Avevamo detto, in sede di preview, che il Barcellona godeva dei favori del pronostico ma che il basket ci aveva insegnato in tante occasioni che i pronostici spesso valgono come le parole scritte sulla sabbia, così è stato. Avevamo anche parlato di una lotta sotto i tabelloni che sarebbe stata decisiva, ma alla resa dei conti i 10 rimbalzi in più catturati dai catalani non hanno fatto la differenza. La differenza, invece, l’ha fatta quel campione che si chiama Vassilis Spanoulis, contrastato fino all’ultimo dall’altra stella in campo, Juan Carlos Navarro, che al culmine di una prova notevolissima ha sparato la tripla decisiva per la vittoria dei rossi del Pireo. L’Olympiacos ha condotto la gara per 39 minuti e 50 secondi, sorpassata soltanto in un’occasione, sul 27-26, con una bomba del, manco a dirlo, sempiterno Navarro. Esclusi quei dieci secondi i greci sono stati sempre in vantaggio, senza riuscire mai ad uccidere davvero la gara, ma forse contro una corazzata come il Barcellona sarebbe stato chiedere davvero troppo, ma senza mollare mai la presa neppure quando gli uomini di Pascual si sono avvicinati ad un solo possesso di distanza. In pratica l’Oly è fuggita nei primissimi minuti, grazie ad un 8-0 iniziale, e non è stata mai ripresa, escluso quell’effimero e fuggente sorpasso del quale abbiamo dato conto, nel corso dei 40 minuti. Il vantaggio accumulato nel primo quarto, 6 punti, è stato gestito da Spanoulis e compagni in una gara giocata sul filo di un certo equilibrio con il Barcellona che non ha mai dato davvero l’impressione di poter fare sua la partita. Gli altri tre quarti si sono conclusi con scarti minimi (1 e 2 punti) in favore del Barcellona, il secondo e il terzo periodo, e in favore dei greci, l’ultimo quarto. Una partita, quindi, molto equilibrata ma vinta con pieno merito da un’Oly che l’ha tenuta sempre in pugno grazie alla serata di grazia del già ricordato Spanoulis, ma anche grazie alla presenza sotto canestro di Mantzaris e Dorsey con l’americano protagonista assoluto nel finale di gara con un paio di catture offensive che sono risultate decisive. Bravissimi anche Printezis e Papanikolau infallibili dall’arco, positivi Antic ed Hines, il solo Keselj ci è sembrato un po’ fuori dalla partita: nei suoi quasi 13 minuti sul parquet si è reso protagonista soltanto di un tiro da 3 sbagliato.
In casa catalana solita partita da protagonista di Navarro con 18 punti e un percorso netto dalla lunetta, si è ben comportato anche Ndong con 10 punti segnati, 5 rimbalzi e ben 6 falli subiti, le note liete per Pascual sono proseguite con la grande presenza di Vazquez sotto i tabelloni e con qualche luce, ma anche con troppe ombre, di Lorbek. Serata negativa per il duo americano Eidson-Mickeal: i due hanno collezionato in totale 1/12 al tiro e, a nostro avviso, gran parte della sconfitta è dovuta a questa serata decisamente deleteria dei due. L’Oly ha messo in mostra un’ottima difesa e un presidio del pitturato davvero notevole, il Barcellona ha sbagliato troppi tiri aperti e non ha sfruttato i ben 19 rimbalzi offensivi catturati. Buona la prova del trio arbitrale guidato dal nostro La Monica con la partecipazione anche di Tolga Sahin.
Ora l’Olympiacos si appresta a disputare una finale di Eurolega che alla vigilia quasi nessuno avrebbe potuto pronosticare, i rossi del Pireo avranno dalla loro la leggerezza di chi non ha nulla da perdere, dovendo affrontare i campioni designati ed indicati un po’ da tutti fin dall’esordio. Il CSKA, ne siamo certi, non avrà vita facile contro la determinazione, la quadratura, la voglia di questa squadra e se Spanoulis troverà ancora una serata magica per Kirilenko e compagni sarà durissima.
Olympiacos-Barcellona 68-64
Parziali: 17-11, 16-18, 17-18, 18-17
Progressione: 17-11, 33-29, 50-47, 68-64
MVP: Impossibile non indicare Spanoulis, buonissima la sua prova impreziosita dalla bomba da distanza siderale che ha in pratica fatto scorrere i titoli di coda.
WVP: Eidson e Mickeal assolutamente insufficienti.
Alessandro Lami