VARESE – Una partita con molto poco da dire, visto che i giochi sono ormai fatti. E non c’è neanche Bruno Cerella che all’andata fece capire a Recalcati se era o meno da Nazionale. Teramo con molte meno motivazioni di Varese e soprattutto con la spada di Damocle dell’incertezza per il futuro, visto il terremoto che ha scosso i vertici del più noto istituto di credito abruzzese. Ma Lino Pellecchia non starà certo a guardare e sa bene che se vorrà recuperare i soldi spesi dovrà comunque reiscrivere il Teramo Basket e cedere il titolo ovvero partecipare al prossimo campionato in LegA in modalità risparmio (cosa tra l’altro neanche difficilissima visto il 5+5 previsto). Ma veniamo all’incontro.
Varese parte subito forte con un 11-0 iniziale che spezzerebbe le gambe anche ai primi della classe, ma con tanta pazienza e tanto agonismo Borisov e Amoroso rimettono la partita su un binario di maggiore equilibrio, tanto da riuscire a chiudere il primo quarto sul 26-26 complici anche le tripli di Ricci e di Polonara. Polonara che però nel secondo quarto non è prolifico come nelle scorse partite, ma crediamo sia credergli ancora troppo, soprattutto per evitare infortuni che potrebbero compromettergli la carriera. Così con altri due punti di capitan Lulli, dopo che Varese ha furoreggiato con Goss e Weeden nella metà campo avversaria, il primo tempo si chiude sul 51-40. Nel terzo quarto Varese sembra essere in controllo e riesce a domare i tentativi di rientro della squadra abruzzese tanto che il terzo quarto si chiude sul 68-60. Varese sembra avere le mani sulla partita ma a meno di due minuti dalla fine Teramo si porta a -4 e solo un canestro e un tiro libero di Diawara consentono alla suqadra di casa di tenersi a distanza di sicuezza. Il canestro finale di Amoroso serve solo ai bookmaker per la quota da pagare in caso di scommessa visto l’uscita della X.
Si chiude così 83-78 con Varese che non riesce neanche a ribaltare la differenza canestri. Per Teramo la certezza di avere un premio come squadra che ha utilizzato più italiani in campo. Sono sterili e buffe le polemiche di Sabatini: Lino Pellecchia avrebbe voluto rinunciare al premio pur di trascorrere una stagione molto più tranquilla di questa che speriamo passi presto negli archivi sostituita da nuove e (speriamo) future avventure. Varese va ai play-off meritatamente, Teramo si appresta al rompete le righe con l’idea di voler continuare. Speriamo che il futuro porti consiglio e che l’ennesima prestazione ad alto livello di Achille Polonara faccia capire ai dirigenti del Teramo Basket come gestire un giocatore con contratto fino al 2015.
MVP: Diawara per Varese e Amoroso per Teramo
Parziali: 26-26 25-15 17-20 15-18
Progressione: 26-26 51-40 68-60 83-78
Mirko Papirii