PESARO – La Scavolini Siviglia deve sudare solo due quarti per avere ragione di una Vanoli Braga giunta in riva all’Adriatico forse ancora ebbra per le festività pasquali ma, molto più probabilmente, non sufficientemente motivata, visto che i risultati del turno l’avevano già ulteriormente avvicinata alla salvezza ancor prima di giocare.
Il coach Caja aveva preparato uno scontro a viso aperto, privo di particolari tatticismi, confidando forse nel fatto che in più di un’occasione in questo campionato i pesaresi si erano complicati la vita con le proprie mani contro le cosiddette “piccole”; in effetti, complici i primi due quarti in cui i padroni di casa avevano a tratti giochicchiato, per un tempo la sua squadra è riuscita a rimanere in partita senza strafare ma poi, al ritorno in campo dopo la pausa lunga, la Vanoli Braga si è sciolta non appena il match è salito di intensità.
Una resa prematura che però il coach pavese ha accettato di buon grado, consapevole che la Scavolini Siviglia di oggi era forse troppo in palla per sperare in un colpaccio e che, dopo tanti buoni risultati ottenuti nelle ultime settimane, un certo rilassamento dei suoi era forse fisiologico.
Senza il suo centro titolare Cusin la Scavolini riesce ad allungare verso la metà del primo quarto grazie al suo sostituto Lydeka, autore di 13 punti nei soli primi 10 minuti e vero trascinatore dei biancorossi; tuttavia fino a tre minuti dalla fine del primo quarto i pesaresi, pur con una buona produttività offensiva non erano riusciti ad allungare a causa di qualche palla persa di troppo che aveva consentito ai cremonesi di ottenere qualche canestro facile in contropiede, oltre ai consueti punti da sotto di Milic.
E’ stato proprio grazie a 11 punti segnati dal centro lituano negli ultimi tre minuti che i padroni di casa sono passati dal 9-12 al 24 -16 di fine primo quarto.
Al rientro in campo la Scavolini Siviglia riesce a mantenere piuttosto agevolmente un vantaggio a cavallo della doppia cifra; Lydeka rifiata in panchina e lascia spazio ad Urbutis, ma sono Hackett e White a tenere alto il ritmo dei padroni di casa.
Le cose cambiano sul finire del quarto quando, dopo avere toccato anche il +13 (39-26 con una tripla di Hickman a tre minuti dalla fine), la Scavolini Siviglia deve fare i conti con la zona ordinata da Caja; i ragazzi di Dalmonte tornano a perdere qualche palla di troppo e così, con Tusek e Rich sugli scudi, la Vanoli Braga torna anche sul -3 (39-36) con un canestro di Tusek a poco più di un minuto dalla fine.
Sul finale due triple di Hickman e Jones bucano la zona e permettono ai padroni di casa di chiudere un primo tempo su un vantaggio più meritato (47-40).
Al ritorno la partita la Scavolini Siviglia ottiene subito l’allungo e la partita perde rapidamente di interesse, complice anche qualche fischio arbitrale di troppo che spessa il ritmo ma che comunque permette ai padroni di casa di tenere sempre agevolmente il controllo sul match.
Lydeka piazza subito due punti in apertura ma poi è White segnare a ripetizione dal campo e dalla lunetta. La parola fine sulla partita viene scritta circa a metà frazione, quando gli arbitri fischiano un fallo antisportivo piuttosto dubbio a Rich su un canestro realizzato dallo stesso White; sulla rimessa in campo l’ala americano piazza subito una tripla con cui i suoi volano sul 63-44 con un parziale di 16-4 dal ritorno sul parquet.
Di lì in poi il match non ha praticamente più niente da dire; fino alla fine del terzo quarto la Vanoli Braga quanto meno ci prova e la partita è ancora vera, come testimoniano comunque i tanti falli fischiati, ma poi, dopo che la frazione si chiude sul +18 (73-55), al ritorno in campo si assiste al più puro del garbage – time.
Dalmonte fa entrare in campo tutte le sue seconde linee ma ormai Cremona non ha neanche più le forse per limitare il passivo e la frazione si chiude con un eloquente parziale di 13-9.
Ciò non inficia però l’ottima prestazione collettiva dei padroni di casa, capaci di chiudere con il 665 da 2, un 56 % complessivo al tiro e 15 assist complessivi, a testimonianza di un eccellente condizione psicofisica e di una prestazione spettacolare che il pubblico ha dimostrato di gradire assai dopo la sconfitta del derby.
Per la Vanoli Braga, come si diceva, una sconfitta tutto sommato indolore, visto che i risultati degli altri campi l’hanno avvicinata ulteriormente alla salvezza; l’unico ad essere uscito probabilmente dal campo con più di qualche cattivo pensiero è stato Daniele Cinciarini, pesarese purosangue a più riprese “beccato” da quello che era il so pubblico fino a qualche tempo fa.
Sala Stampa
Dalmonte
“Alla fine è sembrato tutto facile, ma avevo grande timore di questa partita, visto il grande momento che stava attraversando Cremona. Quindi se alla fine l’impressione è stata quella di una vittoria in scioltezza, grande merito va dato a tutti i nostri giocatori, i quali hanno dato il 100 % e forse anche qualcosa in più in tutti gli aspetti del gioco, anche per sopperire all’assenza di Cusin. Adesso dobbiamo confermare questo nostro atteggiamento anche per le prossime partite se vogliamo riuscire ad arrivare ai Playoffs ed arrivarci in una buona posizione.”
Caja
“La Scavolini Siviglia ha disputato un’ottima partita mettendo in mostra una pallacanestro di grande qualità; noi nel primo tempo abbiamo prodotto un grande sforzo per rimanere in partita ed in parte ci eravamo riusciti ma già la tripla di Jones sulla sirena di metà gara ci aveva tagliato un po’ le gambe e poi, al ritorno in campo, qualche bel canestro di Pesaro ci ha demoralizzato ulteriormente. Nel secondo tempo non c’è stata quindi storia ma più per merito della Scavolini Siviglia che per demeriti nostri; noi non avevamo più sufficienti energie per riuscire a combinare qualcosa di buono in attacco e ben presto abbiamo un po’ perso la testa.”
Scavolini Siviglia Pesaro – Vanoli Braga Cremona 86-64
Parziali: 24-16; 23-24; 26-17; 13-9
Progressione: 24-16; 47-40; 73-55
MVP: i trascinatori in questa indiscutibile vittoria dei pesaresi sono stati White e Lydeka, ma il premio di mvp va dato al lituano per quanto fatto vedere in campo ma anche quale riconoscimento per gli evidentissimi miglioramenti messi in mostra da un anno e mezzo a questa parte, ovvero dal suo arrivo tra le fila della Scavolini Siviglia.
WVP: molti giocatori in ombra tra i giocatori di Caja, ma fra tutti Perkovic si fa “preferire” non solo per la sua assenza offensiva ma anche per essere stato letteralmente spazzato via in difesa da Lydeka.
Giulio Pasolini