Gli Oklahoma City Thunder sono vicinissimi, dopo gara 3, a eliminare i campioni in carica dei Dallas Mavericks. Dopo le due vittorie casalinghe i Thunder sbancano anche l’American Airlines Center con una prestazione maiuscola sia dell’attacco che della difesa. Dallas non riesce mai a entrare in partita, tira malissimo dal campo (34%) e si appresta ad affrontare una gara 4, ancora in casa, dove dovrà cercare di riportare la serie a Oklahoma City. Nessuna squadra ha però mai ribaltato uno 0-3 nella storia della lega e i Mavs nello specifico hanno un record di 15-16 nelle così dette elimination games.
La forza della difesa dei Thunder non sta solo nelle stoppate dei propri lunghi (Ibaka 4, oltre a 10 punti e 11 rimbalzi) ma nella capacità di non far arrivare la palla nelle mani di Dirk Nowitzki. L’attacco dei texani si scompone e anche una vecchia volpe come Jason Kidd ha le sue difficoltà nel prendere decisioni rapide. La palla è spesso ferma, nelle mani del play da Oakland, che attende invano un passaggio al tedesco reso impossibile dagli anticipi di Ibaka, Perkins e Collison che si alternano nella marcatura dell’MVP delle passate Finals. Da lì, e con ormai pochi secondi sul cronometro dei 24″ è tutto un improvvisare, parte del gioco che non riesce particolarmente bene a questa versione dei Mavericks.
La gara è nervosa e Dallas prende ben 4 falli tecnici (il primo di Carlisle meriterebbe a dire il vero l’espulsione, per la platealità della protesta). L’esperienza sembra essere, per assurdo, dalla parte dei Thunder che gestiscono senza problemi anche i rientri o i tentativi di rientro in partita dei Mavs. Già nel primo quarto il parziale per gli uomini di coach Brooks è devastante e il vantaggio arriva alle 15 lunghezze, grazie soprattutto a un Durant in forma scintillante, dopo i problemi al tiro delle prime due partite della serie (15/44 contro l’11/15 di questa notte). Con un Nowitzki così limitato dalla prova difensiva degli avversari è solamente a cavallo tra primo e secondo periodo che Dallas riesce a costruire un parziale a proprio favore (12-2) per riportarsi a -5, subito respinti dal contro-parziale di OKC.
Westbrook che sta tirando molto bene guida i suoi ad inizio ripresa (11 punti nel solo 3° quarto), e i suoi arresto-e-tiro dalla lunetta aiutano i Thunder a scappare via. Dallas perde 16 palloni, e in generale nella serie ha accumulato più palle perse che assist in ogni singola gara, segno evidente della difficoltà con la quale ingrana i propri attaccanti. Dirk è alla fine autore di soli 17 punti, e dopo una carestia durata dal 10° minuto del primo periodo fino a ultimo quarto già iniziato, realizza finalmente quei canestri che non bastano per evitare ai suoi la sconfitta per 79-95.
Dallas è ormai con le spalle al muro. Ci aspettiamo tutti una reazione almeno in gara 4, per allungare la serie, ma Carlisle invece di lamentarsi del gioco fisico dei suoi avversari farebbe bene a trovare una soluzione e un’alternativa valida in attacco alla semplice palla a Nowitzki e vediamo che succede. Terry incide poco dalla panchina (11 punti) e Carter continua a essere come più e più volte detto un oggetto misterioso e di certo non influente – in positivo – per le sorti dei Mavs. Haywood parte in quintetto ma giocherà solo 7 minuti, non vedendo mai il campo nella ripresa. Non basta quindi l’esperienza di Kidd e un auspicato risveglio di Marion (10 rimbalzi ma un solo canestro dal campo) per ipotizzare che questa serie possa durare ancora a lungo.
Andrea Pontremoli
@A_P_Official