PESARO – Alla fine le speranze di quarto posto sono rimaste intatte ma quanta fatica per la Scavolini Siviglia avere ragione di un’Acea dignitosa come ha voluto Calvani alla vigilia ma che, onestamente, non ha mai dato la dimostrazione di volere e credere veramente in una vittoria che in effetti non avrebbe dato un sapore molto diverso a questa opaca stagione.
Nel secondo tempo il pubblico di casa, dopo avere assistito a due quarti paragonabili a poco più di un buon allenamento, ha realmente sudato freddo al cospetto di una Scavolini Siviglia un po’ troppo presuntuosa e superficiale; alla fine hanno avuto ragione i ragazzi di Dalmonte, perché per avere la meglio su questa Virtus Roma volenterosa ma con poca benzina in corpo è bastato solo qualche minuto di reale intensità, ma per lunghi tratti si è temuto che, come è successo altre volte, una stagione eccellente potesse essere rovinata da un ingiustificato calo di concentrazione.
Così non è stato e allora onore a White, per larghi tratti inarrestabile per la difesa avversaria, ed a Hickman, ancora una volta match winner nel finale, con i quali la Scavolini Siviglia si prepara all’ultima giornata che le dirà se potrà aggiudicarsi una preziosa quarta piazza nel tabellone dei Play-offs; per l’Acea invece la stagione termina qui, con una prestazione orgogliosa, seppure anche oggi un po’ a corrente alternata, che lascia qualche rimpianto per ciò che sarebbe potuto essere in questa stagione ed in realtà non è stato.
Il primo quarto rispecchia abbastanza fedelmente le aspettative della vigilia, ovvero quelle di una partita di campionato fra una squadra senza troppe motivazioni ed una squadra alla ricerca della vittoria con il minimo sforzo.
Dalmonte parte ancora con Urbutis in quintetto, ottenendo anche discrete cose dal lituano, ma Calvani (come d’abitudine assai applaudito su questi lidi) replica addirittura con il baby Gorrieri al posto di Datome, in panca con i postumi dell’influenza insieme ad un Crosariol ancora acciaccato; l’occasione è ghiotta per White che, marcato proprio da Gorrieri, segna infatti 9 punti nel solo primo quarto.
Ma l’Acea, pur con qualche palla persa di troppo, gioca con la leggerezza di chi non ha niente da chiedere alla partita e riesce a mantenersi costantemente in scia; che le intenzioni di Calvani non siano comunque delle più bellicose si capisce anche dal fatto che nel secondo quarto entrerà in campo anche l’altro baby Marchetti.
Nei primi dieci minuti gli ospiti hanno buone cose da Mordente (8 punti nel primo quarto) e non chiudono in vantaggio solo per una tripla nel finale di Cavaliero (22-20 il parziale).
Al ritorno in campo la Scavolini Siviglia prova a più riprese l’allungo; Cavaliero rimane a lungo in campo e smazza più di un buon assist ma i pesaresi non affondano mai il colpo così, tra una tripla di Tonolli e qualche canestro di Varnado, a metà tempo si è ancora in parità a quota 31.
Sono due canestri di Hackett a propiziare quel mini break che rimarrà fino alla pausa lunga; si va così negli spogliatoi con l’impressione che la Scavolini Siviglia aspetti solo il momento più opportuno per l’accelerata decisiva.
Non sarà così nella ripresa perché i padroni di casa si innervosiscono subito su un paio di falli non chiamati ad Hackett e su un susseguente fallo tecnico per proteste; l’idolo di casa si accomoda in panchina e per Pesaro per circa 4 minuti si spegne la luce, permettendo all’Acea di spingersi clamorosamente sul + 7 (49-56) a 4 minuti dalla fine, grazie a Mordente ed a Varnado, a cui Jones e Lydeka lasciano troppa libertà.
L’Acea prova a crederci e si mette anche a zona, ma la Scavolini Siviglia trova nel solito White l’ancora di salvezza per un parziale di 8-0 che le permette di chiudere in parità all’ultima pausa (58-58).
La partita prosegue sui binari dell’equilibrio ancora per larghi minuti dell’ultima frazione perché Pesaro è ancora troppo svagata sia in difesa che in attacco; a metà quarto si è ancora sul 66 pari ed a 3:30 dalla fine un antisportivo di un Jones fin lì pessimo fa di nuovo sprofondare i padroni di casa sul –5 (69-74).
A quel punto però la Scavolini Siviglia dimostra di avere fin lì scherzato ed anche Jones improvvisamente si fa perdonare di tutte le nefandezze fin lì messe in mostra con una tripla che riporta i suoi a -2.
Improvvisamente per gli ospiti in attacco si fa notte fonda; la Scavolini Siviglia conceredebbe anche delle seconde opportunità ma i romani sembrano aver dato tutto ed infatti segneranno solo un punto di lì alla fine.
Dall’altra parte sono 6 punti in fila del solito Hickman a scrivere la parola fine sulla partita, prima che Hackett arrotondi il suo bottino per l’83-75; in effetti alla fine con una sola fiammata i padroni di casa hanno avuto ragione delle motivazioni inevitabilmente insufficienti dell’Acea Roma.
Sala Stampa
Dalmonte
“Partita assolutamente non semplice come già detto alla vigilia; loro hanno avuto la leggerezza mentale di giocare senza la pressione del risultato, mentre noi abbiamo giocato una partita discutibile per attenzione e presenza. Bisogna anche però dire che, pur on tutti i discutibili aspetti della partita di stasera, venivamo da due partite assai dispendiose dal punto di vista fisico e mentale come quelle contro Siena e Bologna, così ci prendiamo questa vittoria con un bel sorriso. Sperò però che tutto ciò ci serva di lezione per evitare di avere lo stesso atteggiamento nell’ultima partita che ci aspetta a Casale Monferrato; noi cercheremo di vincere e poi vedremo cosa succederà sugli altri campi o cosa ci aspetterò nei Play-offs.”
Calvani
“Se in altre occasioni fossimo riusciti a giocare come stasera probabilmente sarebbe stata tutta un’altra stagione per noi; al contrario di altre volte oggi siamo stati molto attenti, come dimostrano le poche palle perse (forse un record positivo per noi in stagione). Sinceramente il nostro è stato un atteggiamento più che dignitoso e, pur senza Datome, siamo riusciti a giocare a testa alta fino alla fine. Datome non si è allenato né lunedì né martedì a causa di un attacco febbrile e non è neanche partito con noi per la trasferta, mentre Crosariol ha patito il riacutizzarsi dell’infortunio che l’ha tenuto fuori a lungo, sicché era inutile rischiarlo.”
Scavolini Siviglia Pesaro – Acea Roma 82-75
Parziali: 22-20; 20-18; 16-20; 24-17
Progressione: 22-20; 42-38; 58-58; 82-75
Mvp: ancora una volta nello sprint finale c’è il decisivo zampino di Hickman, ma questa volta ciò non può bastare a togliere lo scettro di migliore in campo a White, dominante per quasi tutti i quaranta minuti ed a tratti letteralmente inarrestabile per qualsiasi avversario Calvani gli posizionasse davanti. Detta con i numeri, l’ala americana chiude con 9/11 al tiro, 5 rimbalzi e 5 assist.
Wvp: Jones riscatta la sua prova quasi scandalosa in extremis con una tripla che ribalta la partita ed allora il peggiore in campo diventa Maestranzi, forse l’unico tra gli ospiti a non fornire quasi nulla di utile nei minuti in cui è stato in campo.
Giulio Pasolini