FORLI’ – Padrona del proprio destino. E’ con questa certezza che la FulgorLibertas esce dal terzultimo turno di regular season, per effetto della bella vittoria su Verona e della contemporanea sconfitta di Sant’Antimo a Brindisi contro l’Asssi Ostuni, che permette ai romagnoli di affiancare Cittadini e compagni, riaprendo quindi i giochi per la salvezza. Potrebbe paradossalmente bastare così alla FulgoLibertas, qualora la squadra di Di Carlo non riuscisse più a far punti, ma vien difficile pensare che Imola, praticamente già salva, possa non essere prevaricata dalle maggiori motivazioni di Sant’Antimo nell’ultima giornata. Insomma, il cammino è ancora lungo e difficile, ma il passo appena compiuto dalla compagine biancorossa è importante, e soprattutto, dà morale ad una squadra che aveva tanto bisogno di ritrovarsi proprio sotto l’aspetto caratteriale e motivazionale.
Al Palafiera il nemico più temuto alla vigilia del match contro gli scaligeri era il Palafiera stesso. La protesta era nell’aria e l’agghiacciante silenzio dei 2700 spettatori, comunque tanti per un anticipo televisivo del venerdì, viene rotto per oltre tre quarti di gioco solo dai 20 tifosi gialloblù arrivati dalla città di Romeo e Giulietta. Alla presentazione della squadra, i numerosi striscioni esposti sugli spalti non lasciano dubbi sul sentimento di sfiducia, rabbia e delusione che accomuna tutti i tifosi forlivesi, e l’atmosfera in cui i ragazzi di Vucinic giocano è surreale.
In avvio Vrona stenta in attacco, ma poi recupera il 5-0 impostogli dai padroni di casa, ben presenti sotto canestro, a rimbalzo. Tentano perfino la fuga i ragazzi di Martelossi, portandosi avanti con la tripla di McGrath, seguita da un buon canestro di Waleskowski, ma è un fuoco di paglia. Non siamo nemmeno a metà del primo quarto quando Vucinic ordina la zona 2-3, che non verrà più abbandonata per tutta la gara. E’ la mossa vincente. Verona va in bambola e comincia giocare in modo svagato e con poca convinzione, quasi oltraggiosa nei confronti dei propri tifosi che hanno affrontato la trasferta. La Tezenis non regala nulla, sia chiaro, ma l’impegno sembra quasi difettare negli scaligeri, eccezion fatta per Porta, unico gialloblù a portare a casa la pagnotta, con tanto di trentello e 25 di valutazione. Facile pensare che i veneti possano aver affrontato il match con la testa alla prossima partita del PalaOlimpia, contro Veroli, vero e proprio spareggio playoff. I ragazzi di Vucinic sono bravi, giocano applicati e concentrati e questo basta, di fronte ad una Tezenis che, come da statistiche, continua a litigare col tiro dalla lunga (2/8 da 3 punti nel primo tempo) Il +11 di fine primo tempo porta le firme di Poleti e Borsato . Il primo cattura 5 dei 20 rimbalzi concessi dagli ospiti e realizza ben 10 punti; il secondo ha il merito di infilare uno strabiliante 3/3 dai 6,75. All’intervallo lungo, oltre a Poletti, in doppia cifra anche Roderick (11) oltre agli 8 punti di Huff ed i 9 di Coleman.
Al rientro dagli spogliatoi qualcosa però non va. West lancia il guanto di sfida a Roderick col clasico alley-oop, e l’americano in maglia Marcopolo accetta il duello. Il risultato? Esteticamente niente male! Penetrazioni e sottomano di pregevole fattura, ma in tutto questo, a perderci, è Forlì, nella cui economia di gioco Roderick ha decisamente un peso specifico maggiore che non West per Verona. Nel giro di pochi minuti il tabellone vede completamente azzerato il vantaggio casalingo e Vucinic richiama la squadra in panca per parlarci sù. L’uscita dal time-out è di quelle convincenti.
Forlì sciorina tutti i miglioramenti fatti in questi giorni, giocano di squadra, insieme, compatti, con una difesa che, a parte qualche amnesia, lascia passare veramente poco. Perfino Coleman pare somigliare ad un giocatore di basket! L’ottima prestazione difensiva dei romagnoli viene corroborata da una serata di vena in attacco ed i numerosi rimbalzi catturati dalle maglie biancorosse, trovano giustizia nella commutazione positiva sull’altro lato del campo.
Forlì sembra addirittura dilagare quando Borsato imbuca il 77-65 al 35′. Ma Verona ha un sussulto forse d’orgoglio, o più semplicemente è Forlì che potrebbe avere finito la benzina. I padroni di casa soffrono e flettono quando Vucinic si trova costretto a dare minuti di gioco al giovane Basile, ma quando si avvicinano i fatidici 3 minuti finali, ultimamente letali per Forlì, Natali sale in cattedra. Due triple del giovane toscano, seguite da un preziosissimo rimbalzo, poi trasformato in 2 punti da T-Rod, riportano la Marcopoloshop.it sul +12 al 38′. Può calare quindi il sipario sul definitivo 91-81, col Palafiera che infine si scioglie in un applauso ed un abbraccio collettivo ai ragazzi in canotta biancorossa.
Sala stampa:
Vucinic
“Era tanta la paura nei ragazzi, dopo le ultime sconfitte cocenti, come quella di Brindisi. Ed invece sono stati bravi a rimanere uniti e concentrati fino alla fine. Per quanto riguarda la zona, ultimamente chi l’ha usata è sempre stata premiata contro Verona. Siamo stati bravi a tenere la zona per così tanti minuti, facendo vedere un’ottima mobilità. Quanto a Nicola Natali erano in pochi, ad inizio stagione, a sostenere che lui potesse tenere la LegaDue, però bisogna fare i complimenti solo a lui se è arrivato a questi livelli,per la sua tenuta mentale, per il lavoro duro e per la persona che è. Questa sera tutti hanno dato un contributo in modo diverso. Da Casoli, che ha fatto sentire il suo peso e la sua esperienza, a Poletti, che già veniva da una buona partita a Brindisi e ha confermato di essere in crescita. Lo stesso Coleman è in crescita ed ha fatto bene, Ora speriamo in qualche risultato favorevole, ma dobbiamo solamente pensare a Pistoia.”
Martelossi
“Fermo restando che dobbiamo fare i complimenti agli avversari, in particolare mi vengono in mente due canestri di Natali davanti a me, che hanno chiuso la partita con grande bravura ed erano anche immarcabili, se vogliamo, però il nostro torto è stato quello di permettere a Forlì che arrivassero fino a lì con grande fiducia. Dovevamo essere più determinati e concreti prima, aggressivi e mettere un pò più le mani addosso come si conviene in questi momenti della stagione, e allora non avrebbero fatto 48 punti nel primo tempo e non sarebbero arrivati in fiducia nel finale. Voi giornalisti avete caricato di importanza la prossima partita in ottica Playoff, e questo solitamente condiziona la partita precedente.”
Marcopoloshop.it Forlì – Tezenis Verona 91-81
(22-19; 26-18; 17-22; 26-22)
MVP: al di là delle statistiche, che premiano probabilmente altri, vedasi Roderick, è qui giunto il momento di celebrare Nicola Natali. Determinante nel finale, con le sue triple, ha dimostrato fermezza, decisione e soprattutto maturità. Quando si dice “crescere nelle aversità”.
WVP: La sua squadra non corre, non è concentrata su nulla che non sia il determinante match spareggio per i play off di settimana prossima. Tutta colpa dei giornalisti afferma Martelossi. Colpa sua affermiamo noi.
Massimo Framboas