SIENA – La partita vera è durata appena un quarto, con Avellino che ha sfruttato la trance agonistica di Golemac autore di 8 dei primi 12 punti della sua squadra prima di arrendersi, dapprima piano piano e poi di schianto nel corso del terzo quarto. Troppe le assenze tra le file dei lupi avellinesi per sperare di reggere botta con una Montepaschi comunque anch’essa decimata dagli infortuni. Vitucci ha ruotato 9 giocatori ma i minutaggi di Spinelli, Soloperto e Ferrara ci dicono che, in pratica, solo 6 giocatori hanne cercato di tenere botta con Marques Green sugli scudi rimasto sul parquet per tutti i 40 minuti. E proprio il piccolissimo statunitense è risultato essere il migliore dei suoi, buone le sue cifre con 25 punti e 24 di valutazione ma soprattutto ottimo il suo atteggiamento, la sua voglia, la sua determinazione. Accanto a lui un buon Johnson, anche lui rimasto in campo per lunghissimi minuti, che non è risultato devastante sotto canestro come nell’incredibile prova offerta contro Caserta (22 rimbalzi!!), ma che è pur sempre un punto di riferimento per la squadra campana. Tolti i due americani, e già detto della furia agonistica di Golemac in avvio di partita, Vitucci ha avuto davvero ben poco da tutti gli altri. Spinelli, Infanti e Soloperto non hanno inciso più di tanto ed anche i 3 soli punti di Gaddefors in 28 minuti di utilizzo ci dicono che Green e Johnson hanno dovuto lottare pressochè da soli contro la munita fortezza senese. Anche Slay è apparso molto deludente segnando a ripetizione soltanto quando la partita era abbondantemente conclusa. Gli avellinesi hanno avuto un discreto 36% al tiro da 3 ed un ottimo 14/15 ai tiri liberi perdendo, però, in maniera netta la lotta sotto le plance con 26 catture contro le 38 degli uomini di Simone Pianigiani. Questo dato stupisce sia per la presenza, tra le file ospiti, di uno specialista in materia come Linton Johnson, sia per la scarsa attitudine fin qui dimostrata dalla Mens Sana in questo specifico settore. Ma evidentemente ieri sera era una serata speciale, e lo si era intuito già prima dell’inizio vedendo incredibilmente nei 12 quel Rimantas Kaukenas accolto da un boato assordante al suo rientro dopo 5 mesi dal terribile infortunio di Cremona. Il lituano si è allenato solo un paio di volte in settimana coi compagni e ieri sera è rimasto 40 minuti in panchina, ma il suo rientro ormai è cosa fatta e l’apporto che potrà dare nella corsa allo scudetto potrebbe essere determinante. Serata speciale, dicevamo, ed infatti in borghese, accanto ai malandati Michelori e Rakocevic, c’era anche l’ultimo arrivato Maciulis il futuro del quale verrà deciso nelle prossime ore. Non poteva poi passare inosservato l’ex più amato: Terrel McIntyre, il piccolo grande uomo ha assistito alla vittoria dei suoi vecchi compagni ed è stato osannato da tutto il pubblico.
In campo Siena ha fatto polpette degli avversari grazie soprattutto, stavolta, alla batteria degli italiani. Pianigiani aveva dichiarato alla vigilia che, stante l’infermeria così affollata, ci sarebbe stato bisogno di tutti molto più del passato, e così è stato. Soprattutto Carraretto e Aradori hanno risposto presente con una prova davvero buona. L’ex trevigiano ha collezionato una serata pressochè irripetibile, per lui 10/11 al tiro, 4 recuperi, 23 punti, 29 di valutazione, inutile dire che è risultato il migliore in campo, ma il buon Pietro non è stato da meno e, infatti, per lui si segnala una doppia doppia con 17 punti frutto di 7/10 al tiro e 10 rimbalzi per 25 di valutazione. Accanto ai due indigeni ottima anche la prova di Ress preciso al tiro ed autore di 2 bombe determinanti per l’allungo decisivo. Ma 7 uomini in doppia cifra di valutazione ci dicono che anche i vari McCalebb, Zisis, Stonerook, Andersen hanno fatto la loro parte come sempre rendendo quest partita molto più facile del previsto. Limitatissimo l’impiego di Moss sofferente per la pubalgia e confortante quello di Lavrinovic che, in soli 19 minuti, è andato in doppia cifra di valutazione ed ha catturato 9 rimbalzi.
In definitiva una prova tranquilla per la Montepaschi, con gli ospiti che sono esistiti solo fino al 17-14 in loro vantaggio per poi scomparire dalla scena dominata dai locali. Siena ha tirato benissimo dall’arco, ha dominato a rimbalzo, ha chiuso 139-60 per valutazione totale, ha controllato in scioltezza per 25 minuti abbondanti. Ora la classifica dice che Siena ha 4 punti di vantaggio su Cantù con lo scontro diretto a favore, e dovrà giocare pure una partita inpiù dei brianzoli, e 6 punti su tutte le altre. A 5 giornate dalla fine della regular season possiamo forse dire che il primo posto appare ipotecato.
Montepaschi-Sidigas 109-79
Parziali: 26-19, 28-21, 26-14, 29-25
Progressione: 26-19, 54-40, 80-54, 109-79
Sala Stampa
Vitucci
L’allenatore ospite non è venuto in sala stampa, non abbiamo capito perchè, ed ha trovato pure il modo di battibeccare con qualche tifoso che gli ha rinfacciato alcune piccate dichiarazioni dopo la partita dell’andata. Ha solo risposto estemporaneamente ad un paio di domande fatte nel tunnel che conduce agli spogliatoi riconoscendo la superiorità di Siena, sottolineando la poca reattività dei suoi giocatori e l’incapacità di reagire alla fuga di Siena. Si è augurato qualcosa di più per la prossima gara con Milano ed ha avuto parole non proprio tenere per Lauwers che è “fuggito” da Avellino. Tutto qui.
Pianigiani
Sono molto contento, finalmente una serata tranquilla e ci voleva. Abbiamo trovato Avellino che, in quanto a rotazioni ridotte e problemi fisici, stava forse peggio di noi, dopo un loro buon inizio abbiamo preso il comando delle operazioni e non lo abbiamo più lasciato. Mi fa piacere vedere come i miei giocatori lavorano in palestra e come rispondono sul campo alle avversità che quest’anno non ci lasciano. Kaukenas si è allenato solo 2 volte con la squadra e quindi aspettiamo di vedere come reagirà prima di ributtarlo nella mischia. Maciulis lo stiamo valutando, abbiamo l’ultimo tesseramento disponibile e dobbiamo spenderlo bene, il lituano conosce bene il basket italiano, si è allenato bene con noi anche se ancora manca del ritmo partita a certe intensità. Sappiamo che la strada per il sesto scudetto consecutivo sarà difficilissima, noi ci proveremo fino in fondo anche se dovremo battere sentieri sconosciuti e diversi dal passato. Importante mantenere il fattore campo e raggiungere il primo posto alla fine della regular season.
MVP: Carraretto su tutti autore di una prova straordinaria, forse la migliore della sua carriera, accanto a lui un ottimo Aradori e, per gli ospiti, il solito folletto imprendibile Marques Green.
WVP: Gaddefors: 28 minuti durante i quali non ha inciso mai.
Alessandro Lami