie lo sappiamo tutti, Siena si impose nelle 2 gare casalinghe e volò a Barcellona. Quest’anno il fattore campo arride ai biancoverdi toscani ma, come abbiamo appena visto, non è poi così determinante poter disporre della bella in casa (l’anno scorso anche il Pana ribaltò il fattore campo con il Barcellona strafavorito e padrone di casa della Final four), molto più importante sarà mantenere il pallino chiudendo 2-0 dopo le prime due partite casalinghe, infatti se Siena saprà andare al Pireo col doppio vantaggio la strada per Istanbul sarà decisamente in discesa ma se, viceversa, gli uomini di Ivkovic dovessero risultare corsari in una delle prime due partite in terra di Tsocana la faccenda si complicherebbe maledettamente. L’Oly, nel suo cammino che ha portato i rossi del Pireo a questo play off, ha dimostrato una solidità casalinga davvero notevole mantendo sempre il fattore campo fatta salva la sconfitta col Cska ma, data la forza straordinaria dei russi, quella sconfitta non appare meritevole di alcuna considerazione. Viceversa, in trasferta, Spanoulis e compagni hanno banchettato soltanto a Nancy e contro il Galatasary dimostrando una vuolnerabilità, lontani dal Pireo, che fa ben sperare McCalebb e soci. L’Oly appare molto più squadra dell’anno passato, c’è molta più compattezza, molta più umiltà, gerarchie ben disegnate, con Spanoulis leader incontrastato, anche se i rossi hanno perso giocatori del calibro di Teodosic e Bourousis vedendo calare il tasso tecnico totale. La guida di Ivkovic da assolute garanzie di sapienza ed esperienza e i vari Antic, Printezis, Papadopoulos, Pelekanos e compagnia costituiscono un roster di prim’ordine. Per Siena le difficoltà verranno, come al solito, nel pitturato: al cospetto dei vari Antic, Keselj, Glyniadakis e Papadopoulos i campioni d’Italia opporranno una batteria di lunghi decisamente più bassa e leggera con l’atipicità di Lavrinovic, la sostanza di Stonerook e la classe infinita di Andersen, ci sarà bisogno pure della voglia di Michelori e della verticalità di Ress per contrastare lo strapotere fisico dei greci sotto le plance. Magari Siena si fa preferire sul perimetro dove, ad uno Spanoulis decisamente fortissimo e molto accentratore, si opporranno la miglior coppia di play del continente, McCalebb-Zisis, ed una batteria di esterni composta da Moss, Rakocevic, Aradori e Carraretto che danno ampie garanzie.
Cifre alla mano Siena segna di più ed ha una valutazione totale di squadra migliore, tira meglio dall’arco, dalla lunetta, prende più rimbalzi e distribuisce più assists, l’unica voce statistica dove l’Olympiacos si fa preferire è nel tiro da 2: auguriamoci per una volta che i numeri siano lo specchio di ciò che accadrà in campo.
La serie sarà durissima e, molto probabilmente, si protrarrà almeno fino alla quarta partita senza escludere un arrivo in volata in gara-5. Intanto si comincia mercoledì 21 marzo, primo giorno di primavera, alle 20,45 al Palaestra e si replica due giorni dopo sempre in viale Sclavo; poi ci si trasferisce in Grecia per gara-3 che verrà disputata il giorno 28 marzo…………………….dopo si vedrà. E’ ovvio che un 2-0 dopo le prime due sfide proietterebbe Siena verso Istanbul, inutile ribadirlo, mentre un 1-1 galvanizzerebbe oltre modo i greci e metterebbe loro in mano il pallino del fattore campo, cosa da evitare assolutamente.
Alessandro Lami