SIENA – Partita senza storia quella del Palaestra, la Montepaschi si aggiudica gara-1 senza soffrire minimamente contro una Cimberio Varese che si approccia alla partita come peggio non potrebbe, scomparendo dal campo sul 5-5 per riapparire a cose fatte dopo aver subito un parziale di 25-0. Disarmante la facilità con la quale, nel primo quarto, la Montepaschi ha in pratica mandato in archivio la partita, gestendo poi il vantaggio nel secondo quarto durante il quale, bontà loro, i giocatori biancorossi si sono degnati di scendere in campo abbozzando anche un iniziale tentativo di recupero con un parziale di 8-0 vanificato però dalla reazione senese.
Alla fine del secondo quarto Fajardo ha inscenato una gazzarra notevole riuscendo a litigare con Andersen, col pubblico e perfino con un innocente cartellone pubblicitario preso a pedate, risultato: fallo tecnico per il giocatore e terzo quarto che inizia con la Montepaschi in lunetta e con il possesso di palla chiudendo definitivamente una partita mai nata davvero. Il secondo tempo scorre stancamente e i restanti 20 minuti si trasformano in un interminabile garbage time.
Difficile davvero commentare tecnicamente una partità così, per dare l’idea della diversità delle forze messe in campo si possono analizzare le cifre e notare che la valutazione finale delle due squadre recita 107 a 33 per Siena, Siena che ha catturato perfino più rimbalzi degli avversari, 32 contro 24, riuscendo ad imporsi sotto quei tabelloni che quest’anno rappresentano la croce della squadra biancoverde. Proseguendo nell’analisi delle cifre, impietose per Varese, si nota come i biancorossi abbiano spadellato dall’arco con un misero 5/30 ed abbiano perso ben 18 palloni, la Montepaschi ha mandato 5 giocatori in doppia cifra per punti segnati e 6 per valutazione, ha impiegato 25 minuti a segnare 57 punti, gli stessi 57 punti che Varese ha messo a referto in tutta la partita. Insomma, una supremazia assoluta che vanifica qualsiasi giudizio tecnico ed impedisce un’analisi critica delle due squadre.
Dal punto di vista delle individualità, in casa varesina, si sono salvati davvero in pochi, da ricordare ci sono gli 8 rimbalzi di Diawara, il 2/3 dall’arco sei 6,75 di Reati, il dinamismo di Kangur e poco altro davvero. Basterà notare che ben 4 giocatori della Cimberio hanno chiuso la partita in valutazione negativa più Ranniko che ha totalizzato zero. In casa senese, viceversa, note di merito un po’ per tutti, Simone Pianigiani ha tenuto fuori il convalescente Moss, ha preferito Kaukenas a Rakocevic e Thornton a Maciulis. I biancoverdi scesi in campo sono andati tutti a segno, anche quel Michelori finalmente rivisto sul parquet dopo una lunghissima assenza. Benissimo Andersen, McCalebb, Carraretto, Lavrinovic, Aradori, Kaukenas, ordinatissimo Zisis, molto bene Thronton che ha montato una guardia spietata su Diawara nonostante la differente struttura fisica, la solita partita di Stonerook fatta di tanto lavoro sporco. Ottime medie al tiro per tutti con 20/35 da due e 7/16 da tre, addirittura 31/32 dalla lunetta. Pianigiani ha potuto dare importanti minuti di riposo ai giocatori maggiormente spremuti nel corso della stagione se è vero, come è vero, che l’uomo con maggiore permanenza sul parquet è stato McCalebb con soli 23 minuti di gioco.
Ora si va a gara-2. E’ ovvio che servirà una Cimberio completamente diversa rispetto a quella “ammirata” in gara-1, se i varesini vogliono sperare di allungare la serie non possono ripresentarsi in campo con un approccio del tutto sbagliato come quello di ieri sera. Probabilmente nessuno, neppure i più accesi tifosi lombardi, sperano di capovolgere l’esito finale della serie, ma è lecito attendersi almeno un diverso atteggiamento dei giocatori di Recalcati (indimenticato ex, accolto sempre con affetto e simpatia). Sappiamo che nei playoff si resetta sempre dopo ogni gara e che ogni partita fa davvero storia a sè, quindi è probabile attendersi una Cimberio diversa domani sera e, soprattutto, se lo augurano i tifosi di Varese anche ieri sera presenti al Palaestra nonostante la giornata feriale e la distanza considerevole.
Montepaschi-Cimberio 92-57
Parziali: 30-5, 14-17, 21-19, 27-16
Progressione: 30-5, 44-22, 65-41, 92-57
Sala Stampa
Recalcati
Ci abbiamo messo 10 minuti per capire dove eravamo e cosa stava succedendo, siamo entrati in campo troppo preoccupati e timorosi, loro sono molto bravi ad importi i loro ritmi e la loro fisicità, hanno segnato tantissimo nel primo quarto costringendoci a trovarli sempre a difesa schierata dopo ogni canestro subito e per noi è stato difficilissimo, oltre tutto in ogni 1 vs 1 rendevamo chili e centimetri ed eravamo sempre sotto pressione. Loro hanno trovato tante soluzioni troppo facili in attacco. Tolti i primi 10 minuti, abbiamo fatto un pochino meglio nei restanti 30 ma, davvero, è venuta fuori la differente realtà delle due squadre. Questi sono i play-off, c’è poco da fare, ed io sono già contento ed orgoglioso di esserci arrivato. Adesso dobbiamo ricaricare le pile mentalmente e fisicamente perchè tra 48 ore saremo di nuovo in campo. Ho ammirato i progressi che questi giocatori biancoverdi, alcuni dei quali ho allenato anch’io in passato proprio qui a Siena, hanno fatto: oggi Thornton è un giocatore non più monodimensionale, Kaukenas è inarrestabile, Stonerook è un vero e proprio scienziato.
A questo punto entra in sala stampa Simone Pianigiani che, a precisa richiesta di Recalcati, va a sedersi accanto a lui dietro ai microfoni dando il via ad un simpatico siparietto improntato sull’amarcord senese di Recalcati e sull’amicizia evidente esistente tra i due. In mezzo ai veleni dei playoff e a fronte di dichiarazioni inopportune che a volte provengono dal mondo degli addetti ai lavori ci fa piacere sottolineare questo segnale di distensione
Pianigiani
Sappiamo che nei playoff ogni gara conta solo per se stessa, abbiamo vinto bene gara-1 ma dobbiamo resettare e pensare immediatamente a gara-2 tra 48 ore appena. Varese reagirà, non sempre tireranno così male, Recalcati è molto bravo a motivare i propri giocatori e la prossima partita sarà molto diversa da quella appena finita. Rispetto agli anni passati non abbiamo una gerarchia di squadra e dei ruoli così ben definiti e quindi alla vigilia di ogni partita dovremo fare delle valutazioni sulle scelte dei singoli. Auspicavo di vedere questo atteggiamento in campo, ho visto molto coinvolti anche i giocatori rimasti fuori e questo mi appaga totalmente.
L’allenatore senese si sofferma poi su un refrain simpatico partito dalla curva col quale, in maniera molto esplicita e colorita, si chiedeva al coach della Nazionale dove volesse andare, il riferimento è indirizzato chiaramente a certe voci che vorrebbero Pianigiani in partenza al termine di questa stagione . Ma oggi non è il caso e il momento di parlare di certe cose.
MVP: La Montepaschi nel suo insieme. Difficile se non impossibile cogliere “il migliore” in una partita quasi perfetta.
WVP: Nel grigiore varesino il settore piccoli (Ranniko, Goss, Stipcevic) ci è sembrato particolarmente in difficoltà coi pariruolo senesi.
Alessandro Lami.