Milano lavora ai fianchi Venezia nel primo tempo guadagnando il vantaggio necessario per uccidere la partita nel secondo, anche senza (praticamente) Bourousis. Buon esordio per Dentmon, fenomenale prova difensiva di Cook su Clark, mentre dall’altra parte hanno steccato tutto le migliori firme, con Szcewczyk addirittura dannoso.
La prima notizia degna di nota è la parzialissima presenza di Bourousis, vittima di un pesante attacco influenzale nella giornata precedente al match.
Parte Radosevic sotto, mentre Mazzon risponde con un quintetto alto e Slay nella posizione di 3. L’inizio è tutto milanese con Hairston sugli scudi. L’accoppiamento con Young è manna per l’americano che segna subito sei punti. Venezia trova buoni canestri solo da situazioni di rimessa da fondo, dove racimola con troppa facilità quattro punti. Hairston raggiunge la doppia cifra dopo 7 minuti, ma Rosselli entra e cambia il match con 8 punti e la tripla del sorpasso alla prima pausa.
Gentile apre il secondo quarto con quattro punti in fila, ma è ancora Rosselli con cinque (già a quota 13) a portare avanti Venezia. L’esordio di Dentmon è bagnato con una tripla, poi quattro in fila di Rocca e Cook riportano Milano avanti di 3. Mancinelli perde una banalissima palla in contropiede e apre un buon momento per Venezia che risulta essere più reattiva sulle palle vaganti. La timidezza non è vocabolo conosciuto da Dentmon che è molto presto a quota 5 tiri, ma Milano fatica a staccarsi nel punteggio, se non quando si giova dell’antisportivo di Slay che regala quattro punti a Radosevic. Nel finale c’è spazio per il cameo di Bourousis che fa 2+1 per il 40-30.
Alla vigilia Szewczyk aveva detto che Milano si sarebbe ricordata del suo nome, ma non nel modo in cui avrebbe sperato, visto che dopo 3 minuti si è già dovuto accomodare in panchina con 5 falli a carico. Difficile capire il suo applauso al pubblico milanese in uscita dal campo, ma una delle frecce più appuntite dell’arco veneziano si è infranta molto presto.
Dopo 5 minuti del terzo periodo arriva il primo canestro di Clark dal campo e, non è un caso, che la sua prima penetrazione sia avvenuta con Cook in panchina (enciclopedico su di lui).
I due di Rocca, solo da un metro, regalano il massimo vantaggio a Milano, che poi si dilaterà sino al +21 di fine quarto.
Scariolo regala tanto spazio a Dentmon che si prende tutto ciò che è giusto con tiri, penetrazioni e anche assists, di cui uno al bacio per la tripla allo scadere dei 24” di Mancinelli. Non c’è bisogno di Bourousis, Fotsis e nemmeno di Hairston nell’ultimo quarto, con la colonia italiana capitanata da Dentmon a tenere alto il ritmo e un distacco che oscilla quasi sempre intorno ai 20 punti. Milano aveva l’obbligo di approcciare bene la serie per evitare sorprese e la missione è compiuta, ma Venezia con una coppia Clark-Szcewzyk così non può pensare né di espugnare il Forum, né di portare a casa una partita.
EA7 Emporio Armani Milano – Reyer Venezia 92-63 (18-19, 24-14, 16-14, 24-16)
MVP: Omar Cook. Se si guarda il tabellino sarebbe un errore. La sua difesa su Clark non permette mai a Venezia di avere efficacia dalla sua prima punta. Leadership silenziosa.
WVP: Simon Sczewczyk. 4 punti, 2-6 dal campo e 5 falli per quello che doveva essere il fattore X di Venezia
I video dei coaches
Andrea Mazzon
http://www.youtube.com/watch?v=i87cfZkRxHI&list=UUHOr8-GQ7QuQTQ7_jiBFdFg&index=1&feature=plcp
Sergio Scariolo
http://www.youtube.com/watch?v=maKT6jEMoJ4&feature=youtu.be
La galleria fotografica