REGGIO EMILIA – Il rettilineo prima del traguardo finale. Un traguardo per velocisti, come nella migliore tradizione delle corse a tappe più importanti. E la Trenkwalder, a questo traguardo, ci arriva trainata dal suo “treno” per la volata. Ci arriva in posizione che pare privilegiata, se si analizza il calendario, solo sulla carta, però. Già, perché se le big sono state tutte affrontate nel tour-de-force terribile di inizio marzo, ora occorrerà affrontare le squadre che lottano per non retrocedere, una via l’altra. Con qualche intermezzo di squadre comunque affamate, che si giocano un posto playoff e che giocheranno con il coltello fra i denti. La vittoria di Sant’Antimo ha ridato energia mentale agli uomini di coach Menetti, usciti con le ossa rotte da Pistoia dopo una gara incredibile, dominata per metà per poi crollare fragorosamente, racimolando la miseria di 12 punti in un tempo intero, con la “perla” dei 3 in un quarto. Ma non solo le energie mentali sono state recuperate, anche la consapevolezza e la cattiveria agonistica, che fino ad ora erano totalmente mancate nel girone di ritorno. Ora il destino dei reggiani dipende solo da se stessi, potendo contare su tre gare interne e due esterne e, comunque, una in più delle altre concorrenti alla promozione, vantaggio enorme a cinque turni dal termine. Ma al di la di questo aspetto, comunque di importanza capitale, l’aspetto positivo è che giocatori importanti come Filloy e Taylor sono tornati ad essere decisivi, al fianco di un Robinson parso un filo appannato nelle ultime uscite a livello di impostazione e di ritmi dettati. E questo, per gli equilibri reggiani, fa tutta la differenza del mondo, in un momento dove una singola giocata può cambiare le sorti di una sfida soltanto e, perché no, di un’intera stagione. Ed in via Guasco, sabato sera, arriverà l’ex di turno, quel Franco Marcelletti che in Emilia ricordano in tanti con immutato rispetto, per il suo amore per il basket e per la sua passione, che lo ha portato a giocarsi diversi campionati al vertice, in momenti diversi, per i colori biancorossi. E proprio il “professore” ha saputo dare una identità ben precisa alla sua Domotecnica Ostuni, fondandola sui principi a lui cari, ovvero sulla difesa e sul sacrificio di ogni giocatori per i compagni. Squadra giovane e con tanti nomi interessanti quella Pugliese, nella cui splendono i talenti di Jaka Klobucar e di Marek Jurevicus, guardia ed ala di una formazione ben armonizzata dal play tascabile Aaron Johnson, tra i leader di Legadue con quasi 5 assist ad incontro. Sotto le plance sarà interessante il duello tra il baby prospetto reggiano Cervi e Robert Diliegro, italo-americano scovato con la solita maestria dallo stesso Franco Marcelletti nel sottobosco collegiale USA. Reduce dal turno di riposo, la formazione ostunese ha tutte le caratteristiche necessarie per mettere in difficoltà la formazione biancorossa, mediante ritmi controllati e pick&roll mortiferi, tra i talloni d’Achille dei reggiani, che, comunque, hanno vissuto una settimana tranquilla e proficua in palestra e si preparano ad affrontare l’ultimo km tirando al massimo, per cercare di arrivare a braccia alte sul traguardo finale.
Palla a due al PalaBigi di Reggio Emilia sabato sera, ore 20.30. Arbitreranno Ursi, Beneduce e Bertelli
All’andata la Trenkwalder si impose al Palapentassuglia di Brindisi per 83-88 dopo una gara condotta con piglio e cinismo giusti dall’inizio alla fine, coronando un periodo d’oro che la portò a chiudere il girone d’andata con 4 punti di vantaggio sulle inseguitrici, vantaggio che le recenti opache prestazione esterne hanno quasi annullato. Chissà che per la reggiana dei canestri non sia un nuovo inizio, con la possibilità di generare un colpo di reni decisivo per la promozione.