SIENA – Partiamo con una considerazione: se la Montepaschi fosse stata per tutto l’anno quella vista ieri sera, e principalmente quella del secondo tempo, staremmo parlando di una squadra che a malapena entrerebbe nei Playoff, viceversa se Bologna avesse sempre giocato come al Palaestra probabilmente avremmo la candidata numero uno alla vittoria finale, ma così non è. E allora cos’è successo? Secondo noi un po’ di casualità, un po’ di demeriti toscani e tanti, tantissimi meriti bolognesi.
La casualità: Siena è la quarta squadra del campionato nel tiro da 3 ma ieri sera ha chiuso con un misero 3/12 dall’arco assolutamente insufficiente per aprire la scatola difensiva di Finelli, Bologna, dal canto suo, è l’ultima squadra della Lega nel tiro dai 6,75 ma ieri sera i giocatori felsinei vedevano il canestro senese grande come una vasca da bagno ed hanno chiuso col 42% dall’arco scavando il solco decisivo proprio con 3 bombe di Chris Douglas Roberts.
I demeriti senesi: già detto della mira assolutamente fuori centro dei tiratori di Pianigiani c’è da mettere in conto pure una serata assolutamente storta di Andersen, il principale fattore offensivo dei campioni d’Italia, che ha chiuso con 1/8 al tiro e il 10/23 dei due lituani di solito spine nel fianco delle difese avversarie. Inoltre l’atteggiamento: nel momento in cui Bologna ha saputo dare la sterzata decisiva alla gara i senesi si sono intestarditi in iniziative individuali che sono andate a cozzare inevitabilmente nella munita difesa bianconera e la frittata è stata servita. Aggiungiamo pure che praticamente tutti i confronti diretti sono stati vinti dai giocatori bolognesi.
Ma veniamo alla ragione principale della vittoria della Virtus e cioè i meriti dei giocatori della Canadian. L’atteggiamento nettamente più incisivo e la voglia, comprensibilmente più forte degli uomini di Finelli, hanno fatto la differenza, i ragazzi in canotta bianconera hanno mostrato una maggiore fisicità, una maggiore determinazione, una gran voglia di sbucciarsi i gomiti, hanno dominato sotto le plance ed hanno praticamente vinto tutti i duelli uno contro uno. Poeta non ha subito più di tanto la prepotente forza fisica di McCalebb, Koponen è risultato imprendibile per la difesa avversaria e soprattutto per Aradori, i lunghi bolognesi hanno fatto polpette dei diretti avversari sotto canestro. Quello dei rimbalzi è da sempre il tallone d’Achille di questa Montepaschi e ieri sera i senesi si sono trovati di fronte la migliore squadra del lotto per rimbalzi presi e il miglior rimbalzista in assoluto, quel Sanikidze che anche ieri sera ha catturato 15 palloni vaganti sotto le plance. Finelli ha poi avuto abbastanza anche da qualche giocatore che in passato è stato sotto la lente della critica, come Vitali, ed ha potuto beneficiare di una buona presenza di Gigli, manco a dirlo sotto i tabelloni, capace di catturare 9 rimbalzi pure lui.
Una Canadian che in pratica ha giocato in 6 e mezzo (il mezzo è Lang in campo solo 13 minuti con un fatturato di 2 punti e -1 di valutazione, anche se ha dato un contributo prezioso nella limitazione di Andersen), ma che ha avuto cose notevoli dal proprio starting five con Koponen e Sanikidze sugli scudi ed un Douglas Roberts che ha tirato forse troppo, 9/21 per lui, ma che ha avuto il merito di accendersi proprio nel momento in cui Bologna è volata via.
A livello di cronaca c’è da notare il sostanziale equilibrio dei primi due quarti, lo strappo decisivo da parte della Virtus nel terzo quarto, il tentativo senese di rientrare dal -20 che ha portato Siena fino al -7 senza però dare mai l’impressione di poter riagguantare una partita che Bologna ha strameritato di vincere. In definitiva La Virtus è l’unica squadra d’Europa, insieme all’Olympiacos, che ha battuto 2 volte Siena. Non ci sono riuscite corazzate come Milano e Cantù e neppure vere portaerei europee come Barcellona e Real Madrid, questo non significa certo che Bologna sia una superstar europea, ma sicuramente significa che Siena soffre maledettamente la fisicità e l’atleticità dei lunghi di Finelli e, quindi, per Pianigiani è probabilmente suonato un campanello d’allarme perchè, trovando di nuovo Bologna nei play-off (la cosa è possibile a livello di semifinale), le difficoltà per i biancoverdi sarebbero notevoli. Intanto la Canadian è ora attesa da una partita importantissima con Cantù, all’Unipol Arena si deciderà il secondo posto, con Milano in agguato, e si decideranno anche le piazze che vanno dal quarto al sesto posto con Sassari e Pesaro a contendere proprio alla Virtus il privilegio di accodarsi alle tre grandi e poter così avere il vantaggio del fattore campo.
Montepaschi-Canadian Solar 69-78
Parziali: 21-22, 21-19, 10-26, 17-11
Progressione: 21-22, 42-41, 52-67, 69-78
Sala Stampa
Finelli
“Faccio i complimenti ai miei giocatori, stasera davvero una bella Virtus, siamo stati solidi anche perchè di fronte abbiamo avuto una squadra che, benchè già sicura del primo posto, ha messo in campo una gran determinazione ed ha giocato una partita “vera” e questa è un’ulteriore nota di merito per i nostri colori. Benissimo la lotta sotto i tabelloni e bene la nostra difesa che ha limitato a soli 69 punti il loro attacco. Mi sento di dire che questa è stata la nostra migliore prestazione fuori casa dell’anno. La nostra umiltà ci ha permesso di lottare su ogni palla col coltello tra i denti, di sbucciarci i gomiti gettandoci su ogni pallone e di fare tanto lavoro sporco. Ora, certamente, non incontreremo Siena nei quarti non potendo più arrivare ottavi e questa è una buonissima notizia perchè, al di là della soddisfazione di essere 2-0 nei confronti dei campioni d’Italia, non posso pensare di aver pareggiato il gap. Loro restano più forti, il gap magari si è ristretto ma Siena sta preparando i play-off col primo posto in tasca e quindi è molto probabile che abbiamo affrontato una squadra non al 100%, fra 20 giorni saranno diversi e, soprattutto, avranno anche molti rientri importanti e cambieranno volto. Non dimentichiamo che Siena, col primo posto matematico, anche negli anni scorsi ha tirato i remi in barca perdendo in casa con Avellino, l’anno scorso, e con Treviso due anni fa, quindi niente trionfalismi fuori luogo o discorsi di scudetto.”
Pianigiani
“Complimenti alla Virtus che ha vinto meritatamente, è ovvio che soffriamo l’atleticità dei loro lunghi perchè è già la seconda volta che questo avviene. Quando loro hanno dato lo strappo decisivo noi ci siamo intesarditi in iniziative personali e ci siamo disuniti perdendo troppo contatto. Sappiamo che nei Playoff dovremo battere altre strade rispetto a quelle consuete e siamo pronti a lottare con le armi che abbiamo e con i problemi che ben conosciamo. Cercheremo di recuperare quanto prima gli infortunati.”
MVP: Scelta troppo facile: Sanikidze dominante su ambedue i lati del campo.
WVP: Serataccia di Andersen sovrastato dai lunghi avversari.
Alessandro Lami.